Capitolo 13 - Te amo

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Seduta al posto guida della mia macchina, la mia mente aveva tutte le intenzioni di girare la chiave nell'accensione e partire, ma per qualche motivo non riuscivo a muovermi. Il mio corpo era congelato mentre le immagini di Ronny e Ally scorrevano nella mia mente. Mi aspettavo di provare tristezza, devastazione, angoscia, ma non sentivo nulla. Mi sentivo solo in colpa per non aver creduto a Camila.

Un bussare al finestrino mi fece uscire dalla mia trance mentre guardavo Ronny abbastanza confuso. Abbassai il finestrino e alzai la mano per fermarlo prima che potesse parlare.

"Te lo chiederò una volta", dissi. "Ho bisogno che tu mi dica la verità."

Annuì lentamente, presumibilmente sapendo dove stessi andando.

"Stai andando a letto con Ally Hernandez?"

I suoi occhi si incollarono a terra prima di mormorare, "Mi dispiace, Lauren".

Questa volta il mio corpo reagì prima che la mia mente potesse pentirsene. In pochi secondi, girai la chiave e lasciai il vialetto sentendo i deboli suoni della voce di mio marito che mi chiamava mentre alzavo il finestrino.

Guidai lungo il percorso familiare fino all'appartamento di Camila e pregai Dio affinché fosse a casa.

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Parcheggiai fuori dall'appartamento di Camila e rimasi lì per circa 20 minuti. Non riuscivo ad entrare. Continuavo a rivivere il mio ultimo incontro con Camila nella mia testa e non potevo credere quanto fossi stata idiota. Avrei dovuto fidarmi di lei. Lei è Camila, non mi farebbe mai del male intenzionalmente, giusto?

Certo che no, sapevo che l'ultima volta non avesse avuto scelta. Sapevo che avesse paura dei suoi genitori e che pensava di proteggermi tenendomi all'oscuro. Anche se fece un male da morire quando andò via, conoscevo il suo cuore, sapevo che se ci fosse mai stato un modo per proteggermi per non farmi del male, lo avrebbe trovato.

Ma se sapevo tutto questo, perché non le avevo creduto? Di sicuro non pensavo che Ronny fosse un santo. Immagino che nonostante tutto, anche se conoscevo le sue intenzioni, non avevo completamente perdonato Camila per essere andata via.

Potevo solo immaginare come sarebbero diverse le cose ora se non l'avesse fatto.

Non so quando decisi di uscire dalla macchina, ma il mio corpo sembrava avere una mente tutta sua quando bussai alla porta di Camila.

Sentii immediatamente un debole "sto arrivando" dall'altra parte e il mio cuore iniziò a battere forte al suono della sua voce.

La porta si aprì e vidi Camila in pantaloncini e canotta bianca mentre i capelli le scendevano sulle spalle. Sembrava stupenda e il mio primo istinto fu quello di afferrare il suo viso e baciarla senza pensarci due volte, ma lo sguardo sul suo viso mi trattenne.

La sua espressione mostrò un pizzico di paura e non potei fare a meno di chiedermi perché.

"Lauren, che ci fai qui?" Chiese in fretta.

Mi sembrava strano che non mi facesse entrare. Non importava quante volte litigassimo, ero sempre gradita nel suo appartamento.

"Possiamo parlare?" Chiesi.

"Va tutto bene?"

Le parole vennero da dietro Camila e capii perché non mi faceva entrare, non era sola.

Mi si strinse il cuore al pensiero di Camila con qualcun altro. Anche solo l'idea mi causò un forte dolore al petto e capii subito come si fosse sentita in tutti questi anni a causa della mia relazione con Ronny. Era ovvio per me chi avesse il mio cuore, e questa era la parte peggiore perché era anche colei che ebbe la possibilità di distruggerlo.

The Iceberg Method [Camren] ~ Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora