Anche durante quella mattinata scolastica non fu capace di focalizzare la sua attenzione sulla lezione. Nella sua testa echeggiavano in modo incessante le parole di Cole e Olivia. Ripensò all'ipotesi per cui il crimine verso suo fratello e quello nei confronti della professoressa Davis potessero essere collegati e rifletté: quale movente avrebbe mai potuto avere il preside Williams per assassinare suo fratello? Era lui l'uomo che Peter intendeva vedere quella fatidica sera?
Con le limitate conoscenze della situazione su cui poteva contare, le sembrava tutto molto improbabile e inspiegabile, sia per il dissimile modus operandi dei due crimini sia per la difficoltà nell'immaginare quale tipo di rapporto ci sarebbe potuto essere tra Williams e Peter, quando, nel caso della signorina Davis, il movente era di sicuro più evidente.
Non aveva, perciò, dubbi che i poliziotti non si sarebbero mai disturbati anche solo a immaginare che ci potesse essere un nesso con la morte del fratello, anche perché riaprire un caso classificato con assoluta superficialità come suicidio non sarebbe di certo andato a buon gioco della loro futile nomea.
Inoltre, dubitava che qualcun altro, oltre a lei, potesse essere preso da tali pensieri quando la dipartita di suo fratello era passata nell'oblio della memoria collettiva di Streamville. Tuttavia, mentre il caso di Peter non aveva mosso più di tanto gli animi, l'assassinio della professoressa avrebbe definitivamente messo tutti davanti a una macabra verità che, volenti o non volenti, avrebbero dovuto accettare come parte di quella città, insieme a tutte le favolette frivole che ne contornavano la nomea. Anche la polizia locale che per diciassette anni non aveva fatto che grattarsi i pollici si sarebbe dovuta una buona volta svegliare da quello stato d'inerzia.
Appena suonò la campana, la ragazza si fiondò in corridoio. Avrebbe dovuto cambiare aula per assistere alla lezione di economia, ma, in quel momento, tutto le sembrava preferibile alla coercizione di ascoltare un professore intento a parlare di percentuali e di prodotti interni lordi.
Si diresse, perciò, nel bagno femminile del secondo piano, dove a quell'ora era improbabile imbattersi in molta gente. La maggior parte degli studenti, infatti, in caso di bisogno, preferiva usufruire dei servizi del primo piano, dato che era in quest'ultimo che si svolgevano le lezioni mattutine.
Finalmente avrebbe potuto godere di un momento di solitudine, libera di abbandonarsi ai suoi pensieri senza che qualche professore la rimproverasse per la disattenzione.
Anche se questi non erano dei più felici e rincuoranti, almeno, isolata per un momento nell'angusta cabina del bagno, avrebbe allentato la veemente morsa che lei stessa premeva su di essi per soffocarli quando era in compagnia di altra gente.
Non avrebbe mai permesso che l'afflizione del suo animo emergesse in presenza di persone che non si meritavano di vedere l'essenza più intima e profonda che essa costituiva per lei. Il suo dolore doveva persistere come un segreto invisibile agli occhi indiscreti di gente indesiderata: un germoglio chiuso su se stesso che, solo nella solitudine, avrebbe potuto schiudersi con naturalezza, svincolato da impedimenti sociali.