XI

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Adgnosco veteris vestigia flammae ~Virgilio
Conosco i segni dell'antica fiamma

Quando Iwaizumi lasciò il club, andò a casa e finalmente si convinse ad addormentarsi, riuscì a passare un totale di tre ore e mezza a letto prima di doversi alzare per andare al lavoro. Fu davvero una fortuna che Oikawa avesse deciso di non restare con lui per la notte. Iwaizumi probabilmente avrebbe dormito ancora meno e probabilmente non sarebbe stato in grado di funzionare con un minimo di coerenza.

Entrò nella sala di pattuglia alle cinque esatte, con un grande caffè nero in mano. Il resto del turno era già lì, e sembrava solo leggermente meno stanco di lui.

Hanamaki era seduto in fondo alla stanza e guardava ovunque tranne che verso Iwaizumi.

"Matsukawa è di nuovo in ritardo" borbottò Kunimi.

"Sei in ritardo almeno l'ottanta per cento delle volte" disse Kindaichi. "Non chiamare gli altri per qualcosa che fai tu".

"Mattsun non viene", disse Iwaizumi. "Si è trasferito al quarto turno. Il nostro nuovo ufficiale inizia domattina".

Ci fu un pesante silenzio. Poi tutti si voltarono contemporaneamente a guardare Hanamaki.

"Cosa?" scattò Makki, con una ferocia innaturale. "Non guardarmi così. Non so quale sia il suo problema".

"Non preoccuparti", gli disse Iwaizumi. "Per oggi coprirò la sua zona. Andate, ragazzi. Io mi metterò in contatto con la centrale".

Le sedie raschiarono il pavimento. Hanamaki fu il primo a uscire dalla porta, senza degnare nessuno di uno sguardo.

Iwaizumi sapeva di non avere un bell'aspetto, ma Makki aveva un aspetto di merda.

Aveva una buona idea del perché.

Iwaizumi passò le prime ore del mattino guidando senza meta per le strade della zona 4, che era la zona assegnata a Matsukawa. Si chiese di quale zona Kageyama fosse attualmente responsabile.

Sperava che avesse abbastanza familiarità con la zona da non aver bisogno di una guida extra.

Kageyama sembrava un bravo ragazzo, ma non sarebbe mai stato bravo come Matsukawa. Iwaizumi era certo che nessuno sarebbe mai stato bravo come Matsukawa.

Non ci furono incidenti né chiamate. La fatica più grande della mattina fu cercare di non addormentarsi al volante.

Verso le nove Kuroo chiamò e richiese la sua presenza nelle indagini. Informò Hanamaki e Kyoutani che dovevano espandere le loro aree di pattugliamento per includere la zona 4 prima di andare ad incontrare il capitano.

Appena Iwaizumi lo vide, fu assolutamente certo che Kuroo non avesse dormito affatto.

"Ehi, entra", disse Kuroo, alzando appena lo sguardo quando Iwaizumi si fermò sulla porta.

Era certo che, ad un certo punto della notte, un tornado si era abbattuto sull'ufficio di Kuroo. C'erano pile di fogli storti su ogni superficie visibile, mischiati a fogli di calcolo occasionali o fotografie stampate. Una torre precaria di documenti era appollaiata sul pavimento contro la parete sinistra, e mentre Iwaizumi guardava, uno di essi scivolò dalla pila e sbatté contro il pavimento. Sulla scrivania di Kuroo un'esplosione di fascicoli era disposta in ordine sparso. Kuroo si chinò su di loro, tracciando le pagine con un dito, una tazza di caffè premuta sulle labbra.

Kuroo non era mai un uomo stato meticolosamente ordinato, ma non nemmeno disordinato.

"Stai bene?" chiese Iwaizumi, insinuandosi nel disordine con una certa cautela.

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