Laila
Un forte rumore metallico fa scattare me e tutti i ragazzi sull'attenti, la botola stava salendo come ogni mese. Ci avviciniamo alla scatola e Gally salta al suo interno per avvicinarsi al ragazzo disteso ancora sul pavimento
"primo giorno pivello" disse accostando il suo viso ad un palmo da quello del nuovo arrivato "è ora di alarsi" lo sollevò di peso per trascinarlo fuori dalla botola, tutti si avvicinano a lui e ridono
"a me serve aiuto in cucina" rise Alby mentre gli altri ragazzi continuano a farneticare battute
"dai ragazzi così lo spaventate" intervengo io cercando di salvare la nuova recluta, come ogni mese. Con uno scatto rapido il pivello spinge i ragazzi per iniziare a correre, è molto veloce ma pochi secondi dopo si trova già sul terreno. Tutti intorno a me iniziano a ridere, il moro si alza lentamente mentre inizia a guardarsi intorno, tutti applaudono mentre io continuo a guardare i dolci lineamenti del ragazzo che esaminano confusi ogni cosa che lo circonda.
"siete degli idioti" dico a Gally mentre continua a ridere del nuovo arrivato "questa stupida tradizione di trattare così i nuovi arrivati è una cosa a dir poco barbarica" mi alzo mentre i ragazzi fingono di non ridere più
"andiamo madame dobbiamo davvero litigare ogni mese?" chiese ancora il biondo incoraggiandomi a sedermi vicino a lui
"io vado via" sbuffo esasperata dal loro essere infantili.
Mi avvicino alla cella con passo felpato e non appena intravedo le mai del ragazzo stringere le sbarre mi precipito avanti al suo viso "bu" urlo ridendo mentre lui indietreggia spaventato "ciao pivello...non scappare più va bene?" dico sorridendogli ma lui non risponde, si limita a sospirare confuso, apro l'anta della cella e mi siedo al bordo "io mi chiamo Laila, sai dirmi qualcosa su di te?" chiedo mentre lo vedo abbassare il viso e respirare più velocemente
"no" sussurra "io, io non mi ricordo niente" dice ancora terrorizzato "perché non riesco a ricordare" lo interrompo
"sta tranquillo, va tutto bene...è normale, è capitato a tutti noi, tra un giorno o due ricorderai soltanto il tuo nome, è l'unica cosa che ci lasciano" sussurro l'ultima frase mentre lui inizia a guardarmi confuso
"cos'è questo posto?" chiede e gli sorrido
"se esci puoi vederlo tu stesso" gli porgo la mano e lui la afferra per aiutarsi a uscire, vedo Alby avvicinarsi a noi "ecco la tua guida, Al ti affido il pivello" dico lasciando un bacio veloce sulla guancia del mio amico prima di allontanarmi e salutarli con un cenno della mano.
Afferro un cesto e raccolgo alcuni ortaggi mentre Newt continuava a raccontarmi di uno strano litigio avvenuto tra Ben e Alby ma sento Chuck urlare, mi guardo intorno per cercarlo e lo vedo vicino le porte del labirinto, avanti a lui Gally che spinge il pivello contro il terreno. Lascio il cesto e corro da loro
"posso sapere qual è il problema?" dice mentre si solleva
"devi calmarti capito?" interviene il biondo che mi aveva seguito insieme agli altri ragazzi notando la scena
"no non mi calmo" si allontana da noi guardandosi intorno "prima ditemi che c'è lì dentro" urla indicando il labirinto
"ti stiamo solo proteggendo" Alby si avvicina a lui sollevando le mani
"è per il tuo bene" continua Newt
"non potete tenermi qui per forza" dice ancora
"non puoi andare via, nessuno di noi può" mi intrometto e pochi secondi dopo si sente il rumore delle porte del labirinto e la solita forte ondata di vento che precede la chiusura delle porte.
"la prossima volta ti lascio andare via" dice Gally avvicinandosi al pivello ancora immobile a fissare la parete
"benvenuto nella radura" dice Alby allontanandosi seguito dagli altri radurai, gli occhi del pivello cadono su di me mentre esamino attentamente la sua figura, pochi secondi dopo mi allontano da lui senza dire nulla.
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THE GREENIE // Thomas
FanfictionLaila ha vissuto per tre anni all'interno della radura, tre anni passati a condurre ogni giorno la stessa vita e ad evitare quella che scoprì essere la sua paura più grande, il labirinto e i dolenti. Lei fu la prima ad entrare all'interno di quella...