Disconnected

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Mi muovo senza meta tra i corridoi della biblioteca, con un gran senso di vuoto poco più sopra dello stomaco.

Prendo un libro dallo scaffale, leggo la trama senza prestar realmente attenzione e lo prendo.
Faccio la stessa cosa più o meno quattro volte prima di scontrarmi con qualcuno, una ragazza oggi, e far cadere i pesanti volumi a terra.

"Scusami, avevo la testa fra le nuvole", mormoro mortificata.
"Oh, non preoccuparti, ero nella tua stessa situazione"

La ragazza fa uno strano sorriso, a metà tra una smorfia e un ammiccamento.
Non l'ho mai vista prima d'ora. Ha capelli e occhi castani e ha l'aria di essere una ragazza seria e pacata.

Raccolgo i miei libri dal pavimento e sposto a disagio il peso da un piede all'altro.
Non ha smesso di fissarmi un momento e ha un misterioso ghigno sulle labbra.

"Ora dovrei andare. Ci vediamo in giro", mi decido a dire quando ha finito di farmi una radiografia completa. Penso che sappia persino il colore della mia biancheria intima.

"Ci vedremo, certamente", promette inoltrandosi tra gli scaffale muovendo una mano sulle copertine rigide dei libri.

Una sola parola per descriverla? Inquietante. E tanto.

Un brivido mi percorre la schiena mentre faccio registrare ciò che mi serve per le tesine ed esco.

* * * * * * *

Ritorno a casa a piedi, di nuovo, con la musica come unica compagna di viaggio.
Non ho idea di che fine abbia fatto Luke, si è come volatilizzato alla fine delle lezioni.

Penso sia ancora arrabbiato con me.

Arrivo nel vialetto e noto un certo movimento all'interno.
La porta è socchiusa e mi avvicino, vedendo Luke che gira in tondo tirandosi i capelli e Calum che tiene le braccia incrociate.

"Lo sai che mi ucciderà non appena glielo dirai? Perché è ovvio che sarai tu a dirglielo", dice il biondo.
"Oh, no, amico. Lascio a te questo onore. Dopotutto sei tu il suo ragazzo e sei la persona più adatta a darle notizie. Male che va litigherete e farete pace con del sesso riparatore"

"Per te esiste solo il sesso?", chiedo entrando in casa e lasciando lo zaino per terra.
"Perché ci sono delle valigie lì?", indico il corridoio.

Faccio passare lo sguardo da un ragazzo all'altro mentre ho un brutto presentimento.

"Hai intenzione di andartene?", chiedo a Luke, con un improvviso nodo alla gola, tanto che mi esce un verso strozzato al posto dell'ultima parola.
"Cosa? No! Perché dovrei andarmene?"
"Per questa mattina o non lo so, spiegamelo tu, magari capisco qualcosa. Cosa sono quelli valigie?"

"Micol, ascoltami bene", Calum mi si para davanti e posa le mani sulle mie braccia.
"Il mio appartamento si è allagato per colpa di una che si è dimenticata di chiudere il rubinetto della vasca. Dico io, come fai ad uscire di casa senza controllare che sia tutto a posto? Comunque, l'acqua ha raggiunto il mio soffitto, dato che vivo un piano sotto di lei, e mi hanno consigliato di trovare un'altra sistemazione fino a quando non risolveranno il problema. E quale posto migliore, se non la casa del mio migliore amico e della sua adorabile ragazza?"

Sorride e sono momentaneamente stordita dalla sua bellezza.
Poi il mio cervello connette e per poco non svengo.

"Chi ti ha detto che starai qui? Dove dormirai?"
Mi mantengo dal tirargli una sberla in pieno viso per cancellare questo stupido sorriso. Ora capisco perché mi tiene le braccia ferme.

"Ti spiegherà tutto Luke con calma quando andrò a prendere il resto delle mie cose. Camera tua è molto spaziosa"
Mi lascia e si allontana, camminando all'indietro.
Forse pensa che sono una predatrice e sono pronta a saltare addosso e uccidere la mia preda, lui, in questo caso.

Flaws || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora