Stare con Annabeth così tanto doveva avermi contagiato perché quando si erano svolte i nostri esami finali del primo trimestre, avevo davvero studiato. Sapete, un po'.
Segretamente, speravo di fare davvero male ai miei primi esami finali alla OU in modo da poter mostrare a mio padre che non ero ancora tagliato per questo college e che mi avrebbe lasciato andare a casa, o almeno scegliere la mia scuola.
Tuttavia, quando ero seduto nel mio dormitorio la sera prima di due dei test delle mie classi, avevo tirato fuori i libri di testo e avevo effettivamente studiacchiato. Non è stato uno studio intenso come sapevo essere quello che stava facendo Annabeth. considerando che per tutta la settimana era presentata ad inglese con i capelli leggermente fuori posto, come se si fosse svegliata tardi e avesse fatto quello che poteva con loro. Tuttavia, avevo esaminato le cose che non conoscevo e avevo cercato di capire cosa potevo fare. avevo anche chiesto aiuto a Nico un paio di volte. Certo, non è stato di grande aiuto, ma penso che fosse lo sforzo mentale che contava.
Sfortunatamente, tutti e quattro i test li avrei affrontati molto fiduciosamente e - come sempre - me ne sarei andato con la testa penzoloni. Anche il mio test di biologia marina era impossibile e pensavo di averlo fatto decentemente.
Fortunatamente, le difficili finali arrivarono con una ricompensa: la pausa invernale. le nostre vacanze erano durate tre settimane, quindi avevo usato quel tempo glorioso per tornare di nuovo da mia madre. Quando ero arrivato, si è comportata come se fosse la prima volta che tornavo a casa, anche se ero stato lì solo per il Ringraziamento due settimane prima. Ma, ovviamente, mi ha afferrato comunque la faccia e mi aveva piantato un milione di baci sulle guance. Senza nessuno lì a vederlo, l'avevo lasciata fare.
Stare lontano da mia madre era strano. Non era tanto lei che aveva bisogno di me, ero io quello che la necessitava. Mi mancavano i suoi commenti positivi e tutti i suoi cibi blu. Mi mancava che mi abbracciasse come se partissi per l'india anche se stavo solo andando al negozio. Mi mancava il suo bel sorriso quando qualcuno diverso da lei si offriva di cucinare; proprio quel genere di cose.
Una cosa che non mi mancava però erano le sue domande.
"Quella Annabeth è davvero carina, non trovi?" aveva chiesto una mattina di punto in bianco.
Stavo sfogliando i canali sul divano e mi stavo stiracchiando come un gatto. "Eh? Oh, sì, certo."
"Avresti dovuto chiederle di venire a trovarci durante le vacanze." avveva acceso il fuoco per la caffettiera. "Mi sarebbe piaciuto vederla."
"Sì, ok."
"Come vi siete incontrati di nuovo?"
"Progetto di inglese."
"Ho sentito che è un'ottima studentessa."
"Sì."
"Beh, è carino." La caffettiera suonò e mia madre prese due tazze. "Ti piace lei?"
Ero grato di essermi già seduto perché se non lo fossi stato, probabilmente sarei finito per terra. " Cosa?"
"Ho chiesto se ti piace..."
"No, no, so cosa hai detto," dissi, interrompendola. "Voglio solo dire, beh, perché lo pensi?"
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College and Coffee cups || Percabeth {Italian Translation}
Fanfic• COMPLETA • Perseus Jackson, meglio conosciuto come percy (o persassy per gli esperti). Cosa vi fa pensare questo nome? Studio... diligenza... ottimi voti... ecco, ora capovolgete queste tre parole. Ma cosa succederà quando suo padre, Poseidone, l...