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Sono a scuola,cercando di coprire i tagli con la manica della maglia.

Ora lo sapeva Ross.

Ma solo lui.

"Hey zuccherino." mi si avvicina Collin.

"Collin,basta non mi int-"

"Ti ora stai zitta." mi bacia con forza.

Cerco di spingerlo ma è più forte di me.

Cerco di usare le gambe ma senza risultato.

Si stacca.

"Baci bene." dice sollevando le sopracciglia.

"Lasciami stare."

Me ne vado a lezione confusa.

Come si è permesso di fare così?

Ho finito la giornata scolastica,sempre pensierosa.

"Hey Car,mi fermo un po qui,così faccio un po di amocizie,torno più tardi a casa." mi avvisa Ross.

"Certo." sorrido.

Prendo il bus e mi dirigo verso casa.

Scendo dal bus e faccio il pezzo a piedi.

"Carter." mi ferma da dietro una voce familiare.

Mi giro.

"Collin,come fai a sapere dove abito?"

"Ti ho seguita."

"Ahh." dico impaurita facendo un passo indietro.

Mi ferma prendendomi per il polso e sbattendomi contro il muro.

"Mi sono stancato di aspettare che allarghi le cosce di tua volontà."

Mi bacia con forza e con le mani sbottona i jeans.

"Nono,lasciami!"

"Taci!"

"NON VOGLIO!" dico muovendomi.

Mi da uno schiaffo sulla guancia in modo che stia zitta.

"HEY BRUTTO STRONZO LASCIALA!" qualcuno lancia un pugno a Collin.

Era Ross.

"Che cazzo vuoi?" gli urla.

"Toccala un altra volta e giuro che ti ammazzo." gli lancia un altro pugno.

"Per oggi ti è andate bene Carter." dice andandosene.

Si gira verso di me e si avvicina.

"Piccola,stai b-"

Lo abbraccio di colpo.

"Grazie." dico tremando.

Le mie lacrime erano ancora sul mio viso,ero spaventata.

"Hey." mi sussurra.

Lo stringo più forte.

"Vieni con me." mi dice.

Mi prende la mano e mi accompagna nella sua auto.

"Sali."

Essendo ancora tremolante non rispondo a nessuna delle domande che fa.

Saliamo in macchina e la mette in moto.

Parte per chissà dove.

Ma a me andava bene.

Ero con lui.

Durante il tragitto mi guarda un paio di volte.

Ero con la testa appoggiata al sedile,debole,stavo guardando fuori dal finestrino le strade buie alla sera.

"Hey,senti questa."

Mi giro verso di lui.

"Ma se il mio capo di droga sono un tossico-dipendente?"

Incomincia a ridere per la battuta che ha fatto.

Lo guardo.

"Non ti è piaciuta?"

Mi giro verso il finestrino.

"Okay,okay,allora senti questa."

Mi giro verso di lui,ancora.

"Ma il pappagallo si chiama così perché mangia un gallo?"

Sorrido e rido piano allo stesso tempo.

"Ahh,un sorriso." mi dice guardandomi.

"Ti va un gelato?"

Annuisco.

"Bene,perché conosco un posto dove li fa buonissimi."

Guida fino a li,scediamo ed entriamo al negozio.

Era pienissimo di gelati.

Di qualsiasi gusto.

Anche il locale era carino,ben arredato ed ordinato.

"Carter?" mi chiama Ross.

"Mh?" dico guardandolo.

"Dai digli i gusti." dice indicando con la testa il signore dietro il bancone.

"Emh,yogurt e cioccolato." rispondo.

"Per me cioccolato,nocciola,fuordilatte e vaniglia."

Ci danno i gelati e ci sediamo al tavolo.

"Finalmente hai parlato."

Sorrido.

"Non è un po troppo?"

"Cosa?"

"Il gelato,mi sembrano tanti gusti."

"Nah,questo è solo l'antipasto per me,specie quando si parla di gelato."

Sorrido.

Finisco il mio gelato e Ross è a malapena a metà.

Aspetto.

"Andiamo in macchina,così non ti annoi." dice leccando il gelato.

Andiamo in macchina e lo aspetto che finisse di mangiare il gelato.

Era buffo,il modo in cui mangiava il gelato era bizzarro.

Sorrido.

"Perché ridi?"

"Ti sei sporcato." dico ridendo.

"Dove?"

"Aspetta."

Prendo un tovagliolino e lo pulisco per bene intorno le labbra.

Mentre lo faccio mi fissa e sorride.

Lo guardo.

Siamo vicini con le facce.

Quando mi squilla improvvisamente il cellulare.

"Hey papà."

"Tesoro dove sei?"

"Sono con Ross,siamo usciti a prenderci un gelato,ora arriviamo."

Chiudo la chiamata e Ross finalmente ha finito di mangiare il gelato.

"Hai smesso di tremare." mi dice mettendo la sua calda mano sopra la mia coscia.

"Si." dico prendendogli la mano e strofinando il mio pollice sulle sue dita.

Mi guarda e sorride.

Mette in moto e andiamo a casa.

In love with my brother || Ross LynchDove le storie prendono vita. Scoprilo ora