T/N pov
Il suono della sveglia risuonò nell'aria.
Non erano neanche le cinque e dovevo svegliarmi.
Appena il fatidico squillo fece eco tra le mura della mia camera, sobbalzai e mi alzai frettolasamente nel letto, confusa.
A quel punto realizzai.
Spensi velocemente la sveglia con un semplice tocco allo schermo del telefono e mi stoppicciai gli occhi, ancora stanca.
Accensi la luce e Dio... avrei voluto non farlo.
La luce mi accecava e non ero abituata ad alzarmi così presto.
Anche perchè ho sempre avuto bisogno di almeno mezz'ora per svegliarmi completamente.
Mi alzai in piedi e lasciai i miei capelli legati nella treccia ormai scompigliata, non curandomi di cambiarmi i vestiti.
Andai nel bagno per lavarmi i denti in modo da non uccidere nessuno con il mio fiato della mattina e mi misi le scarpe, scendendo al piano di sotto.
Presi le mie valige e uscii di casa, giusto in tempo per vedere l'autobus svoltare l'angolo.
Appena l'autista, nonche All Might, mi vide, accostò dandomi del buongiorno.
Non risposi, ancora rincoglionita dal risveglio traumatico di pochi minuti prima.
Passai tra i sedili dei miei compagni addormentati uno sopra l'altro, finchè non raggiunsi un posto libero accanto ad un certo biondo.
Sorrisi appena vidi lo stato in cui si era presentato.
Anche lui in pjama era seduto sul sedile con il capo appoggiato alla finestra.
Aveva lo zaino sull'altro sedile ed emisi una lieve risata appena mi resi conto che mi stava tenendo il posto.
Non volli svegliarlo, perciò presi lo zaino e cercai di metterlo a terra, ma il capo del biondo si girò nella mia direzione lanciandomi un'occhiata minacciosa.
Sussultai da quello scatto repentino, ma i suoi occhi si addolcirono appena mise a fuoco il volto di chi aveva osato svegliarlo.
Sospirò e tolse lo zaino, donandomi uno di quei magnifici sorrisi.
"Scusa pensavo fossi ancora Capelli di Merda, quello lì non mi dava tregua. Gli ho dovuto tirare un calcio per fargli capire che era riservato a te." rise leggermente e lo feci anch'io.
Sospirò, osservando i miei lineamenti mentre gli sorridevo e allargò le braccia.
"Vieni qui" mi disse e io non me lo feci ripetere due volte.
Mi sedetti sul sedile ed alzai il bracciolo nero che ci divideva.
Mi accoccolai contro il suo petto e le sue braccia mi cinsero la vita saldamente, come per dirmi che non mi avrebbe lasciata andare.
Mi sentii protetta tra e le sue braccia e non mi resi neanche conto che stavo perdendo conoscenza.
Mi svegliai poco dopo perchè il pullman aveva frenato bruscamente.
Sentii le braccia di Katsuki stringersi contro il mio corpo per evitare di farmi schiantare contro la plastica del sedile davanti, cosa che successe agli altri.
Io e il biondo iniziammo a ridere appena vedemmo il bollo rosso che si era formato sulla fronte di Kirishima.
Il rosso stava sfregando la mano contro il bernoccolo tentando, invano, di alleviare il dolore.
"Quarda il lato positivo, almeno è in tinta." disse Kaminari davanti a lui.
Fuori c'era la luce e, nonostante fossimo ancora stanchi, dovettimo scendere.
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The storm inside you (Katsuki Bakugou x reader)
Fanfiction(T/N) è una ragazza molto riservata a causa di un passato difficile che ancora la perseguita, ma grazie al Pro-hero Eraser Head, che l'ha presa sotto la sua ala protettiva, lei ha iniziato a rivivere una vita normale. Tra felicità, tristezza, paura...