1: Vino [kuroken]

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» Prompt: Vino
» N° parole: 1723
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Sin da quando Kenma aveva aperto il proprio profilo su Twitch, Kuroo ne era stato sicuro: il suo migliore amico avrebbe sfondato. Se, infatti, per alcuni era stato lo sport, la vocazione di Kenma erano da sempre i videogiochi.

"Trova un lavoro che ami e non lavorerai un giorno della tua vita." il corvino non aveva la minima idea di chi avesse detto per primo quella frase, ma calzava a pennello. Kenma si era impegnato, ce l'aveva messa tutta rinunciando spesso a sonno e tranquillità, eppure aveva continuato ad amare quello che faceva. Già semplicemente questo, per Kuroo, era motivo di festeggiamento, ma fu solo con l'occasione dei diecimila iscritti al canale del più piccolo che poté attivarsi sul serio affinché la cosa venisse festeggiata.

Si congratulò con Kenma, innanzitutto, dopodiché lo informò che avrebbe organizzato qualcosa di speciale.

Col senno di poi, si disse fissando l'entrata del ristorante di lusso nel quale aveva prenotato per due, probabilmente ad organizzargli era stato più un appuntamento a tradimento e non una festa di congratulazioni. Per quelle servivano amici, confusione, risate e festoni, e non una sala dall'aria raffinata sistemata in penombra quasi fosse a lume di candela e accompagnata dalle note di un pianista che si esibiva al centro di essa. Ormai era tardi, comunque, così Tetsuro non poté fare altro oltre che maledirsi mentalmente. Conosceva Kenma sin da quando erano piccoli e lo amava quasi da altrettanto tempo. Per tutti quegli anni era riuscito a resistere, ma evidentemente non abbastanza. Era chiaro: il suo subconscio altro non stava aspettando che un'occasione per costringere Kenma in quella situazione. Aveva sempre saputo, d'altronde, cosa interessasse al suo amico e cosa no, ed i rapporti romantici e smielati sicuramente appartenevano alla seconda.

Cercò di fare il vago, comunque. Come se fosse normale per due amici d'infanzia cenare al lume di candela per festeggiare il traguardo di uno dei due! Si lisciò il proprio completo ed entrò nell'edificio. Kenma – in pantaloni e felpa – lo raggiunse poco dopo, e di nuovo Kuroo non poté fare altro che darsi dell'imbecille. Al più piccolo aveva solo dato l'indirizzo senza informarlo della natura del ristorante, così adesso stava avanzando con lo sguardo basso e le gote imporporate; gli abiti assolutamente fuori posto e che spiccavano in mezzo agli altri. A Tetsuro non importava, certo. Kenma sarebbe stato bellissimo anche in un sacco di iuta o coperto di immondizia. Era lui, piuttosto, quello adesso in totale imbarazzo per la propria eleganza eccessiva se paragonata al fatto che erano solo due amici che cenavano fuori.

Si alzò, non appena il ragazzo dalle punte bionde fu abbastanza vicino. Si insultò – ancora! – da solo per quella forma di Galateo così tanto arretrata e smielata, poi si risedette insieme all'altro. Capì che per superare la serata avrebbe dovuto bere. E tanto. Così subito richiamò l'attenzione di un cameriere affinché gli portasse una bottiglia di vino. Erano ormai cinque anni che Tetsuro aveva a che fare con il mondo del lavoro, e – con esso – immancabilmente erano arrivate le cene da offrire ai clienti da conquistare. Per questo motivo, almeno su quello, poté andare sul sicuro quella sera: Kenma non gradiva molto i sapori aspri, ma di vini ce n'erano di ogni sapore e gradazione. Ne scelse uno fruttato e abbastanza dolce, lo fece assaggiare a Kenma che subito gradì, quindi ne ordinò una bottiglia.

Adesso poteva andare avanti con il suo piano: ubriacarsi e dimenticare la grossa, grossissima gaffe che aveva fatto sperando che Kenma facesse altrettanto.

Be', sì... l'aveva sperato, o almeno aveva creduto di sperarlo.

Osservare Kenma scolarsi in fretta un bicchiere dopo l'altro fu strano. Divertente, soprattutto, ma anche tanto inaspettato e di conseguenza ambiguo. Il più piccolo arrivò alla soglia dell'ubriachezza senza fatica e ben prima di quanto non occorse al corvino per avvicinarsi solo all'essere brillo. Fu quindi con abbastanza lucidità – a pochi bicchieri da quando aveva iniziato – che Kuroo poté assistere al crollo di ogni freno inibitore dell'amico. Non sapeva se ridere o piangere. Un vero amico lo avrebbe portato via subito e prima che potesse mettersi in ridicolo, ma come faceva a scollarsi dalla sedia quando l'amore non corrisposto della sua vita era di fronte a lui con gli occhi languidi e le gote rosse? Aveva iniziato a farneticare di draghi e volti esplosi per autocombustione. Tetsuro non riusciva a stargli molto dietro, ed in ogni caso dubitava esserci una linea logica da seguire. Così, si limitava a ridere e a dargli corda mentre Kenma, ancora, continuava a bere.

Haikyuu!! WRITOBER 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora