Capitolo 19

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Cosimo

"Non lo so, non la prenderesti bene" insistette Fabio scuotendo la testa.

"Vuol dire che la cercherò io" feci spallucce prendendo il cellulare in mano.

"È proprio necessario?" chiese Alex sfilandomi il cellulare dalla mano mettendo il muso "non voglio vederti arrabbiato per qualcosa di inutile" si sedette sulle mie gambe e incrociando le sue mani dietro il mio collo.

"Merda" sibilai sapendo di non resisterle.

"Guardate chi si è svegliato" mia madre arrivò con il moccioso tra le braccia ancora con gli occhi quasi chiusi, che appena vide Alex allungò le braccia verso di lei.

"Amore mio" cantilenò lei andandogli subito incontro e lasciandomi come uno scemo con l'erezione "mi sei mancato tanto" lo strinse a sè baciandogli a ripetizione una guancia. Alzai le sopracciglia e lo guardai male. Moccioso del cazzo, si prendeva tutto senza fare niente. Sbuffai cliccando sul telefono che mi aveva lasciato senza altre storie e cercai ciò che volevo.

"Volete un caffè?" chiese mia madre con un sorriso ed i miei amici annuirono. Andai sul profilo di Emiliano e vidi distrattamente le foto postate, per poi cliccare sulle storie in evidenza in cui rispondeva alle domande dei fan. Aggrottai le sopracciglia quando lessi qualcosa che mi interessava.

"Lo stai davvero guardando?" chiese Fabio sedendosi accanto e buttandosi quasi sopra di me per seguire le mie mosse.

"Voglio capire" feci spallucce ed alzai il volume attento a tutto ciò che veniva detto.
*sei single?* -sì, da un po'-
*ti dispiace non essere più il fidanzato di Alexb?* -a volte, quando rivedo qualche sua foto in cui posa mezza nuda- una risata e strinsi il cellulare tra le mani.
*cosa pensi di Alex e Guè?* -me lo chiedete spesso ma non mi esprimo, altrimenti faccio un casino-
*hai visto che bel culo ha alexb?* -a pensare che lo avevo a portata di mano, è migliorato con il tempo, soffro- il sangue cominciò a ribollire dentro.
*quanto ti senti coglione ad averla lasciata?* -minchia zio, una cifra-
*dove ti vedi tra qualche anno?* -sicuramente con una bella cubana al mio fianco- altra risata con occhiolino e questa volta fu la mia mascella a stringersi.
*se Guè vede queste storie succede un bordello* -sa che scherzo e comunque non ho paura- stavo per andare avanti, ma Alex mi tolse il cellulare dalle mani scuotendo la testa.

"Sono risposte stupide, lascialo perdere e basta" mi guardò attentamente per capire cosa provassi in quel momento. Ma come mo solito, gli occhiali da sole lo impedirono.

"Sì, ha ragione. Secondo me, in quei video, è anche mezzo ubriaco. Ultimamente fa sempre storie del genere" Fabio fece spallucce e si alzò dal suo posto per prendere la sua tazza di caffè che mia madre aveva appena portato.

"Ridammi il cellulare" tesi la mano cercando di usare un tono autoritario. Lei scosse la testa stringendo a sé il moccioso "Alex" l'avvisai.

"Cosimo, no. Non davanti a Roberto" mi mise in guardia, forse notando che qualcosa nel mio atteggiamento era cambiato. Okay, non mi sarei dovuto incazzare così. In fin dei conti quel coglione poteva solo rispondere a quelle domande in quel modo stupido, ma lei era mia. Aveva un fottuto figlio con me, me l'ero sposata ed ora era con me che viveva. Quel culo da paura rimbalzava sopra di me quando scopavamo. Il mio sguardo vagò sul suo corpo attentamente.

"Vieni con me" misi le mani in tasca ed entrai lentamente in casa.

"Resta qui con la nonna, mamma arriva subito" la sentì dire prima che mi seguisse. Arrivai fino a quella che doveva essere la mia stanza quando capitava che restassi qui a dormire. Appena chiuse la porta dietro di lei, la sentì sospirare "per favore, non voglio litig-" prima che potesse finire, la spinsi contro il legno intrappolandola con il mio corpo.

Discovered - Guè PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora