un giorno prima (parte 16)

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Thilo era furioso, come suo solito quando era arrabbiato non riusciva a controllarsi.

Si recò nel luogo in cui si alternavano i suoi fratelli e si presentò.

- Buon...- si zittì Hers.

Il giovane fratello era visibilmente scosso.

Senza dire nulla Thilo tolse dalle mani l'arco al fratello e lo spinse via.

Non aveva voglia di parlare e prendendo la mira del bersaglio davanti a sé scoccò la freccia.

Un centro quasi perfetto.

Prese un'altra freccia, prese la mira e scoccò nuovamente.

Un altro centro quasi perfetto.

Prese una terza freccia e prima di scoccarla sentì la presenza del principe Faren dietro di sé.

- Buongiorno mio principe!- gli disse.

Come risposta Thilo fece un sorriso beffardo e poi prese la mira per colpire il cuore di colui che hai suoi occhi era solo un molestatore.

- Ritornate da dove siete venuto e non vi farò del male.- disse Thilo senza pietà.

Hers era allibito, il dolce ragazzino che si intimidita era del tutto scomparso dagli occhi ambrati di Thilo. Se avesse veramente scocciato quella freccia tra i due regni sarebbe stata sicuramente guerra... un'incidente del genere al futuro re del paese alleato...

Hers prese il polso di Thilo e l'arco con l'altra mano.

- Se l'ho uccidi ti pentirai di averlo fatto.- gli disse Hers a bassa voce.

Il ragazzo era furioso.

- Anche tu sei dalla sua parte?- domandò alterato.

- No. Ma pensaci bene sei sicuro di voler scatenare una guerra?- .

A quella risposta che era anche una domanda Thilo ringhiò di rabbia e protesta.

Aveva solo una possibilità...

Si allontanò velocemente e si stupì che il principe Faren fosse ancora dietro di lui a seguirlo in silenzio e senza lamentarsi.

Arrivato nello studio di suo padre spalancò la porta senza dare il tempo di essere annunciato.

- Padre, voglio che gli dite di ritornare al suo paese.- disse Thilo.

Talmente era la sua aggitazione che non si era accorto che nello studio dove suo padre passava la maggior parte del suo tempo ci fosse anche Kail.

- Buongiorno anche a te Thilo. - disse Hethor non voleva essere un rimprovero.

- I miei omaggi maestà!- rispose Faren.

Aveva solo diciannove anni, ma già si vedeva che era un bravo lider, parte delle decisioni politiche erano firmate dal re di Leons, ma in realtà erano decisioni del principe.

- Sono felice di vedere che andate d'accordo.- disse il re.

- Come potete dire che andiamo d'accordo?- domandò Thilo nervosamente.

Tra il principe Faren e il re Hethor vi era stata negli anni passati una fitta corrispondenza.

Era un ragazzo alto e forte con un po' di allenamento in più avrebbe avuto una buona muscolatura, anche se il suo aspetto fisico era bello.

- Perché tutti e tre non andate a fare un giro per il paese così non fate amicizia?- chiese il re - Anzi Thilo vorrei che consegnassi questi. - gli disse prima che potesse protestare.

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