26 - Gene

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Mi hanno appena fatto una nuova puntura e nonostante io ci provi con tutte le mie forze, non riesco a tornare nella mia forma umana

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Mi hanno appena fatto una nuova puntura e nonostante io ci provi con tutte le mie forze, non riesco a tornare nella mia forma umana. È snervante non avere il controllo del proprio corpo. Me ne sto dentro la mia piccola cella perché sinceramente non ho voglia di stare in mezzo a tutti quei lupi. Non li conosco e per quanto mi riguarda sono tutti nemici. Suona una campana e deduco che sia l'ora del pasto. Esco dalla cella e mi sconvolge vedere le guardie lanciare pezzi di pane qua e là e i lupi che si sbranano tra loro pur di prendere qualcosa in più. È il più completo e assoluto caos; non ho mai visto nulla del genere. Il mio sguardo viene catturato da Hope. Si fa piccola piccola e si introduce nella calca di lupi. È agile la ragazzina; riesce a non farsi vedere da nessuno e prende due pezzi di pane in bocca. Tenta di scappare, ma non sfugge agli occhi di un pericoloso delta. Dalla sua aura deduco che sia molto forte e a quanto sembra è piuttosto infastidito dal fatto che quella piccola ragazzina gli abbia appena sottratto parte del suo pasto quotidiano. Si avventa su di lei ed è allora che io non ci vedo più. Scatto verso di loro e poco prima di piombare come una furia sul delta, mi si para davanti un secondo lupo. Ringhia e scalcia, ma se pensa che questo possa spaventare un tipo come me, si sbaglia di grosso. Ululo. Sia io che il mio lupo siamo talmente incazzati che voglio mettere subito in chiaro le cose con tutti i presenti. Io sono un alpha e non permetterò a nessuno di mettersi sulla mia strada e men che meno di fare del male a queste piccole seccature che a quanto pare adesso sono miei alleati. Carico il lupo davanti a me e lo azzanno alla gola. Cade per terra come un sacco di patate ed è allora che posso concentrarmi sul delta che ha appena morso Hope e un altro cucciolo accanto a lei. Il delta lascia perdere immediatamente i ragazzini si concentra solo su di me. Vuole fare il gradasso, ma le orecchie leggermente abbassate e la coda che tende verso il basso, mi lasciano intendere che sia intimorito da me e dal mio potere. Ogni lupo riconoscerebbe un alpha a chilometri di distanza; emaniamo un'aura completamente differente; un potere dominante sugli altri che nessun altro lupo può avere. Ringhio e gli mostro i denti affilati. In realtà non c'è molto da mostrare dal momento che quegli stronzi mi hanno strappato i canini. Mi ricresceranno ma ci vorrà del tempo. Non sembra comunque accorgersene; è talmente preso a cercare di scovare un mio punto debole che non si rende conto nemmeno che non ho più le zanne. Mi attacca al collo. Se si vuole far fuori un avversario in breve tempo, bisogna attaccare i punti deboli e il collo è uno di questi. Peccato per lui che io sia estremamente veloce; mi levo dalla sua traiettoria e con una botta al fianco, gli faccio perdere l'equilibrio. Lo mordo alle zampe e il delta guaisce per il dolore. Metto tutto il mio peso sopra di lui e ora che non si può più muovere, affondo gli artigli della mia zampa sul suo collo. Faccio pressione e avvicino il muso al suo.

«Non osare mai più toccare questi ragazzini o la prossima volta non ti rialzerai più.» Alzo successivamente lo sguardo e fisso tutti i presenti. Voglio che il concetto sia chiaro a tutti e visto che mi mostrano il collo in segno di sottomissione, deduco che sono andato a segno. Prendo un tozzo di pane lì vicino e me ne torno molto lentamente nella mia cella. Mi siedo e inizio a mangiucchiare questo orribile pane duro e proprio in quel momento sento un grande e fastidioso vociare proprio accanto a me. Mi volto e vedo una serie di ragazzini che scodinzolano felici.

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