Il giorno dopo,vado a scuola.
"Ciao Rik."
"Hey.." risponde.
"Che hai?"
"È successa una cosa."
"Cosa? Che è successo?Rik.."
"Riguarda te."
"Cosa?"
"Ricordi quando.. L'estate scorsa.. Cioè diciamo abbiamo fatto un po i pazzi?Quando tu hai mostrato beh.. Lo sai al gruppo di maschi perché dicevano che le avevi piccole."
"Oh.. Si."
"Beh.. Diciamo che hanno immortalato il momento." mi accompagna alla bacheca della scuola e ...
No,non è possibile.
C'era una mia immagine con il petto pixelato,mentre le mostravo.
Divento rossa.
"È stato il "capo" della banda.. Stephan." dice Rik.
"No.. No.." inizio a lacrimare.
Non so se ero più triste per lo scherzo o che fosse stato Stephan.
"Devo andare." dico in lacrime.
"No Stella."
Mi rifugio in bagno.
Mi accuccio in un angolo.
Non era possibile.
Come si è permesso di fare una cosa del genere.
Credevo che non avessero fatto foto quella sera,poi ero anche fuori di me.
No..
Inizio a piangere,silenziosamente.
Entra lui.
"No.. Piccola,no.. Non piangere." si accuccia a fianco a me.
"Non c'è la faccio." crollo sulla sua spalla.
"Stellina.. Guardami." prende le mie mani.
"Come si è permess-"
"Shh.. Calmati.." dice.
Mi guarda.
"Quello stronzo ne avrà ancora per poco.. Ma tu stai solo calma,odio quando piangi.. Sei la mia stellina."
"Rik.." lo abbraccio singhiozzando.
"Stellina mia." mi stringe.
"Grazie di esistere.."
"Ma figurati."
"Comunque.." mi asciugo le lacrime e mi stacco dalle sue braccia.
"Cosa?" dice lui.
"Sei nel bagno delle ragazze."
"Mi trovo bene,c'è più calma.."
"Sei una ragazza." dico ridendo.
"Mhhh,ceh allora... Mh... Queste scarpe proprio no ceh,con quel vestito? Mhhh... No." si mette a fare il cretino imitando una ragazza con la voce acuta.
"Sei uguale." rido.
"Ah.. Un sorriso.." mi dice mentre mi guarda ridere.
Io lo guardo.
"Si.."
"Lascialo perdere.. E lascia perdere i commenti suoi e degli altri.. Sei perfetta." dice.
"Ci proverò." singhiozzo.
Ci alziamo e usciamo dal bagno.
"Rik.. Grazie."
"E di che?"
"Di esserci.."
"È il minimo." dice sorridendo.
Va in classe.
Io vado al mio armadietto.
"Hey,bocce piccole." si avvicina Stephan.
"Lasciami stare."
"Lynch.. Aggressiva."
"Lasciami Stephan.. Ti prego.. Lasciami cazzo." dico.
"Perché dovrei farlo? So che vuoi.." si appoggia con la spalla agli armadietti.
"Non voglio.. Dopo il modo in cui mi hai trattata..."
"So che ti piaccio ancora.. Tu mi vuoi porca di una Lynch." mi tocca i capelli.
"Esci dalla mia vita." mi allontano in lacrime.
"No.. Anche se lo facessi.. Rimarrei nella tua testa,ti piaccio troppo."
"Che vuoi Stephan.."
"Io nulla.."
"Sembra che tu ce l'abbia con me.. Perché hai fatto quello scherzo?"
"Per vedere quanto ce le hai piccole."
"E allora? Ti cambia qualcosa?"
"Uscivo con te amore,si."
"Sei proprio uno stronzo."
"So che lo vuoi.. Su toccalo." mi mette la mano sul suo membro.
"No!" la ritiro subito.
"Un giorno cederai Lynch." mi accarezza i capelli.
Se ne va.
Lo guardo con la coda dell'occhio.
Non capisco più un cazzo.
Prima mi sputtana poi mi vuole.
Io non so.
So solo che non posso andare avanti così.
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In love with my brother || Ross Lynch
FanfictionQuando morì la madre di Carter suo padre rimase vedovo. Ma un giorno suo padre incontrò Stormie,una donna della quale subito si innamora. Carter sarà costretta a dividere la casa con Stormie e suo figlio Ross.