GIULIA
Giulia si struccò e uscì dal bagno con il viso coperto.
<<odio quando fai così, leva quelle mani dal tuo splendido viso>> Giovanni le si avvicinò e le scostò leggermente le mani.
<<quello che ho detto prima lo pensavo veramente, non l'ho detto tanto per.. Giulia tu mi piaci davvero soprattutto struccata. Non hai bisogno di tutta quella merda in faccia per essere bella, lo sei di tuo>> le accarezzò lievemente il viso arrossato.<<io non so che dire...>> rispose lei timidamente.
<<non devi dire nulla, non c'è bisogno che tu dica qualcosa>> lui la rassicurò.
Giulia tra sé e sé era contenta che Giovanni abbia preso l'iniziativa e che si sia dichiarato. Sentiva dentro di lei tutte le bollicine scoppiettare, era felice come un bambino che scarta un regalo il giorno di natale.Con un sorriso a 32 denti abbracciò il ragazzo che le aveva dato così tanta sicurezza in neanche 10 minuti, ma lui la spostò leggermente mettendole le mani sul viso e facendo incontrare le loro labbra in un dolce bacio che pian piano si trasformò in un bacio più movimentato.
Giulia aveva paura di sembrare stupida, non aveva mai dato un bacio, non sapeva cosa fare o come fare, ma anche in questo le carezze di Giovanni la fecero rilassare e godersi il bacio.
<<sono una frana>> scherzò lei.
<<pensavo peggio>> commentò ironicamente il ragazzo.
<<ah si?>> Giulia con la spalla lo spinse leggermente.
<<si, dai>>
<<si dai?>> chiese lei.
<<dai giugiu andiamo a fare spese>>
Il ragazzo la prese per mano e la portò fuori dalla stanza.<<certo che no!>>
<<Giò! Siamo qui da 30 minuti e non ho ancora trovato metà abito!>> Apro la tenda del camerino con indosso un tubino nero che mette in risalto le mie linee.
<<non mi piace>>
<<a te non piace niente>>
<<e che secondo me dovresti metterti altro>>
<<cioè? un jeans e una maglietta?>>
<<no, qualcosa tipo.. questo!>> Giovanni prende un abito bianco e me lo passa.
<<scherzi?>>
<<no, provalo!>>
Entro nel camerino e lo provo:
È un abito lungo e largo con del pizzo sulla scollatura a V.È orribile su di me.
Esco dal camerino e mi posiziono difronte a lui.
<<beh?>>
<<bellissimo>> commenta lui.
<<ma che dici?>>
<<la verità(?)>>
<<Ho come l'impressione che tu non voglia farmi mettere degli abiti corti>>
<<ma ti pare?>> risponde nervoso.
<<sei geloso?>>
<<no, pensi davvero che io possa essere geloso fi te?>>Come non detto.
Smetto di sorridere di colpo, mi giro e mi guardo allo specchio del camerino aperto.
Giovanni si avvicina e mi abbraccia da dietro.<<penso davvero che io possa essere geloso di te?>>
Riformula la domanda, si avvicina al mio orecchio e sussurra.
<<non posso esserlo perché tu sei già mia e nessuno può metterlo in dubbio>>
Sorrido e sussurro in risposta:
<<Cosa ti fa credere che io sia tua?>>
<<lo vedo dal modo in cui mi guardi, quando lo fai sembra che tu mi stia mangiando. Lo vedo quando sei vicino a me e posso sentire il battito del tuo cuore accelerare ad ogni piccolo tocco, come ora>> Mi accarezza delicatamente la spalla.<<fallo stare fermo>> sorride riferito al mio cuore.
<<fai stare fermo anche il tuo, oltre a questa tensione anche io posso sentire il tuo cuore battere forte per me>> sussurro.
<<il tubino nero che hai provato prima ti sta da dio. Prova anche questo>>
Si allontana e poco dopo torna con un altro tubino rosso con il pizzo sulla scollatura a V abbastanza profonda.
Lo provo e, una volta uscita dal camerino vedo Giovanni con la bocca spalancata.
<<mamma mia giù, ho bisogno di un'ambulanza!>> si mette la mano in fronte e si sdraia sul divanetto.
<<che scemo>>Usciamo dal negozio e mi porta a prendere un gelato. Dopodiché torniamo in accademia.
Mentre camminiamo per il corridoio un ragazzo sbatte violentemente contro la mia spalla e mi fa cadere.
Giovanni mi alza e lo chiama.
<<Hei! Torna immediatamente qui e chiedile scusa>>
<<è lei che mi è venuta addosso>> il ragazzo si avvicina violentemente a noi.
<<Gio, lascia stare. Sto bene>>
<<no, giù, non lascio stare. Sei cieco? L'hai fatta cadere!>>
<<sai com'è, pensavo facesse parte del muro>> ironizzò il ragazzo.
<<Chiedi-Subito-Scusa-Alla-Mia-Ragazza>> Giovanni stringe i denti.In mezzo a tutta questa litigata io faccio caso solo al "la mia ragazza". È una sensazione strana quella che provo, sono la sua fidanzata. Non l'avrei mai detto che sarebbe successo.
Ritorno in me proprio quando Giovanni tira un pugno in piena faccia a quel ragazzo.
Lui cade a terra e si massaggia il naso sanguinante.
<<andiamo, Gio>> lo prendo per mano e lo porto in camera.
<<stai bene?>> Chiede toccandomi la spalla.
<<si, sto bene>>
Mi accarezza la faccia e mi lascia un caldo e dolce bacio sulle labbra.Mi sono presa una bella sbandata per questo sconnesso.
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Ciao amic* spero che questo capitolo vi sia piaciuto e chiedo nuovamente scusa se non aggiorno più molto spesso, sapete tutt* che d'estate non hai quasi mai il tempo per poter scrivere due o tre capitoli di mille e passa parole a settimana. Non farò passare certo due settimane tra un capitolo e l'altro (naturalmente). Detto questo vi invito a votare o a commentare con qualsiasi cosa.
P.S. Scusate se da qualche parte sono caduta nel banale. :)
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Sei Così Bambina
FanficDopo la morte di qualcuno che amiamo non sempre avvertiamo subito il dolore. Possono passare dei giorni o anche dei mesi prima che l'ondata di sofferenza ci travolga. Nei momenti successivi alla perdita, in particolar modo se questa è improvvisa, si...