8 anni prima (parte 9)

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Il silenzio del mio cuore...

L'acqua calda, il profumo del sapone e l'odore dei bastoncini d'incenso.

Thilo era coccolato nel petto del suo compagno. Poteva sentire il battito del cuore che andava veloce. Essere entrambi nudi e immersi nell'acqua calda era una sensazione piacevole, ma Kail desiderava una risposta. Non si sarebbe mosso di un centimetro e non avrebbe alzato un dito se Thilo non gli avesse spiegato perché non riusciva a comportarsi normalmente con i suoi fratelli che sicuramente avrebbero pagato il peso in oro per essere lì al suo posto.

-Ma...- disse Kail serio.

Il cuore di Thilo batteva forte e il suo sguardo emozionato non desiderava perdere tempo parlando delle sue paure per quanto infondate potessero essere.

- Loro ormai sono adulti, il loro odore mi è  insopportabile da sentire...- disse Thilo cercando di essere il più tranquillo possibile.

- Non ti credo, non è solo questo...- disse Kail, ma dovette arrendersi.

La porta del bagno si aprì e i due fratelli maggiori erano lividi dalla rabbia in faccia.

- Sapevo che ti saresti approfitto di lui...- disse Hers incollerito.

Thilo si staccò subito e uscendo dalla vasca da bagno stese le sue braccia per mettersi davanti al servo.

- Sono io quello arrabbiato!- esclamò- Finché Kail non sarà ufficialmente il figlio dello zio, lui è il mio servitore. E come suo padrone voglio fare il bagno con lui. - dichiarò Thilo.

Hers sentì il suo cuore avere un battito in meno. Il suo fratellino... il suo adorato fratellino abbracciato e stretto da un un'altro uomo... la sua innocenza rubata...

No.

Non poteva permettere che un'uomo che lui non approvava stesse tra le braccia di Thilo e si appropriasse del suo corpo...

- Posso fare il bagno con voi?- chiese Saki.

Thilo fece un sorriso e diede la sua approvazione.

Saki si spogliò e si gettò in acqua facendo schizzi dappertutto.

Hers era stordito, che tipo di pensieri stava conducendo il suo cervello? Ma era sicuro che fosse il cervello e non il cuore?

Uscì dalla stanza da bagno senza dire un'altra parola.

Era meglio stare lontano da Thilo per il momento, la luna piena che ci sarebbe stata l'indomani cominciava a fare la sua influenza e lui non aveva voglia di autodistruggersi per il suo fratellino.

Per tutta la serata non aprì bocca. La cena era andata bene. Persino Kail ebbe il suo posto al tavolo come tutti loro. Grazie a Thilo Kail ebbe modo di mangiare quasi civilmente. Nessuno chiese o fece domande anche se la curiosità da parte di tutti era evidente.

A che popolo apparteneva? Cosa aveva fatto? Che tipo di lavori faceva? E tante altre domande che nessuno pose e nessuno aveva intenzione di fare.

Il suo cuore era lacerato e schiacciato da una morsa che non riusciva a dare un nome.

- Perdonami ma mi sento stanco.- disse il principe Hers.

Si alzò dal tavolo e senza finire il suo dolce.

Il lungo corridoio era silenzioso e un profumo di fiori invase il corridoio, si diresse in giardino sedendosi ad una panca. Era difficile non riuscire a guardare la luna. E domani sarebbe stata al suo zenit.

- Sei preoccupato?- chiese il re sedendosi vicino al figlio.

-Essere il guardiano di mio fratello mi sta creando non pochi problemi. - rispose non aveva senso negare ciò che sentiva.

- Domani chiederò a Kail di fare la guardia.- disse - Domani per quanto sarà difficile non guardare la luna piena. - gli disse.

Hers fece un respiro profondo e annusò il fiore che aveva preso.
Sperava solo che dopo quella notte il suo cuore ammaliato avrebbe smesso di avere pensieri riguardanti il fratellino.

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