Capitolo 2

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Laila

I ragazzi accendono il falò e un applauso collettivo invade la radura accompagnato da urla e fischi "radurai" iniziamo a urlare in coro mentre le fiamme bruciano leggermente il teschio in cima alla legna, inizio a ballare e ridere tranquillamente con i ragazzi finché non vedo in disparte Newt con il pivello , mi avvicino a loro.

"che si dice da queste parti?" chiedo sedendomi vicino al nuovo arrivato

"niente, al pivello non piace la bevanda speciale di Gally" ride e beve un sorso di quell'intruglio 

"come dargli tolto fa schifo" affermo ed entrambi ridono 

"tu sei l'unica ragazza qui?" chiede il pivello voltandosi verso di me 

"ora si" sussurro sospirando

"che vuol dire?" domanda ancora confuso 

"non tutti sopportano il peso di vivere nella radura" cala il silenzio ma vedo ancora la sua confusione "comunque andiamo vi state perdendo tutto il divertimento e tu fagiolino sei l'ospite d'onore" mi alzo e tendo le mani ai due ragazzi, il biondo l'afferra e si solleva ma il pivello rimane immobile "dai insisto, andiamo" afferro di forza le sue mani e lui sbuffa nascondendo un sorriso. Io e Newt continuiamo a presentare i ragazzi della radura al pivello spiegandogli i vari ruoli che ognuno di noi ha 

"come si diventa velocista?" chiede di punto in bianco

"non hai capito quello che ho detto prima? Nessuno qui vuole essere velocista e comunque devi essere scelto" risponde il biondo sconcertato 

"scelto da chi scusa?" chiede e mentre Newt mi guarda con la coda dell'occhio il pivello viene spinto da un ragazzo che era stato lanciato fuori dal cerchio 

"che dici pivello, vediamo che sai fare?" a parlare è Gally dando così via a un coro generale 

"dai fatti valere" dico accarezzando velocemente il suo braccio 

"allora le regole sono semplici...io ti spingo fuori dal cerchio, vediamo se resisti per cinque secondi" continuano a girare in torno mentre la folla ride ed esulta "pronto?" chiede inutilmente Gally prima di spingere il moro fuori dal cerchio contro una folla di ragazzi che lo spingono nuovamente nella finta arena. Iniziano a spingersi e strattonarsi l'uno con l'alto e per un secondo il pivello ha la meglio ma poco dopo si trova con la testa contro il pavimento mentre sussurra qualcosa.

"Thomas" urla "ricordo il mio nome, mi chiamo Thomas" i ragazzi si avvicinano a lui sorridendo ed esultando

"benvenuto a casa Thomas" die Alby stringendogli la mano, lui sorride. Mi avvicino a lui e lo abbraccio velocemente 

"preferivo fagiolino ma ammetto che il tuo nome non è male...pivello" sottolineo l'ultima parola e lui mi sorride prima di scompigliare i miei capelli per poi bere un sorso della bevanda

"hai coraggio...Thomas" dice Gally stringendo la sua mano ma improvvisamente uno strano urlo si sente dalla radura facendo sobbalzare tutti noi 

"che cavolo è stato" domanda Thomas 

"quello amico mio...è un dolente" dice Gally ancora intento ad osservare le porte del labirinto "non preoccuparti sei al sicuro qui con noi, niente supera quei muri" conclude prima di allontanarsi 

"bene ragazzi è ora di andare a letto, coraggio, la festa è finita" urla Alby battendo le mani mentre i ragazzi vanno verso i <<dormitori>> ma il pivello rimane fermo 

"ei fagiolino la festa è finita anche per te" dico scherzosamente avvicinandomi a lui 

"mi chiamerai mai Thomas?" domanda voltandosi verso di me 

"solo in casi di estrema serietà" rido e mi allontano da lui 

"ei tu non vieni a dormire?" chiede vedendomi andare in direzione opposta agli altri 

"ho il dormitorio a parte" dico camminando al contrario per guardarlo "buonanotte fagiolino" urlo ridendo 

"buonanotte principessa" urla anche lui e scoppio a ridere prima di voltarmi e continuare a camminare.

THE GREENIE // ThomasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora