Capitolo 10 - Don't Answer

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Lauren POV

Girai la chiave per entrare nell'appartamento di Camila mentre lei mi seguiva da vicino. Potevo sentire i suoi occhi su di me, non smise di guardarmi da quando lasciammo il campus e non sembrava preoccupata di essere scoperta.

Disse solo di non sentirsi bene e, sebbene sapessi ci fosse qualcos'altro, non volli insistere. Una volta dentro, le tenni la mano guidandola verso il divano solo per assicurarmi che avesse qualcosa a cui aggrapparsi. Aveva perso l'equilibrio un paio di volte mentre camminava verso la macchina. Mi sedetti accanto a lei sul divano senza lasciare spazio tra di noi mentre la esaminavo.

Continuava a guardare il vuoto. Aveva le vertigini, era pallida e aveva una sottile linea di sudore sulla fronte.

Come poteva sembrare così malata e così bella allo stesso tempo?

"Vuoi che ti prepari qualcosa?" Le offrii, "Zuppa? Tè?"

Feci per alzarmi, ma mi fermai quando sentii la sua mano posarsi sulla mia. Il suo tocco mi inviò una scarica elettrica attraverso tutto il mio corpo.

"Resta" mormorò. La sua voce era bassa e rauca e mi piaceva.

Mi stava ancora guardando. Non sapevo cosa fare, quindi rimasi seduta al suo fianco mentre la guardavo fissarmi. Non so quanto tempo abbiamo passato a guardarci l'un l'altra, ma alla fine la sua mano ha trovato la strada verso la mia guancia e subito ho sentito le farfalle rimbalzare nello stomaco. La guardai amorevolmente trattenendomi dal chinarmi e baciarla.

Sentii le sue dita scorrere lungo i miei lineamenti lasciando una sensazione di formicolio sulla mia pelle. Era quasi come se stesse cercando di memorizzare ogni centimetro della mia faccia, nello stesso modo in cui io avevo già memorizzato la sua. Conoscevo ogni ruga che i suoi occhi formavano quando sorrideva, conoscevo la forma perfetta delle sue labbra, per non parlare dell'adorabile segno sulla sua fronte. Queste erano le cose che mi venivano in mente quando non era insieme a me. Quando mangiavo in silenzio a tavola davanti allo sconosciuto che chiamavo marito, tutto ciò a cui pensavo era l'affetto che trasudava dai miei occhi marroni preferiti quando mi guardavano.

Uscii dai miei pensieri quando sentii le sue dita tracciare il contorno delle mie labbra. Stava pensando la stessa cosa che pensavo io? Mi avrebbe permesso di attraversare quella linea? Quel giorno sul tetto non mi ha lasciato farlo, ma queste erano circostanze diverse, no? Eravamo in condizioni migliori adesso. Anche se non erano perfette. Se lo facessi, so che ci sarebbero buone possibilità di pentirmene più tardi, ma era una possibilità che ero disposta a correre.

Decisi di mettere alla prova i miei limiti. Mi avvicinai lentamente dandole un dolce bacio sulla fronte, mentre la mia mano si fece strada dietro il suo collo. Quando mi allontanai un po', vidi le sue labbra arricciate in un piccolo sorriso.

Prendendolo come un buon segno, permisi alle mie labbra di viaggiare verso la sua tempia lasciando un altro tenero bacio, poi sulla sua guancia sinistra, sulla guancia destra, sulla punta del suo naso. A questo punto, i suoi occhi erano chiusi mentre si rilassava sotto la sensazione dalle mie labbra.

I suoi lineamenti trasudavano pace, sembrava essere in trance, semplicemente lasciandosi trasportare.

Continuai a lasciare morbidi baci sul suo viso fino a quando non trovai il coraggio di fare ciò che volevo davvero.

Spinsi leggermente il mio limite baciando l'angolo delle sue labbra e aspettai alcuni secondi per la sua reazione, ma non ce ne furono, anzi sembrava più rilassata. Quindi mi avvicinai lentamente per assicurarmi che non ci fossero segni di disagio nei suoi lineamenti. Una volta che mi assicurai che non ce ne fossero, presi dolcemente il suo labbro inferiore tra le mie, attivando immediatamente le farfalle nel mio stomaco ancora una volta. Il mio battito cardiaco accelerò a un ritmo pericoloso quando la sentii baciarmi a sua volta. Le nostre labbra si mossero in perfetta sincronia, lentamente e con amore.

The Iceberg Method [Camren] ~ Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora