Alex
Chiusi gli occhi sentendo le lacrime scendere senza controllo, il respiro troppo accelerato e il battito del cuore che rimbombava nelle orecchie tanto da non sentire ciò che veniva detto intorno a me. Poggiai le mani sul pavimento, per trovare un appoggio stabile e non cadere ancora più in basso. La mia vita, da sempre, era stata solo una menzogna. Perché mi aveva mentito? Che motivi potevano averlo spinto a tenermi lontana da lei? Scossi la testa pensando a mia nonna. Anche lei mi aveva mentito? Gemetti disperata al solo pensiero, sentendo tutta la vita sbriciolarsi sotto i miei piedi. Come se avessi da sempre camminato su un terreno non stabile e solo ora, redendomene conto, avevo paura che crollasse.
"Guarda che cazzo hai combinato con le tue bugie, coglione" le prime parole che riuscì a distinguere furono quelle di Cosimo, piene di rabbia e dolore. Sì, non so come ma riuscivo a sentire il suo soffrire insieme a me. E forse questa era l'unica cosa che mi faceva stare un po' meglio.
"Ed è esattamente per questo che non avrebbe dovuto saperlo ed avresti dovuto farti i cazzi tuoi" mio padre provò ancora a giustificarsi dando la colpa a chi non c'entrava nulla. Come aveva sempre fatto nella sua vita. Strinsi i pugni. Non dovevo essere debole, una volta per tutte avrei dovuto arrabbiarmi. Mi risollevai dal pavimento, asciugando le guance con forza, sentendo dolore sulla pelle per la troppa pressione con cui lo stavo facendo.
"Spero tu stia scherzando" il mio ragazzo sbuffò accanto a me.
"Sei rientrato nella sua vita. Hai conosciuto tuo figlio. Te la sei sposata. Cos'altro vuoi da mia figlia?" aggrottai le sopracciglia cercando di seguire il suo ragionamento.
"Cosa c'entra ora tutto questo? Stiamo parlando di te e della bugia enorme con cui l'hai cresciuta" Cosimo fece un passo avanti verso di lui, puntandogli un dito contro il petto.
"Tu l'hai riempita di bugie" mio padre fece una risatina nervosa che mi fece ribollire ancora di più il sangue nelle vene.
"Smettila" sussurrai, ma nessuno dei due mi sentì troppo presi dalla loro discussione.
"Cristo, sei proprio un coglione" gemette frustato il mio ragazzo scuotendo la testa e passandosi una mano tra i capelli.
"Ma come cazzo ti perm-" si interruppe quando mi misi davanti a Cosimo, in difesa, scuotendo la testa.
"Ti ho detto di smetterla, ora" strinsi la mascella e lui abbassò lo sguardo "voglio sapere tutto" incrociai le braccia cercando di darmi forza e coraggio ed evitare di versare altre lacrime per ora "e guardami negli occhi mentre lo fai, codardo" ringhiai. Gli occhi di Cosimo si posarono su di me completamente stupiti forse dalla determinazione che ci stavo mettendo, ma non immaginava forse che dopo avrebbe dovuto raccogliere tutti i pezzettini del mio animo che si stava sgretolando lentamente.
"Non credo sia il momento ed il posto adatto" mio padre scosse la testa.
"Invece è l'occasione giusta, avanti" lo incoraggiai aspettando di sentire tutto ciò che era mio diretto sapere.
"Bene. Ho voluto proteggerti fino ad ora, ma va bene così. Sei grande e potrai affrontare la verità senza problemi. E se ti farà male, sarà colpa sua" guardò male Cosimo dietro di me, che in risposta mi prese la mano per farmi capire che avevo il suo sostegno. Bene, potevo farcela. No? "non so da dove cominciare" sospirò.
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Discovered - Guè Pequeno
RomantikSeguito di Hidden. Alex era fuggita a Cuba, per schiarirsi le idee e riflettere su ciò che voleva per il suo futuro. Cosimo aveva realizzato di non poter vivere senza di lei, che forse avrebbe dovuto fermarla. Da quel giorno, sono passati due anni...