8 anni prima (parte 3)

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Un giovane omega è il mio padrone 2

Hethor prese per mano suo figlio e lo avvicinò allo schiavo e di conseguenza i suoi occhi neri mutarono in rossi. Per quanto facesse prove il risultato non cambiava.

- Io sono Hethor Went, re di Hassan, lui è Thilo il tuo padrone. D'ora in poi Tu ubbidirai a lui e sarai il suo Custode.- lo informò il re pronunciando quelle parole importanti con un tono marcato.

Thilo gettò le braccia intorno al collo del padre che si abbassò per farsi abbracciare.

- Grazie padre, ti prometto che mi prenderò cura di lui!- esclamò con la sua vocina allegra.

Quell'entusiasmo non piacque molto al re. L'euforia che aveva il figlio sembrava che gli avesse appena dato un cucciolo di cane.

- Kail, giura eterna fedeltà al tuo padrone.- gli ordinò Hethor.

Kail si abbassò sino a toccare il tappeto con la fronte.

- Giuro eterna fedeltà al mio  padrone Thilo e lo custodirò a costo della mia vita.- disse Kail baciando il piede del padrone.

- Thilo chiedi ai servitori di far preparare un bagno per il tuo servo.- si limitò a dire il re.

Hethor aspettò che il figlio non li sentisse, prese per i capelli sudici il giovane e lo costrinse a guardarlo.

- Ascoltami bene alfa,  fai del male a mio figlio e ti ritrovi morto, stagli vicino e fai ciò che ti dice, proteggilo da tutto e da tutti non m'importa che grado abbiano o di che rango siano, nessuno deve toccarlo. Stare con lui per il momento non sarà difficile, se sarà necessario potrai portarlo a letto, ma ti avviso marchialo o mettilo incinto e io ti strappo le palle e te le farò mangiare. Mi ai capito?- chiese autoritario.

- Certo, farò ciò che mi ordinate, il mio padrone viene prima di tutto e di tutti è Lui è la cosa più cara che io possiedo. - disse marcando il tono sul doppio senso della frase.

- Kail il bagno è pronto.- disse Thilo euforico.

Hethor lasciò la presa.

- Vai dal tuo padrone che scodinzola felice.- gli ordinò.

Hethor non era affatto felice, anzi era un vero guaio, se quei due non si sarebbero mai incontrati sarebbe stato meglio, ma vedere il sorriso felice del figlio era qualcosa di impagabile...

Aspetta Thilo stava interagendo con un alfa...

Forse non era tutto una cattiva idea fare in modo che quei due stessero a contatto, forse avrebbe potuto usare quello come un vantaggio...

Non tutti i mali nuocciono, il re fece un sorriso.

Una tinozza di acqua calda era pronta per lui. Kail era quasi commosso.

Thilo si avvicinò a Kail, le mai tremavano un po', ma Kail capì subito quale fosse l'intenzione del padrone.

- Cosa... no... faccio io.- disse Kail.

Il sorriso del principe si spense per un'attimo, ma forse Kail era imbarazzato.

- Non ti preoccupare a me fa piacere.- disse tranquillo.

Kail rimase sorpreso eppure era ancora un bambino e già aveva perso il pudore. Durante la sua schiavitù aveva visto molti padroni prendere di proposito giovani omega solo per poter far di loro amanti per il solo piacere personale. Non pensava che questo potesse accadere anche ai nobili omega.

- Se non vi dispiace padrone vorrei fare da solo?- chiese Kail, sarebbe stato difficile far capire all'omega che lui non era come gli altri alfa che aveva conosciuto.

- Sì, certo. Io se vuoi mi giro, puoi sederti nello sgabello, così mi verrà più facile lavarti i capelli.- disse voltandosi.

Passò qualche minuto e poi Thilo sentì Kail sistemare lo sgabello per sedersi.

I due non dissero nulla. Thilo versò sul capo di Kail dell'acqua e cominciò a insaporire i capelli neri erano così sporchi che il sapone non faceva molta schiuma. Massaggiò la testa con delicatezza facendo un vero e proprio massaggio, gli stessi movimenti che ormai aveva imparato dalla sua cameriera.

Da quanto non faceva un bagno, sicuramente la sera in cui il suo ex-padrone ubriaco fracido aveva cercato di violentarlo e lui si era difeso. Un alfa anche se giovane e schiavo era sempre un alfa, non si sarebbe mai sottomesso e lui non avrebbe mai mostrato il culo per essere...

Una bacinella d'acqua si riversò sulla sua testa. Riportandolo alla realtà.

- Ho disturbato i tuoi pensieri?- chiese Thilo

- No.- rispose con un sorriso.

Non aveva nessuna voglia di ricordare i pugni e i calci allo stomaco che aveva ricevuto per la sua insolenza.

Thilo ritornò a lavare i capelli, era così bravo e bello che era veramente un padrone improbabile, più che un padrone sembrava uno schiavo ben addestrato.

L'acqua calda tornò a versarsi suoi suoi capelli e Thilo prese il sapone per insaponare la schiena.

- Vi prego posso fare da solo.- disse Kail.

Thilo rimase turbato questa era già la seconda volta che l'ho rifiutava.

- Non ti piaccio?- domandò Thilo confuso.

Il cuore di Kail faceva male, nonostante tra loro non vi era ancora un vero e proprio Legame poteva sentire che il giovane si sentiva rifiutato.

- No, non è questo...-.

- Allora è perché sono un principe?- chiese senza lasciare finire di parlare.

Kail dentro di sé sentiva l'inquietudine.

Nonostante fosse nudo e completamente bagnato abbracciò il suo padrone.

- Voi siete il mio padrone e io non dovrei comportarmi in questo modo sconveniente.- rispose cercando di fargli capire la situazione.

- Se è solo per questo.- disse Thilo diventando serio - Da questo momento io non sono più il tuo padrone e tu non sei il mio schiavo, rinuncerò anche al mio titolo di principe.- disse senza esitazione. - L'ho dirò subito a mio padre.-.

- No!- esclamò Kail - No! Ti prego!- esclamò preoccupato Kail.

Thilo era sorpreso.

Kail si vedeva già con una corda al collo e con i piedi penzoloni a trenta centimetri di distanza dal suolo. Da quello che aveva capito il re amava molto il figlio e una notizia del genere l'avrebbe fatto sicuramente arrabbiare, oltretutto era tutto un'equivoco. Il giovane sembra confuso.

- Io... io...- cosa doveva dirgli che gli faceva piacere essere il suo schiavo? Che non desiderava che lo toccasse perché sentiva gli ormoni agitarsi in lui? Che desiderava farlo suo in quel momento.

Thilo l'ho guardava senza dire nulla e il suo sguardo era pensieroso.

- Io, mi vergogno... nessuno è mai stato gentile con me. Voglio... mi piacete molto e voglio compiacervi, ma farmi fare il bagno dal mio adorato padrone sotto gli occhi di chi passa... mi imbarazza.- disse non sapendo se ciò sarebbe bastato per salvare la sua vita.

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