Capitolo 7

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Io faccio un giro con Trent. Ma ci lasciano soli apposta? Se volete che mi stupri su un muro ditelo e basta. -Dunque...quindi non sei fidanzata- sorride nella mia direzione. -Che te ne frega,scusa?- scoppia a ridere. -Acidella? Hai le tue cose?- ma che ca...? -eh gia. Non mi potrai violentare.- Ride. -E io che speravo di poterti fare sul mio letto.- Fa una pausa. -Apparte gli scherzi, vuoi qualcosa?- chiede gentile. Ehi. Trent gentile. Il mondo finirà domani. Ma ci crede sul serio? Sto al gioco, vediamo cosa fa. -cioccolata- Entra in un negozio e ne riesce con una busta piena. Lo ha fatto sul serio. Andiamo in camera sua. -Non sapevo quale ti piacev e ho preso al latte, fondente e bianco-. Prendo un pezzetto. Viva la dieta. -Grazie.- Mi osserva mangiare. -E comunque non hai risposto.-  stacca un pezzo di cioccolata bianca. Sbuffo. -no, non sono fidanzata.-. Cominciamo a parlare del più e del meno, quando la porta si apre ed entra una...ragazza non troppo vestita. Trent sospira. -Vai via Cecily.- lei mette il broncio. -Ma ho bisogno di un orgasmo! E solo tu mi dai quelli che mi piacciono tanto- ridacchia. Sembra una bambina che tenta di far comprare al padre le caramelle. Davvero ha così poca dignità? -No, vattene.- Io mi alzo e prendo la borsa. -Trent io vado a lezione...se vuoi dico al professore che hai mal do testa e...- si alza, rimettendo a posto la cioccolata. -No, vengo anche io. Cecily vattene.- Lei arriccia le labbr tinte di rosso. -Ma io...- Trent raddrizza le spalle. -PORCA TROIA CECILY VAI FUORI DI QUI!- Lei scappa, imtimorita. Effettivamente lo sono un po' anche io, ma quando ci vuole ci vuole!. Aiuto Trent a mettere a posto e poi andiamo alla nostra noiosissima lezione di matematica.

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