GIULIA
Erano passati i giorni, le vacanze erano finite e tutti loro dovevano fare ritorno in accademia.
Giulia era in ansia di rivedere il suo ragazzo, le era mancato tanto ma aveva comunque rifiutato la proposta del riccio di andarla a trovare. Non voleva risultare un peso ai suoi occhi e soprattutto voleva che lui si godesse a pieno le vacanze natalizie. Si erano videochiamati tantissime volte e si erano spediti anche qualche pensierino per natale:
Lui le aveva regalato delle nuove punte con una lettera dolce che Giulia aveva posato sul suo cuore e poi riposta in un cassetto.
Lei gli aveva regalato una nuova agenda per poter scrivere le sue canzoni e un bigliettino dove lo ringraziava per tutto quello che aveva fatto per lei e che sperava che su quell'agenda potesse scrivere le nuove prossime hit.<<Giulia hai fatto? Papà è in macchina! Ci sta aspettando!>> mia madre salì ed entrò in camera.
<<ho fatto>> prendo la valigia e scendo, mio padre la carica in macchina e torna a sedersi al suo interno.
Le ore trascorsero velocemente e una volta arrivata li saluto e corro in accademia.<<patatina!>> Leonardo mi corre incontro e mi prende in braccio facendomi volteggiare.
<<Leoooo!>>
<<Ehi! Me la spezzi così!>> Giovanni viene da me e mi stacca bruscamente da Leonardo.
<<gelosone>> scherzo io.
<<nah, non ho motivo per esserlo>>
<<già, ci vediamo dopo patatì>> mi dà un bacio in fronte e si allontana.
<<beh? Come sono andate le vacanze?>> Giovanni mi strinse più forte facendomi un po' male.
<<me lo chiedi come se non ti avessi già detto tutto in una delle duecento videochiamate che mi hai fatto>> risi.
<<oh ma dai! Volevo sapere se stava andando tutto bene>> disse lui.
<<cinque volte al giorno?>> chiesi.
<<eh si, non si può mai sapere cosa passa nella tua testolina>> scherzò, ma entrambi sapevamo che c'era qualche nota di instabilità in me.
<<ho visto i genitori di Chiara oggi, hanno insistito per accompagnarmi qui con mamma e papà, volevano vedermi entrare qui anche per lei>> dissi.
<<è davvero una cosa carinissima>> rispose lui.
<<dai, ti porto le valigie in camera>> Giovanni prese le mie valigie e cominciò a salire le scale.
<<fatti aiutare almeno!>> cercai di togliere il mio zaino dalle sue spalle ma lui si spostò in modo da non farmelo raggiungere.
<<non se ne parla mia dolce lady, lascia fare a me>> arrivammo in camera e cominciò a sistemare le mie valigie sul letto.
<<ti aiuto a mettere a posto i vestiti?>> chiese.
<<no, faccio da sola>> lo spinsi leggermente in modo da fargli capire che doveva sedersi sul letto di Enula, e così fece.
Mi tolsi la felpa e restai in top.
<<posso guardare i tagli?>> Giovanni fece una domanda che mi fece gelare il sangue.
<<che?>> mi girai facendo finta di non aver capito.
<<posso?>> allungò una mano verso la benda.
Annuii, sapevo che non si sarebbe mai arreso. Cominciò a sfilare la benda prima dal braccio e poi dal sinistro.
<<si stanno cicatrizzando>> commentò.
<<già. Ho smesso>> dissi cominciando a richiuderle, mi aiutò quando mi vide in difficoltà.
<<ne sono felice>> disse lui.
<<è stato grazie a te>> ammisi voltandomi verso le mie valigie.SANGIOVANNI
<<è stato grazie a te>> sorrisi a questa affermazione di Giulia, ero davvero felice del passo in avanti che era riuscita a fare per me. In quel momento mi sentii molto importante perché mi resi conto che lei mi amava sul serio e mi aveva dimostrato che il suo amore per me era così grande che stava incominciando ad amare anche se stessa.
<<a che pensi?>> chiese guardandomi non avendo ricevuto risposta.
<<che ti amo>> dissi senza pensarci.
Che stupido! Ma come ho potuto dire una cosa del genere? Magari non era nemmeno pronta a sentirselo dire, che coglione che sono.
Lei mi sorrise e mi baciò.
<<non mi aspetto che tu mi risponda ricambiando il mio sentimento, posso capire che ti ci vuole tempo. Io mi sono semplicemente sentito pronto>> mi giustificai per non farla sentire a disagio.
<<lo so, e ti ringrazio. Non voglio farti rimanere male->> cominciò a dire.
<<no amore, non dire nulla. Non ci rimango male, io ti comprendo>> dissi cingendole la vita.La porta si spalancò ed entrò un Enula incazzata.
<<Ale smettila di starmi appiccicato! Ti racconterò più avanti della rottura, ora non mi va proprio>> disse.
<<lo so, volevo solo sapere come stavi>> si giustificò il ragazzo.
<<sto da dio>> lei chiuse la porta lasciandolo fuori.
<<Enu! Ma che ti ha fatto che lo tratti così?>> chiese Giulia.
<<lui esiste. È questo il mio problema>> sbraitò lei.
<<ma che è successo?>> chiese nuovamente Giulia.
<<ho lasciato il mio ragazzo perché provo qualcosa per lui, ma non sono sicura che lui provi lo stesso per me>> rispose Enula.
<<di certo non lo scoprirai trattandolo così>> ribattè Giulia.
<<lo so, mi serve solo del tempo per elaborare tutto quello che è successo e tutto quello che voglio dirgli>>
<<capisco...>> Giulia tornò a cacciare i vestiti dalla valigia.
<<ci vediamo dopo? Vado a vedere se è arrivato Deddy>> dissi lasciandole un bacio sulla guancia. La mia ragazza annuì e la lasciai sola con l'amica.
Entrai in camera mia e vidi le valigie di Deddy, vicino ad esse c'era un biglietto con su scritto:
"Sono da Rosa, ti prego non venire a disturbarci e aspettami in camera. Grazie"Non potevo crederci, neanche era arrivato e già era andato a darsi da fare.
Mi siedo sul letto e comincio a scrivere qualche bozza sul quadernino che Giulia mi aveva regalato a Natale. Stavo buttando giù un nuovo pezzo che sapevo che a lei sarebbe piaciuto tantissimo, dovevo solo finirlo, e poi glielo avrei fatto ascoltare, avrei dato la mia intera vita per lei.
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Hiii, sono tornata dopo quanto tempo? Brutta cosa il blocco dello scrittore😢. Comunque voglio dire che sto seguendo ancora entrambi e sono orgogliosa di loro, i miei figli bellissimi🥹🥹

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Sei Così Bambina
FanfictionDopo la morte di qualcuno che amiamo non sempre avvertiamo subito il dolore. Possono passare dei giorni o anche dei mesi prima che l'ondata di sofferenza ci travolga. Nei momenti successivi alla perdita, in particolar modo se questa è improvvisa, si...