Capitolo 21

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Mancano dieci minuti a mezzanotte, é quello stupido, rimbambito, idiota, cazzone, babbeo di Trent non si é fatto vedere. Ho provato a chiamarlo venti volte, gli ho inviato miliardi di messaggi ma nulla. Dove diavolo si é cacciato? Mi siedo su una panchina,fuori dalla mensa. Perché non lo trovo? Volevo passare l'inizio del nuovo anno con lui, peró... peró quel deficiente non si fa trovare! "Smettila di giocare a nascondino e dimmi dove sei, o i tacchi non li userò solo per camminare!" Gli invio. Helene appare dietro di me. -Che fai qui fuori?- La uccido con lo sguardo. -Il tuo caro amichetto non si é fatto vedere.- Helene ride. -Si farà vedere.- Mi alzo in piedi. -No invece. A quanto pare ha di meglio da fare, e lasciamolo fare. Tanto chi sono io? La stupida ragazza che si é innamorata di lui e che, anche se poco, si é illusa che ció che ha detto Jordan, ovvero che anche io gli piaccio, fosse vero. Ma non é così, o sarebbe da me a passare il capodanno, non a fare qualsiasi altra cosa stia facendo!- Mi siedo di nuovo. -Alexis, dai tempo al tempo.- dice e se va. Ma oggi parlano tutti ad enigmi?! Un ragazzo che non ho mai visto, alto ottanta metri e largo novanta, si piazza davanti a me. Ha dei muscoli che fanno paura. -Questa- tuona -É la mia panchina- Strano che stia ancora in piedi. -Senti, lasciami in pace.- Ride peggio
di Katy-il-piccolo-maialino, come l'ha chiamata Trent. -Porca troia, levati da questa fottuta panchina ragazzina!- Che c'é? Se non mi sposto non c'entri? -Levati dalle palle.- ringhio infastidita. Mi prende per le braccia e mi spinge contro il muro. La schiena sbatte e io chiudo gli occhi per il dolore. -Sono ancora sulle palle che non hai, ragazzina?- Mi mordo il labbro. -Lascia stare la mia ragazza.- tuona una voce dietro di lui. E non mi sono mai sentita così sollevata. Non solo perché mi ha chiamata la sua ragazza. Il tizio enorme mi lascia andare e si gira a guardare Trent, che freme di rabbia. Non so se lo nota, ma é grosso tre volte lui. -La tua ragazza?- Ride. Trent é sul punto di partire e menarlo di botte. Lo vedo dai suoi pugni stretti e le gambe che si muovono nervosamente. Ma stranamente, il tizio gigante se va. Trent si prende due secondi per calmarsi, poi viene verso di me. -Stai bene?- mi fa sedere sulla panchina. -Si sto bene.- poi gli tiro uno schiaffo sulla spalla. -Non ti sei fatto minimamente vedere!- sbotto. -Ma avevo detto a Helene e Mark di dirti che...- Lo interrompo. -I tuoi amici parlano e enigmi.- ride. -Okay forse avrei dovuto dirtelo io. Ma stavo facendo una cosa...importante.- Mi prende la mano e mi porta su un lato della mensa. Da dentro si sentono le urla -Dieci! Nove! Otto! Sette! Sei! Cinque! Quattro! Tre! Due...UNO!- Nel momento in cui la gente urla uno, le labbra di Trent sono sulle mie. -Buon anno, amore mio.- sussurra, quando partono dei fuochi d'artificio. Porto le mani sul collo di Trent. -Tu sei pazzo.- sussurro sorridendo. -Di te.- Mi giro, con un suo braccio sulla vita che mi tiene legata a sé. Guardo il meraviglioso spettacolo di fuochi nel cielo. -Era questo che stavi facendo?- chiedo, poggiando la testa sulla sua spalla. Mi bacia la testa. -Già. Ma perché mi cercavi?- Mi moridicchio il labbro, che rivorrebbe le sue. -Dovevo dirti che...io e Alessandro...ci siamo lasciati.- lo vedo sorridere. -Quindi dovró affrettare i tempi.- mi giro a guardarlo. -Cosa intend...-le sue labbra sono sulle mie per zittirmi. -Alexis, cara dolce Alexis, se fossi un poeta ti scriverei una poesia, se fossi un artista ti dedicherei un dipinto, se fossi un ragazzo normale ti regalerei un anello. Ma sono Trent, quindi ti regalo una collana.- tira fuori un pacchettino e me lo porge. Lo apro e la mia bocca si spalanca. Dentro c'é una collanina d'argento con le nostre iniziali. Ma non é quella la cosa spettacolare. -Vuoi essere la mia ragazza?- chiede, sorridendo. Poggio le labbra sulle sue. -Si.- sussurro. -Mille volte si.- Ride, poggiando la fronte sulla mia. -Sarà un anno meraviglioso.- E non so più se lo scoppiettio che sento sono i fuochi d'artificio, o se é il mio cuore.

"I will love you and forever, I will love you like I never, like I never heard goodbye, like I never heard a lie, like I found love for the first time"

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