XVIII

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πάθει μάθος ~Eschilo
si impara soffrendo

Kuroo sembrava essere di umore migliore quando finì di parlare con Semi un'ora dopo. Non era un gran conforto perché Iwaizumi era certo che sarebbe stato licenziato comunque, non importa quanto Kuroo potesse essere contento dell'indagine.

Lev si alzò in piedi e si mise sull'attenti, ma Kuroo non lo guardò nemmeno.

"Iwaizumi."

Con le membra rese pesanti dalla riluttanza, Iwaizumi seguì l'esempio di Lev e si ritrovò in piedi. "Sì, signore."

Kuroo si schernì per la cortesia. "Dammi il tuo telefono".

Iwaizumi esitò, ma solo per un momento. Fece scivolare il cellulare dalla tasca e lo mise nel palmo della mano di Kuroo. Kuroo lo infilò nella parte anteriore del suo gilet tattico. "Lev, tieni d'occhio il sospetto. Un occhio migliore. Se lasci questo corridoio per qualsiasi motivo, giuro su Dio che sarai in servizio leggero per tre mesi".

Lev aspirò inorridito e annuì freneticamente. "Sì, capitano Kuroo-san!"

Kuroo guardò Iwaizumi e scosse la testa verso la porta, un ordine evidente. Iwaizumi lo seguì fuori senza discutere.

Kuroo non parlò finché non furono sul marciapiede davanti all'edificio. La notte era mite, ma l'aria era leggermente fredda e faceva rabbrividire Iwaizumi.

"Ha confessato tutto", disse Kuroo. Il calore era sparito dalla sua voce. L'unica cosa che rimaneva era la convinzione e una piccola dose di compiacimento. "Ha detto che ha spedito la droga da un vecchio contatto di Osaka. Non ha voluto dare il nome del tizio, però. A quanto pare non è un informatore, come mi ha detto una quindicina di volte".

Iwaizumi non disse nulla. Non poteva senza riaccendere l'ira di Kuroo.

"Ha iniziato a vendere al bar perché era di facile accesso ai clienti", continuò Kuroo. "Una volta che ha venduto a un po' di gente, sempre più persone hanno iniziato a entrare. E' intelligente, glielo concedo. Se non fosse stato per le overdose, probabilmente se la sarebbe cavata ancora per un po'. L'unica cosa che non mi ha voluto dire è dove tiene la scorta di droga". Lanciò a Iwaizumi un'occhiata appuntita. "Qualche idea, sergente?"

Iwaizumi non era sicuro di dove volesse arrivare con quella domanda. "No."

Kuroo sembrò un po' irritato, ma la sua voce rimase calma. "Beh, io ne ho qualcuna. Kai e Fukunaga si incontreranno con Kyoutani a Sapphire Grove per perquisire il locale. Io mi incontrerò con Yaku, Yamamoto e Kenma per perquisire la casa di Oikawa, e tu verrai con me".

Il cuore di Iwaizumi si bloccò nel petto. Sentiva freddo, e non aveva niente a che fare con il tempo. "Cosa?"

"Mi hai sentito."

"Oikawa non ha niente a che fare con questo".

"Hai detto la stessa cosa di Semi e guarda dove siamo arrivati".

L'accusa pungeva, ma Iwaizumi non ci pensava. Non poteva quando Oikawa stava per essere ancora più coinvolto in questo fiasco. "Hai detto tu stesso che Semi non va nemmeno a casa di Oikawa. Non ha senso che tenga qualcosa lì".

"Semi non ci va", concordò Kuroo, "ma questo non significa che Oikawa non stia portando la droga avanti e indietro per lui. Si conoscono da molto tempo. Probabilmente avevano un buon sistema a Osaka".

"Oikawa non faceva un cazzo a Osaka", scattò Iwaizumi.

"Oh, mi dispiace" disse Kuroo. "Non mi ero accorto che eri lì".

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