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"Bene,numero 14."

Cazzo.

Mi alzo,cammino fino alla cattedra e mi giro verso la classe che mi fissava.

"Bene,Carter,dicci pure cosa rappresenta il tuo disegno."

Mostro il mio disegno tenendolo in mano e nel frattempo lo spiego.

"Ho voluto disegnare un labirinto. Rappresenta tante,troppe cose,come le strade e le vie d'uscita,ci sono un casino di trappole,di strade chiuse.

Tutto queste strade,sentieri e altro,rappresentano tutti miei pensieri,belli e brutti.La mia testa è cosi,è come un labirinto,ho tanti pensieri per la testa,ma penso che la via d'uscita sia una,in fondo...anche in un labirinto,l'uscita è una sola,giusto?

Ecco,sono momentaneamente cosi,un mucchio di strade mischiate tra loro ma solo una via d'uscita..."

La classe resta a fissarmi.

Dio.

"Carter,è molto bella,complimenti,bravissima,anche l'esposizione."

"La ringrazio." dico.

Lascio il disegno sulla sua cattedra e ritorno al posto.

"Ps." dice Ross per attirare la mia attenzione.

"Si?" gli dico.

"Il disegno è bellissimo,anche il significato..."

"Grazie."

"Vero che la via d'uscita alla parte finale del labirinto, sarà il nostro amore?"

Lo fisso.

"Forse.." dico sussurrando.

Gli sorrido lentamente.

Lui mi fissa e mi ricambia il sorriso.

Passo l'ora ad ascoltare gli altri che espongono il disegno.

Suona la campanella e ritorno a casa.

Saluto nonna e mi dirigo in camera.

Cuffie,letto e il mondo si spegne.

Forse..

Forse sarà il nostro amore a vincere.

Ma c'è la famiglia...

Forse no..

Forse si..

Sono confusa,molto.

Il campanello suona.

Apre la porta mia nonna.

Era papà.

Da due giorni non lo vedevo.

Chissà come sta,se è meno arrabbiato...

Sbuco in cucina e lo fisso.

"Carter." mi dice.

"Papà." dico.

"Okay,vado." ci lascia soli mia nonna.

Ci fissiamo per un po' di tempo.

"Ma che cosa hai fatto?" dice.

"Io..."

"Cosa io? Carter,hai rovinato la famiglia.

"mi dispiace." scoppio in lacrime.

"Le scuse non bastano."

Già sto male,se mi fa stare peggio potrei crollare.

"Ora voglio farti una domanda..Mi devi rispondere sinceramente."

"Dimmi." dico.

"Ci sono stati dei rapporti sessuali tra voi due?"

Lo fisso in lacrime,con gli occhi lucidi.

Anniusco piangendo.

Mio padre si ammutolisce.

Scoppio in lacrime.

"Ma che hai fatto? Prima parli di mamma poi combini casini con la nuova famiglia?"

"Papà,ti prego scusami."

Mio padre era triste,dispiaciuto.

Non l'avevo mai visto cosi.

"Ma io lo amo.." dico.

"Ma che cazzo dici?Tu non lo ami,è tuo fratello."

"No io lo amo."

"Non dire cosi ho detto... lo sento di nuovo non so che ti faccio!" dice alzandosi dalla sedia arrabbiato.

"Ora vado,e non voglio più sentire da te ste cazzate." dice.

Se ne va sbattendo la porta.

Crollo con la testa sopra le mie braccia appoggiate al tavolo.

"Tesoro.." mi consola mia nonna.

Singhiozzo.

"Ti faccio qualcosa da mangiare?" dice.

"No..Non ho fame."

"Come non hai fame?Tesoro devi mangiare quando sei triste."

"No.."

"Neanche un po' di cioccolato?"

"Mh..va bene." dico asciugandomi le lacrime

Mi tira fuori una barretta di cioccolato dal suo cassetto e me la da.

Salgo in camera inizio a mangiarla ancora singhiozzando e lacrimando.

In love with my brother || Ross LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora