Capitolo 26 - From Now Until Forever

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Oggi non era una buona giornata.

Stava migliorando, questo era innegabile, ma oggi era un giorno d'angolo. A volte li aveva ancora, anche se non si sedeva più sul letto per guardare l'angolo. Adesso era seduta a gambe incrociate direttamente sul punto in cui si trovava la culla.

La sua mano era sullo stomaco e vedevo le sue dita muoversi dolcemente avanti e indietro sulla sua maglietta e sapevo esattamente cosa stesse facendo.

Non le piaceva la cicatrice. Mi aveva detto che voleva liberarsene, ma il giorno in cui le comprai delle medicine per rimuoverla, sembrò aver cambiato idea. Non ero sicura se volesse tenerla un po' più a lungo o per sempre e a me non importava in entrambi i casi. Tuttavia, il marchio doveva avere una sorta di significato per lei, perché l'avevo vista farlo molte volte. Lei tracciava la cicatrice dell'operazione sopra la maglietta e guardava nel vuoto e potevo solo immaginare a cosa stesse pensando.

Stavo aspettando di dirle quello di cui avevamo discusso io e Dinah, ma non credevo che questo fosse il momento giusto. Invece mi girai lentamente verso di lei e mi sedetti con cautela a gambe incrociate direttamente di fronte a lei. Non poté fare a meno di notare il mio arrivo e i suoi occhi alzarono lo sguardo per incontrare i miei.

Non dicemmo niente.

Non dovevamo.

Questo succedeva di tanto in tanto. Condividevamo momenti di silenziosa rassicurazione. Non c'erano lunghe conversazioni sui nostri sentimenti o su ciò che pensavamo o su qualcosa del genere.

Immaginai che non lo facessimo perché sapevamo già come si sentiva l'altra. Sapevo che non si supera la morte di tuo figlio in due mesi. Sapevo che le mancasse, che vorrebbe che fosse qui, quelle erano cose che non avevano bisogno di essere dette. Quindi, invece di scambiare parole, mi sedevo con lei e ogni tanto le stringevo la mano per ricordarle che non fosse sola.

Sentii il mio cuore battere più forte quando vidi l'espressione vuota nei suoi occhi trasformarsi in una di affetto quando mi guardò.

Poi vidi le sue dita fermarsi, non percorrere più l'imperfezione, mentre ci guardammo.

Una parte di me voleva dire qualcosa, ma decisi di rimanere in silenzio. Non volevo dire niente di sbagliato che avrebbe potuto farla scattare. Quindi, invece, le permisi di guardarmi mentre la osservavo a mia volta. Mi fissava, ma non era come lo sguardo che aveva pochi minuti fa. Questo sguardo era presente e pieno di emozione piuttosto che l'espressione vuota che aveva prima.

Guardai la sua mano raggiungere lentamente la mia mentre mormorava dolcemente: "Da ora".

Un piccolo sorriso cadde sulle mie labbra mentre mormorai "Fino all'eternità".

Questo sembrò rassicurarla. Annuì prima che l'ombra di un sorriso tracciò le sue labbra.

Senza una parola, si alzò in piedi e mi tese la mano. Le permisi di aiutarmi ad alzarmi, ma non lasciò andare la mia mano una volta che fui in piedi. Invece intrecciò le nostre dita e mi portò fuori dalla camera da letto afferrando nel frattempo le sue chiavi.

Volevo chiederle dove stessimo andando, ma decisi di non farlo. Invece mi feci condurre fuori dall'appartamento e si sedette al volante così da portarci ovunque lei avesse bisogno che andassimo.

Se fosse stato qualcun altro, gli avrei detto di fermarsi e gli avrei chiesto dove stessimo andando, ma non con Lauren. Non importava dove andassimo, purché fossimo insieme.

Aveva una mano sul volante, mentre l'altra era intrecciata con la mia.

Osservai le nostre mani e notai i piccoli segni sulla pelle ancora presenti dovuti all'incidente. Aveva molti piccoli tagli dappertutto e, sebbene la maggior parte fossero guariti bene, alcuni di loro avevano lasciato segni indelebili.

The Iceberg Method [Camren] ~ Traduzione ItalianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora