GIULIA
Arrivo alla camera, stanza 309, apro la porta: è una stanza grande con le pareti rosa pastello.
Ci sono due letti da una piazza, un lato è vuoto, suppongo sia il mio.
Guardo l'altra parte della stanza, ci sono un sacco di disegni attaccati alle pareti, molto particolari.Ci sono dei fiori secchi sul letto e sulla scrivania, anche l'armadio è pieno di disegni.
Mi avvicino alla parte vuota e appoggio le valigie sul mio letto. Ho un armadio e una scrivania tutta mia, poi c'è il bagno che condividerò con la mia compagna di stanza.<<tesoro io vado, ah, quasi dimenticavo>> mia mamma cominciò a frugare nella borsa.
<<ecco tieni>>
<<Marius! dov'era?>> prendo il mio orsetto e lo metto sul letto, non lo vedevo da parecchio.
<<era sotto al divano, non so come ci sia finito>>
<<grazie mamma>> la abbraccio forte e la saluto.Dopo che lei è andata via comincio a mettere a posto tutte le mie cose, mentre sistemo sento la porta aprirsi e delle voci.
<<Enu, mi fa male tutto>>
<<potevi pensarci due volte prima di fare a botte>>
Un ragazzo dai capelli neri e gli occhi chiari con una faccia malandata fece capolino nella stanza accompagnato da una ragazza con i capelli castani e la frangia.Mi girai verso le mie cose e feci finta di non averli visti.
<<hei! Tu sei la mia compagna di stanza? Mi sono sempre chiesta che fine avessi fatto!>>
La ragazza fece sedere il ragazzo sul suo letto e si presentò.<<io sono Enula, piacere di conoscerti>> mi porse la mano e io ricambiai.
<<Giulia>>
<<Lui è Alessandro>> Enula indicò il ragazzo seduto sul suo letto.<<piacere>> dissi guardandolo.
<<che hai fatto?>> continuai.
<<Un ragazzo ha offeso Enula e abbiamo fatto a botte>>
<<ma non dovevi! Per me poi, assurdo. Assurdo!>> Enula entrò nel bagno e ne uscì poco dopo con l'ovatta e il disinfettante.Si mise davanti a lui e cominciò a tamponare le ferite vicino alla bocca, lui la guardò e le cinse i fianchi con le braccia.
Da come la guarda sembra innamorato perso...
Mi sento di troppo qui, lascio le cose così come stanno e vado in bagno. Mi sentivo a disagio lì.
Restai in bagno con il cellulare per un tempo che sembrava infinito.
<<ci sei?>> Enula bussò al bagno.
<<eccomi>> apro la porta e torno vicino al mio letto.
<<come mai sei arrivata così tardi? Ti sei persa un mese di lezioni>>
<<ho avuto dei problemi personali>> Tornai a sistemare le mie cose.<<di dove sei?>> Enula si siede sul mio letto e mi guarda sistemare.
<<di Roma, tu?>>
<<di un paesino qui vicino>>
<<non sembri Italiana>> la guardai.
<<anche tu non sembri italiana>>
<<ho origini spagnole>>
<<ah ecco>><<Chi è lei?>> Enula prese una foto dalla mia valigia.
<<lei.. è la mia migliore amica>>
<<che belle che siete>>
<<grazie>><<tra poco si cena, scendi con me?>>
<<non ho molta fame>> dissi guardando la foto di me e Chiara.
<<dai vieni, così ti presento i miei amici e ti faccio fare un giro della scuola. Ti pregoo>> mi fa gli occhi dolci.
<<d'accordo>>Usciamo dalla stanza e mi porta a fare un giro nelle varie aule, è davvero enorme questa scuola.
Le aule sono bellissime, qui si studia tutto.
<<che corsi hai scelto?>> Enula si ferma in mezzo al corridoio e mi guarda.
<<un corso di canto, uno di recitazione e tutti quelli di ballo>>
<<ti piace ballare?>>
<<principalmente si, ma mi piace fare anche canto e recitazione. Ma il lavoro che farò sarà nell'ambito della danza>>
<<Si vede che hai una passione intensa per la danza. Avrai le giornate pienissime>>
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Sei Così Bambina
FanfictionDopo la morte di qualcuno che amiamo non sempre avvertiamo subito il dolore. Possono passare dei giorni o anche dei mesi prima che l'ondata di sofferenza ci travolga. Nei momenti successivi alla perdita, in particolar modo se questa è improvvisa, si...