9: Giglio [Tsukishima]

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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» Prompt: Giglio
» N° parole: 2079
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L'allenamento era ormai finito da un po' di tempo, eppure Kei aveva il fiatone. Stava guardando in basso con espressione incredula; gli occhi spalancati e gli occhiali sbilanciati sulla punta del naso. Il viso di Tadashi, invece, era contorto dalla rabbia, eppure non era mai stato tanto bello. Quando il vento soffiò portando via le nuvole, la luna piena illuminò il viso del più basso e Tsukishima non poté fare a meno di enunciare ad alta voce la rivelazione appena avuta.

"Quando sei diventato così figo? Tu... sei veramente figo."

Gli era dispiaciuto vedere la reazione incredula di Tadashi a quelle parole, perché altro non voleva dire che il più basso tutto avrebbe potuto aspettarsi da lui meno che questo. Kei aveva sempre tenuto molto al suo migliore amico, eppure – gli era stato chiaro in quel momento più che mai – non l'aveva mai dimostrato. Alle sue parole erano seguiti una serie di balbettii da parte di Yamaguchi che il biondo non aveva nemmeno ascoltato. Invece, tutto ciò a cui era riuscito a pensare era a quanto fosse bello. Si chiedeva come fosse possibile non essersene accorto prima, e soprattutto si chiedeva come fare a rimediare.

Nei giorni successivi Tsukishima prese ad osservarlo più attentamente. Tadashi era il suo migliore amico, ma questo – certo – non escludeva che fosse in confidenza anche con altri. Lo osservava ed arrossiva per i propri pensieri; lo osservava e continuava a darsi dell'idiota (idiota livello Kageyama) per non essersi veramente accorto prima di lui. Lo osservava e la sua pancia doleva; lo osservava e le sue budella si contorcevano se solo veniva avvicinato da qualcuno con cui iniziava a chiacchierare e a sorridere felice.

Era gelosia. Kei era abbastanza intelligente da capirlo, così prese in mano la situazione.

Rientrò in casa e raggiunse la propria camera, una sera, non con l'intento di buttarsi a letto e riposare, ma con quello di fare delle ricerche:

"Come corteggiare una persona."

Google gli diede i consigli più disparati, alcuni dei quali lo fecero pentire di aver acceso il computer. Spaventato all'idea di proseguire oltre, quindi, si accontentò dei metodi più quotati: fiori e cioccolatini. Sapeva che a Tadashi il cioccolato non faceva impazzire, così puntò sui primi. Il giorno dopo afferrò libri, zaino e chiavi di casa e partì alla volta della scuola, ma facendo una deviazione.

Arrossì, e non poco, quando al solito punto di ritrovo lui e Yamaguchi presero a fare strada insieme. Il fiore che aveva comprato per lui era al sicuro nel suo zaino, ma se si era aspetto di riuscire a darglielo senza problemi, si era sbagliato. Invece, rimaneva nella cartella, al sicuro dal vento e al sicuro dagli occhi.

Come sempre fu il più basso a portare avanti la conversazione per tutto il tempo, ma se di solito il biondo lo ascoltava, quel giorno era troppo occupato a conversare con se stesso per poterlo fare.

"Non fare la femminuccia." aveva iniziato a dirgli una vocina.

"Non è così semplice! E se non gli piacesse? Se mi dicesse di nuovo che non mi trova più figo?"

"Fallo e basta!"

"Fallo tu!"

"Io sono te!"

"Non lo farò!"

Aveva comunque continuato ad annuire alle parole di Yamaguchi, entrando nel panico nell'accorgersi che l'ultima frase l'aveva posta con l'intonazione della domanda e ringraziando mille volte la campanella della scuola per aver suonato esattamente in quell'istante. Dimentico del tutto del quesito misterioso che gli aveva appena rivolto, Tadashi si sistemò meglio lo zaino in spalla e insieme al biondo prese a correre veloce verso l'edificio. Si cambiarono le scarpe in fretta, Yamaguchi svoltò l'angolo e fu allora che a Tsukishima venne un'idea: aprì lo zaino ed afferrò il fiore delicatamente, poi aprì lo sportello che conservava le scarpe del suo amico e vi adagiò dentro il suo regalo. Soddisfatto della sua trovata, anche lui si affrettò a sistemare le proprie scarpe da esterno e a raggiungere la classe. La vocina del tutto dimenticata.

Haikyuu!! WRITOBER 2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora