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Il mattino seguente Calum parte per ritornare a casa dopo essersi sorbito un'ora di raccomandazioni su come tenerla in ordine e minacce di morte nel caso in cui avesse l'idea di organizzare una festa.
Io e Luke andiamo a casa di zia, dove ci aspettano i miei genitori.
È brutto vedere le camere della villa vuote, come se fossero state private della loro essenza vitale.Mio padre mi rivolge un sorriso triste e mi abbraccia forte, come quando ero piccola. Mi riempio i polmoni del suo profumo e sospiro.
"Come stai scricciolo?"
"Non lo so, papà. Tu?"
"Lo stesso"Saluto la mamma che ha gli occhi cerchiati di rosso per le lacrime che sicuramente ha versato e l'abbraccio.
"Com'è stato?"Fa un sorriso triste.
"Le hanno messo l'ombretto blu e lei odiava quel colore. Ho riso e pianto allo stesso tempo. Tu dove sei stata?"
"Con i ragazzi in un bar. Mi dispiace, ma non ce l'ho fatta"
Abbasso lo sguardo colpevole e mi mordo il labbro inferiore."Anche io sarei voluta uscire, quindi ti capisco. Mi fa piacere che i ragazzi i siano stati vicino"
Sorrido e mi accorgo che Luke è troppo silenzioso.Mio padre lo sta guardando con gli occhi stretti a fessura e il ragazzo sposta a disagio il peso da un piede all'altro.
"Va' ad aiutarlo", mi incita mamma sorridendo.
Rido e tocco il braccio di mio padre.
"È tutto a posto, non preoccuparti. Papà, lui è Luke Hemmings, Luke, questo è mio padre, Nathan Foster. Vi siete già visti alla cena di gala, solo che non vi ho presentati"Luke dice 'piacere signore' e mio padre si trattiene dal ridergli in faccia.
Scommetto che gli piace già e trova divertente il fatto che sia terrorizzato dal suo aspetto.
In realtà è un pezzo di pane ed è la prima volta che qualcuno mostra questo rispetto reverenziale."Riposo soldato", risponde papà e scoppio a ridere quando Luke si raddrizza e porta la mano alla tempia.
Mi guarda confuso e gli spiego ciò che non sa.
"Non è un generale dell'esercito, nemmeno un boia pronto a tagliarti la testa. Sei troppo rigido, sorridi e ripresentati"Mi allontano da loro e vado a salutare Maria, la donna che aiutava zia Beth con la casa e la cucina.
"Maria!"
Le bacio una guancia e la abbraccio felice di rivederla.
"Hai qualcosa per me?"
"Ho la dispensa piena di cibo. Dimmi una cosa e io te la darò"
Sorride e compaiono le rughette di espressione intorno agli occhi color pece.Fingo di pensarci su e annuncio: "biscotti alla vaniglia"
Si muove a suo agio nella cucina e prende da un barattolo i suoi fantastici biscotti da orgasmo.
Così li ho chiamati l'ultima volta che sono venuta qui.È incredibile quanto possano cambiare le cose in pochi mesi, come la tua vita possa essere capovolta in modo incomprensibile.
Ci sediamo al grande tavolo che prima ospitava tutti i pranzi e le cene e che ora sembra aver perso la sua storia.
Restiamo in silenzio per un po', almeno fino a quando mio padre e Luke non entrano in cucina ridendo.È un suono gradevole e più che accetto e mi si scalda il cuore a sapere che vanno d'accordo. Sono due delle persone più importanti della mia vita e non saprei cosa fare se si trovassero male insieme.
"Ci sono i tuoi biscotti Maria?"
La signora annuisce e si alza per prenderli mentre Luke si siede alla mia destra."Tuo padre è un tipo a posto", mi bisbiglia.
Sorrido e gli sussurro 'te l'avevo detto'.
"Prova i biscotti, sono buonissimi"
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Flaws || Luke Hemmings
FanfictionIn cui un ragazzo costringe una ragazza a diventare la sua fidanzata perché è perseguitato da una stalker.