25: Sospiro [Iwaizumi]

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ATTENZIONE:
QUESTA ONE-SHOT CONTIENE FORTI SPOILER DEL MANGA.
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Questa storia partecipa al Writober di Fanwriter.it
» Prompt: Sospiro
» N° parole: 1337
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Iwaizumi ed Oikawa si conoscevano sin da quanto il primo avesse memoria. Non c'era uno senza l'altro; i loro amici li conoscevano come Oikawa ed Iwaizumi ed il singolo non era contemplato. Ad entrambi stava bene così, e d'altronde neanche loro riuscivano ad immaginarsi in altro modo se non al fianco del proprio migliore amico.

Asilo, elementari, medie e superiori le avevano sempre frequentate insieme, ed insieme avevano sempre fatto strada a piedi verso scuola. Passavano ogni singolo istante l'uno con l'altro, tanto che molto spesso i quattro genitori si erano divertiti a considerarli un po' come due fratelli. Ma loro non erano fratelli, e mai avrebbero potuto essere considerati davvero tali.

Il loro rapporto era da sempre stato qualcosa di più dell'amicizia. Persino quando erano troppo piccoli per capire cosa fosse l'amore era apparso chiaro ad entrambi che – Tooru per uno ed Haijime per l'altro – il loro legame sarebbe stato inscindibile per sempre. Iwaizumi tremava e piangeva, da bambino, al solo pensiero che Oikawa non fosse accanto a lui. Certo questo il castano non aveva e mai avrebbe dovuto saperlo, ma perderlo era per lui l'incubo più grande.

Sapeva che per il più alto era lo stesso. Oikawa e Iwaizumi si appartenevano, ed il fatto era talmente evidente da rendere superflue le parole atte ad ufficializzare la cosa.

Oikawa ed Iwaizumi. Passavano ogni istante insieme, ed il corvino lo adorava, ma Tooru non era esattamente il genere di persona che rende la propria vicinanza facile. Era chiassoso, esuberante, troppo diretto. Aveva costretto Hajime a trovare metodi per poter sopravvivere. Soprattutto, il corvino si era ritrovato a meditare molto.

Per quanto amasse il suo migliore amico, troppo spesso a causa di questi si era ritrovato a chiudere gli occhi, inalare quanta più aria possibile e poi rilasciarla in un sospiro sperando che questi risultasse liberatorio, e di solito funzionava.

Quando si autoproclamava capo del loro gruppetto di gioco, quando decideva che strada prendere o dove andare a mangiare senza consultarlo, quando insultava il povero Tobio, quando faceva il galletto con le fan, quando si comportava da diva (sempre), quando flirtava con lui. In occasioni come queste Iwaizumi sospirava, poi tornava in sé.

Quasi sempre ci riusciva, ma c'erano delle eccezioni. Quella sera fu una di quelle.

Sospirò tentando di calmarsi, ma non ci riuscì. Perché era incazzato. Incazzato nero.

Come poteva Tooru anche solo pensare che la loro amicizia potesse finire? Come poteva credere che i suoi sentimenti non fossero ricambiati?

Gli si era appena dichiarato, poi era scoppiato in lacrime convinto di aver per sempre rovinato il loro rapporto.

Sospirò, dunque, perché non potevano scambiarsi il loro primo bacio mentre lui era arrabbiato! Tuttavia non riuscì a calmarsi, così, mentre Oikawa continuava i suoi piagnistei, decise che non aveva importanza. Fece un passo avanti e pose fine a quella sceneggiata tappandogli la bocca con la propria.

Fu un bacio urgente perché atteso da troppo, violento perché smanioso di mostrare quanto fosse voluto.

Si separarono ed improvvisamente Hajime si ritrovò calmo seppur con il cuore a mille. Avevano entrambi le gote imporporate ed il fiato corto. Si guardarono con occhi febbricitanti e languidi. Poi ripeterono l'operazione.

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