Prima prova

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Y/N pov

Trovai la mia classe. La porta era gigantesca e, presa dall'ansia, restai immobile ad osservarla.

Sono alla U.A. Nuovi compagni e nuovi insegnanti. Puoi farcela (T/N)!

Presi coraggio e spinsi la gigantesca porta. Era sorprendentemente leggera in confronto alla sua stazza.

Tutti i miei compagni stavano chiaccherando tra di loro e guardai ciascuno di loro finchè non vidi il biondino.

Sedeva in fondo all'aula accanto alla finestra con i piedi sul banco.

Stava litigando con uno strano tipo con gli occhiali.

Non ci feci molto caso e mi sedetti al banco di fronte al suo.

Bakugou appena mi vide smise di litigare con quttrocchi e mi guardò attentamente.

A sentire silenzio provenire dal biondo, mi girai stranita.

Incontrai i suoi rubini e lui mi guardò indispettito.

"Che hai da guardare, colgiona?"

A quelle parole mi stupii per la sua arroganza.

Il mio viso si corrucciò e, infastidita, risposi.

"Chi ti dice che sto guardando proprio te, Porcospino."

Il suo sguarda cambiò, anche se di poco.

"COME MI HAI CHIAMATO, STUPIDA PUTTANA?!"

"Credo tu abbia sentito benissimo, Ah comunque se ti servono gli assorbenti sono nella prima tasca del mio zaino. Prendili quando ti pare."

"Tks" fu l'ultima cosa che sentii prima che una ragazza tuttta rosa mi si avvicinò ridendo.

"Ciao, io sono Mina Ashido. Piacere di conoscerti."

"(T/N) (T/C). Piacere mio."

Continuammo a parlare e lei si sedette nel posto di fianco al mio.

Subito dopo entrò Shota con il suo sacco a pelo giallo.

Non dirmi che se l'è portato fin qui.

Sospirai sconsolata e guardai mio padre salutare la classe con quel suo fare da morto di sonno.

Appena mi vide face un cenno con il capo e io ricambiai.

"Buongiorno io sono il vostro insegnante Shota Aizawa e sono il votro coordinatore. Prendete le vostre tute e andate a cambiarvi. Ci vediamo fuori in cortile."

Ci alzammo tutti e prendemmo velocemente le tute che ci avevano fornito.

Mentre mi cambiavo le ragazze iniziavano a parlare e scherzare tra di loro, ma io da quale Aizawa Junior che ero me ne restai muta uscendo il pirma possibile dallo spogliatorio con la tuta scolastica.

Ovviamente ero la pima di tutti e mi sorperesi che nessuno dei ragazzi era pronto.

Mi avviai verso mio padre che era seguto su una sedia li vicino.

Quando mi vide arrivare si alzò velocemente, venendomi in contro.

"Papà, buongiorno!" esclamai abbracciandolo.

Ricambiò velocemente.

"Buongiorno (T/N), ma sono al lavoro. Non puoi chiamarmi così."

Detto ciò mi staccai ridendo.

"Hai ragione, scusa Sensei"

Nel frattempo dei miei compagni si erano riuniti in corridoio. Ovviamente macavano solo poche ragazze.

The storm inside you (Katsuki Bakugou x reader)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora