8 anni prima (parte 11)

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Un gioiello senza prezzo...

Thilo non ebbe il coraggio di forare i lobi di Kail, ma vedendo Kail che aveva impugnato gli orecchi per forare lui stesso i lobi, Thilo l'ha fermò.

Quando Thilo si era fatto forare i lobi era stato lui ha deciderlo anche se erano stati i suoi fratelli a convincerlo. Era stato doloroso e aveva pianto tutto il giorno. Per una settimana aveva dovuto mettere l'unguento per far cessare l'infezione.

Di quei gioielli Thilo prese un bracciale e lo mise a Kail. Era un suo regalo e per tale motivo era per Kail molto più prezioso del suo valore effettivo.

Finito di ammirare il bracciale vide Thilo avvicinarsi con dei vestiti.

Non c'entravano nulla con i vestiti da servitore che indossava, sotto l'occhio attento di Thilo, Kail si cambiò d'abito. Il sorriso di Thilo era veramente bello lo ammirava con uno sguardo di felicità negli occhi.

- Sei veramente bello!- disse con un'aria ammaliata.

- Adesso devo preparami io. - disse Thilo prendendo dei vestiti che erano nascosti.

Al contrario di ciò che faceva di solito... Thilo andò dietro il paravento e cominciò a spogliarsi. Uscì solo dopo aver finito e Kail rimase veramente stupito. Quel giovane non poteva essere veramente Thilo.

I vestiti di seta erano stati sostituiti da quelli di cotone. Il suo viso era velato da un velo, ma si poteva benissimo vedere che le labbra erano colorate di rosso. I capelli erano stati intrecciati. Gli unici gioielli che indossava erano la cavigliera d'oro con le placche che tintinavano, il bracciale sul braccio e poi la nota più stonata di tutte... il collare degli schiavi...

Per un'attimo Kail aveva pensato che quel gioiello era per lui, non avrebbe mai immaginato che l'avrebbe indossato Thilo.

Il viso di Kail si sicurì di rabbia.

- Che razza di scherzo è questo?-  disse avvicinandosi e toccando quell'obbrobrio.

QUELL'OBBROBRIO...

- Toglilo immediatamente!- gli ordinò.

- Non posso, questo mi serve. E poi non è un collare per schiavi. Adesso usciamo fuori e questo mi serve da protezione in caso di necessità.- si limitò a dire.

- Cosa vuoi fare scappare?- chiese Kail alterato.

- Non proprio.- rispose.

La porta si aprì. Una cameriera fece segno di uscire.

- Vi prego principe state attento!- disse la serva preoccupata.

- Non ti preoccupare saremmo di ritorno prima di pranzo.- rispose Thilo. - Con me c'è lui, non temere. - la rassicurò.

Kail era impensierito, con sé aveva solo il pugnale, non aveva altre armi. E non sapeva dove sarebbero andati conciati in quel modo.

Corridoi silenziosi che stranamente non erano pattugliati. Solo il tintinnio di Thilo echegiava nel corridoio.

Arrivarono ad un passaggio segreto e percorsero il corridoio stretto senza fiatare.

Via via che si avviavano all'uscita si sentivano suoni e rumori.

Il mercato. Erano al mercato. Una delle serve si avvicinò a Thilo e gli porse due cestini.

- Principe siete sicuro che non volete che venga con voi?- chiese la domestica.

- No, per oggi non serve.- disse Thilo gentile.

Kail aveva ragione quelle ragazze erano la scorta di Thilo che lui stava sostenendo per il momento.

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