8anni prima (parte 12)

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La dea Luna e il figlio preferito...

Arrivati in camera il giovane padrone si tolse il collare che fu buttato nel portagioie quasi senza rispetto per gli altri gioielli più nobili e belli di quello.

I suoi occhi tristi, ferirono il cuore di Kail che non aveva avuto modo di abbracciare il padrone per consolarlo, perché bussarono alla porta.

- Principe, il re vuole parlare con voi e con il vostro servo. - disse la cameriera.

- Arrivo subito.- si limitò a dire.

Non ebbe il tempo di cambiarsi d'abito e con passo veloce si recò nello studio di suo padre. Bussò alla porta e l'inconfondibile voce del re gli diede il permesso di entrare.

Non vi era nessuno, tranne un'uomo... il medesimo uomo che li aveva pedinati per tutto il mercato facendo preoccupare Kail.

- Come è andata al mercato?- chiese Hethor.

- Mio sire, il mio padrone è stato molto apprezzato, il vostro servo ha fatto ciò che mi avete chiesto.- disse Thilo.

- Fa piacere.- si limitò a dire.

- Il dottor Van ha chiesto di dire al mio padrone che la prossima volta che ha intenzione di mandarmi da lui di farlo con abiti più consoni e un grembiule.- riferì Thilo.

Hethor si mise a ridere.

- Tu, vuoi fare il medico Thilo? Dovresti pensare al tuo futuro!- si limitò a dire il re. - A prescindere chi sposerai devi pensare al tuo futuro.- disse.

- Se non vi sono altri ordini, mio re, io mi congedo.- si limitò a dire l'uomo.

Il re non disse nulla, bastò solo un cenno della sua mano per farlo uscire dalla stanza.

Adesso il principe si sentiva libero. Con un sorriso andò tra le braccia del padre e il re l'ho fece sedere sulla scrivania.

- Sono ancora giovane, potrei mettermi a vendere mele al mercato.- disse Thilo.

Il re rise divertito.

- Potrei fare il musicista, oppure il venditore di spezie.- disse Thilo.

Hethor rise a quelle parole.

- E se invece ti dessi un regno?- domandò Hethor.

- Padre, sarei onorato ma l'unico regno che voglio comandare e la mia stanza.- disse il principe. - Nella mia stanza sono il signore e padrone di tutto è mi basta, anzi se proprio volete fare felice questo piccolo schiavo... toglietemi il collare, non l'ho sopporto, mi irrita la pelle e non solo la pelle, mi opprime, l'ho detesto.- disse con molta rabbia.

- Mi dispiace. Sai bene che non puoi farlo e non posso farlo.- si limitò a dire a Thilo.

Il bimbo rimase in silenzio.

Sì.

Sapeva bene. Quella era una tradizione della famiglia reale...

Il sovrano è come un schiavo, fa tutto ciò che il padrone a bisogno.

Il padrone è il popolo che ha bisogno del suo re per crescere e prosperare.

Quello che facevano Thilo, Hers e Saki non era prendere in giro il popolo, anzi era una tradizione di famiglia che il futuro re si mettesse il collare da schiavo, perché gli schiavi erano quelli con cui le persone più bisognose parlavano.

Anche il re Hethor quando era ancora un principe aveva indossato un collare e per tale motivo nel suo regno vi erano pochi schiavi e coloro che li possedevano erano dalla legge costretti a non maltrattarli. Le severe leggi erano contro gli abusi sugli schiavi.

- Non c'è nulla che vuoi dirmi?- chiese il re.

Thilo inclinò la testa e cercò di pensare...

- No.- rispose.

Il re sollevò il bimbo e avvicinò il viso alle sue labbra per dargli un bacio sulle guance.

- Vai a riposare, sarai stanco.- gli disse- Devo parlare con lui in privato.- disse il re.

Thilo fece un sospiro e lasciò i due a parlare. Era veramente stanco e la mente affollata di domande. Suo padre aveva ricevuto un'altra proposta di matrimonio per lui. Non aveva intenzione di andare a finire tra le braccia di qualcuno che non era Kail.

Fare il bagno era per il giovane principe molto rilassante, l'acqua tiepida, l'incenso che bruciava, odore del suo sapone, c'era una cosa che mancava in quel perfetto bagno... Kail... la sua pelle nuda vicino a lui che si lasciava accarezzare.

L'acqua era diventata fredda e di Kail nemmeno l'ombra.

Si andò a vestire e come in un incanto Kail era tornato con un vassoio in mano. Il loro pranzo.

Mangiarono, ma per quante domande Thilo facesse Kail non era disposto a dire nulla.

°°°°°°

La notte era calata, il respiro di Thilo era regolare. Kail accarezzava i capelli setosi del giovane e si chiedeva quanto tempo ci sarebbe voluto per loro due stare veramente insieme.

Quella era l'ultima notte che poteva dormire con lui e non l'avrebbe passata sul pavimento. Sarebbe stato ben disposto a torturarsi nel sentire il suo caro padrone abbracciato a lui e il suo capo sul petto.

Thilo si mosse, si alzò in piedi... un'attacco di sonnambulismo...

Era addormentato, gli occhi erano semi chiusi e Kail come promesso al re non l'avrebbe svegliarlo, ma solo seguirlo per accertarsi che nessuno gli facesse del male.

Il lungo corridoio era deserto, sembrava come se l'ho facessero apposta a non pattugliare i corridoi.

Thilo entrò nel giardino.

La luna piena con le stelle a fare da contorno emanavano una luce brillante, anche se era notte si riusciva a vedere.

Con molta sorpresa di Kail, Thilo cominciò a cantare. La sua voce melodiosa era qualcosa di indescrivibile entrava nel cuore, era come un incantesino...

Era stregato dalla luna piena, ma non sapeva se era più coinvolgente il chiaro di luna o la voce di Thilo.

Gli occhi di Thilo erano aperti e con enorme sorpresa, non erano di un bel colore azzurro, ma di un bellissimo azzurro con sfumature d'argento.

Kail cadde ai suoi piedi ammaliato dai suoi occhi e dal suo canto. Non riusciva a capire cosa stesse dicendo era una lingua troppo arcaica per riuscire a a definire. Kail rimase lì in ginocchio fino a che una luce argentata non avvolse il giovane.

Quella era la benedizione della dea luna.

Il canto di Thilo era stato accettato e adesso come se nulla fosse Thilo baciava le labbra di Kail.

Non disse nulla gli diede solo un bacio, un vero bacio.

Kail schiuse le sue labbra e le loro lingue danzavano in una danza tutta loro.

Il più bel bacio che aveva mai ricevuto...

Kail si sentiva eccitato desiderava il corpo del giovane, ma gli occhi di Thilo non erano completamente azzurro. I loro occhi non erano entrati in risonanza e il cuore di Thilo batteva regolarmente.

Mano nella mano si avviarono nella propria camera e il principe ammaliò il giovane servo.

Kail cercava di resistere, ma non era facile e continuò a baciare la tenera bocca di Thilo senza esitazione né ripensamenti.

Non aveva la più la più pallida idea di come sarà stata la loro vita d'ora in poi.

Il Canto Alla Luna♡completa♡Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora