Ricevemmo una telefonata nel bel mezzo della notte.
Le brutte notizie non rispettano mai la notte e il mattino presto; ti colgono di sorpresa proprio mentre sei nel caldo accogliente delle coperte e sei alle prese con il più bel sogno della tua vita. Così ti devi alzare, devi recuperare un po' della lucidità mentale che ti ritrovi e devi trascinarti fino al telefono fisso più vicino, il tutto a tempo di record perché dopo cinque squilli la chiamata viene interrotta.
Come stavo dicendo, il telefono iniziò a suonare.
Primo squillo: mia madre si svegliò e si guardò intorno disorientata.
Secondo squillo: capì di essere nella camera da letto e che il rumore che l'aveva svegliata era il telefono.
Terzo squillo: sgusciò fuori dalle coperte e si mise a correre colpendo con il fianco e il mignolo del piede i mobili che si trovavano sul suo percorso.
Quarto squillo: iniziò a snocciolare talmente tante imprecazioni che si svegliò persino il pastore della nostra cappella e si mise a pregare per la sua anima.
Rispose poco prima del quinto squillo.Immagino che la conversazione sia stata più o meno così:
«Che sei sveglia?»
«No, sono sonnambula. Certo che sì, cretino»
«Ehi, modera i termini. Sono pur sempre tuo fratello maggiore»
«Perché diavolo hai chiamato?»
«La vecchia sta per lasciare le penne»
«Capito. Arrivo subito»Peccato che non sia andata in questo modo.
Si sentivano i singhiozzi di mia madre e le urla, che sicuramente avranno perforato i timpani del suo interlocutore, ad un chilometro di distanza. Furono i suoi lamenti a svegliarmi e quando andai in salotto per chiedere spiegazioni la trovai in uno stato pietoso: lacrime e muco erano tutt'uno sul suo bel viso. Papà cercava di sapere cosa fosse successo, ma lei non riusciva ad articolare nessuna parola, gli passò semplicemente il telefono.
Dopo un minuto passato per lo più ad annuire, annunciò con tono grave:"si parte. Micol prepara una borsa per la notte. Io preparo la nostra, tesoro."
Con le amorevoli cure di mio padre mamma si alzò dal divano e ritornò in camera. Preparai in fretta l'occorrente necessario e mandai un messaggio a John, il mio ragazzo, per avvisarlo della partenza.
Più o meno mezz'ora dopo stavamo caricando i bagagli in macchina.
Direzione: Princeville, North Carolina.
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Flaws || Luke Hemmings
FanfictionIn cui un ragazzo costringe una ragazza a diventare la sua fidanzata perché è perseguitato da una stalker.