In love with my brother || Ross Lynch

1

"Carter vieni qui." dice mio padre.

"Si." dico scendendo le scale.

Me lo ritrovo con di fianco una donna bionda,abbastanza alta,bella.

"Lei è Stormie." mi dice.

"Ciao!" mi saluta.

"Piacere di conoscerti,ora devo andare." dico in modo acido.

Mi giro per andare in camera ma vengo fermata da mio padre:

"Hey Carter! Vieni subito in cucina.
Ti devo parlare."

Obbedisco e vado in cucina seguita da mio padre che dopo essere entrato chiude la porta.

"Che c'è?" dico.

"Che hai?" mi dice.

"Niente è che.." dico.

"Che?"

"Non deve esserci un altra donna,deve esserci solo la mamma."

"Tesoro,ascolta,la mamma ci sarà sempre,è qui dentro." indica il suo cuore.

Non rispondo.

"Solo che non c'è fisicamente...Poi sono certo che anche la mamma vuole che provo a conoscere altre donne."

Lo guardo.

"Dalle una chance." mi dice.

"Va bene." faccio un respiro profondo.

Riapro la porta della cucina e vedo Stormie che aspetta in silenzio il nostro arrivo.

Ci vede e si alza dal divano su cui era seduta.

"Hey,senti Carter...So ch-"

"È tutto okay,davvero." sorrido.

"Davvero?"

"Si,tranquilla."

"Bene allora avviso Ross e prendo tutto."

"Scusa?" dico.

"Emh,non le hai detto che ci veniamo a trasferire qui?"

"CHE COSA?" urlo con gli occhi spalancati.

Guardo mio padre con una faccia minacciosa.

Lui mi guarda e dice con un tono innocente:

"Emh,te l'avrai detto più avanti."

Mi metto una mano in fronte e scuoto la testa.

"Chi è Ross?"

"È il figlio di Stormie."

"Si,te lo farò conoscere domani quando verremo qui e sistemeremo le cose."

"Che bello." dico con un sorriso falso.

"Già!" urla Stormie eccitata.

"Allora ci vediamo domani." aggiunge.

"Senz'altro." dico ironica.

"Ciaoo." la bacia mio padre.

Mio padre chiude la porta e si gira verso di me.

"Sopreeeeeeesa." dice con aria innocente.

Mi metto le mani sui fianchi e scuoto la testa.

"Dimmi che stava scherzando." dico.

"Eddai,hai detto che le davi una chance."

Sbuffo e dico: "E va bene e va bene"

"Sei la migliore,lo sai?" dice.

"Si." dico.

Sorride.

Sorrido e vado in camera.

Mi metto il pigiama e mi infilo sotto le coperte.

Domani sarà una giornata impegnativa.