"hai già i tuoi problemi"

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<tu ora mi spieghi tutto.>mi disse benny con un sorriso malizioso sul volto.
sorrisi<perché devi pensare sempre male! non è successo nulla!>risposi.
sospirò e ci sedemmo di nuovo nel bancone<perché prima sei corsa via?>chiese dolcemente.
presi un bel respiro<avevo un attacco di panico...>risposi sottovoce.
benny mi prese le mani e mi guardò negli occhi<july...non può durare ancora per tanto questa farsa. si vede che non lo ami.>mi fece un debole sorriso.
chiusi gli occhi e presi un bel respiro<lo so benny...ma non posso deludere i miei genitori!>dissi.
lei si alzò dalla sedia<così però,stai deludendo te stessa.>rispose prima di accarezzarmi la guancia e scomparire tra la folla.
appoggiai la testa sul bancone<uno shottino,per favore!> comunicai al barista che subito annuì.
mi girai per vedere i ragazzi spensierati ballare e divertirsi a vicenda.
<ecco a lei>mi chiamò il barista porgendomi la bevanda.
lo ringraziai e ritornai con lo sguardo sulla folla.
un sorriso malinconico si impossessò del mio volto,fin quando,il mio sguardo vide dylan ballare con una bambina.
il ragazzo le faceva fare le piroette e il casque.
sorrisi,un sorriso vero.
lo continuai a fissare,ma poi,alzò lo sguardo nella mia direzione e mi beccò mentre lo fissavo.
spalancai gli occhi.
lui mi sorrise e mi salutò con la mano,io
feci lo stesso,sorseggiando il mio cocktail.
era così bello mentre ballava...con il suo sorriso e quel naso all'insù.
i miei pensieri furono interrotti da un colpo di tosse.
mi girai lentamente verso il rumore.
tutta la felicità scomparve.
<scusa per prima...> disse per poi sedersi accanto a me.
annuì<tranquillo.>risposi atona.
ormai ero abituata.
<tieni,ti ho portato questo...>noah prese dalla sua tasca un piccolo sacchetto che adagiò sul bancone.
era sempre così! si faceva perdonare con dei regali,e io,ovviamente facevo finta di cascarci.
presi la scatola e l'aprì: era il solito anello con tanti brillantanti.
feci un finto sorriso<wow! è...è stupendo,noah! non dovevi...>gli dissi indossando l'anello.
lui si avvicinò alla mia guancia che baciò per poi sussurrare<per te questo ed altro.>
feci un altro sorriso e bevvi un sorso del cocktail.
<tesoro...che dici di andare a ballare?>mi chiese.
sospirai<mmh...si,andiamo.>risposi alzandomi e andando verso la pista da ballo.
iniziò un lento,quindi tutti quanti iniziammo a ballare.
noah mise le sue mani sui miei fianchi,invece io,misi le mie intorno al suo collo,e iniziammo a volteggiare insieme agli altri.
<sei bellissima...>sussurrò mordendomi il lobo del mio orecchio.
chiusi gli occhi e sbuffai<mh mh...grazie.>risposi.
sul serio? ma questo ragazzo altri complimenti li sa fare o no?
è bello si,ma anche stupido!
scommetto che se io avessi avuto un attacco di panico davanti a lui,non avrebbe saputo fare niente.
noah iniziò a baciarmi il collo sempre più violentemente.
<amore...siamo davanti a tutti...>risposi irritata.
lui non rispose ma continuò spostando le sue mani sui miei glutei che strinse in modo poco casto.
mi allontanai da lui<ma che diavolo fai!> sbottai.
se c'è una cosa che non sopporto,sono queste cose davanti a tutti.
odio essere toccata così,come se fossi un animale.
<ma che problemi hai!>mi urlò contro noah.
smisi di ballare e lo guardai con gli occhi sbarrati.
si fermò anche lui.
si grattò nervosamente il mento per poi prendermi violentemente il polso.
mi portò fuori dalla sala da ballo.
<dimmi.che.problemi.hai.>scandì bene le parole.
mi scansai dalla sua presa<IO NON HO NESSUN PROBLEMA! SEI TU QUELLO CHE LI HA!> dissi alzando la voce e puntando il mio indice sul suo petto.
preso dall'ira,noah mi prese violentemente il collo,sbattendomi contro un muro<lo capisci che senza di me,tu e tutta la tua famiglia siete persi,eh?>mi sussurrò a un centimetro dalla mia faccia.
<senza di me,non sei nessuno! per colpa del tuo inutile fratellino drogato la tua famiglia è in rovina,quindi hanno bisogno della mia famiglia! quindi...ho resti al gioco o tu e la tua famiglia farete una brutta fine.>continuò stringendo sempre di più.
mi strozzai con la mia saliva
<lasciami...>balbettai.
ma lui non mi ascoltò,anzi,fece più pressione.
<fra poco noi ci sposeremo,faremo dei bambini e vivremo felici...hai capi->
<lasciala.>gridò una voce roca dietro le nostre spalle.
noah si girò per vedere chi fosse.
<o'brien! che piacere vederti!>disse noah.
o'brien? è dylan?
<lo ripeterò di nuovo,forse non mi hai sentito bene...lasciala stare.> disse di nuovo.
noah rise,una risata che mi provocò brividi in tutta la schiena.
<perché dovrei farlo?>chiese ironico noah.
dylan rise<perchè sto per chiamare la polizia e farti arrestare...così anche la tua famiglia cadrà in basso.> disse lui.
rimasi spiazzata.
noah mi guardò negli occhi <ci vediamo a casa,amore.>sussurrò,calcando l'ultima parola.
mi lasciò finalmente.
portai una mia mano sul mio collo e mi accasciai a terra,chiudendo gli occhi.
sentì i passi di noah allontanarsi da me,per poi fermarsi.
aprì gli occhi e vidi che noah era di fianco a dylan.
<non impicciarti,o'brien...hai già i tuoi problemi.> disse noah a dylan.
quest'ultimo non rispose ma strinse i pugni,talmente forte che le nocche diventarono bianche.
che cosa voleva dire noah con "hai già i tuoi problemi"
i passi ricominciarono,fin quando non si sentirono più.
dylan corse verso di me.
<tutto bene?>mi sussurrò accarezzandomi i capelli.
una scarica di adrenalina mi attraversò il corpo.
presi respiri profondi,chiudendo gli occhi.
<grazie...>sussurrai riaprendo gli occhi e fissandoli sui suoi.
lui fece un debole sorriso.
<puoi chiamarmi anche romeo!>disse cercando di sdrammatizzare la situazione.
abbassai leggermente la testa sospirando<non penso che troverò mai il mio romeo...>dissi incrociando il suo sguardo e facendo un sorriso falso.
ci guardammo negli occhi,senza dire nulla,ma sembrava che i nostri occhi stessero parlando per noi.
iniziai ad avere freddo.
mi abbracciai le gambe ma il labbro iniziò leggermente a tremare.
dylan aggrottò le sopracciglia<hai freddo..?>domandò titubante.
scossi la testa in segno di negazione<oh no...tranquillo...>risposi sorridendo debolmente.
ma lui si avvicinò a me,mettendo una mano sul mio braccio nudo.
mi venne la pelle d'oca,non per il freddo, ma per quel contatto...il contatto fra la sua mano e il mio corpo.
<ma sei gelida! e hai la pelle d'oca e tremi...non mi prendi in giro,davis!>disse con un sorriso.
scossi la testa e sorrisi<tranquillo! ora mi riscaldo,non fa niente!>cercai di convincerlo,ma invano.
si sfilò la sua giacca nera e la mise intorno alle mie spalle<ecco fatto...>sussurrò sorridendo.
lo guardai senza dire nulla.
mai nessuno aveva fatto un gesto simile per me...
sarà un gesto banale,ma per me significa tanto.
iniziai ad avere gli occhi ludici.
dylan aggrottò le sopracciglia<ho fatto qualcosa di sbagliato?>mi chiese.
scossi la testa<no...non sei tu...è che...>mi fermai appoggiando la testa al muro.
non potevo raccontare a uno sconosciuto i miei problemi,ma qualcosa in lui,in dylan o'brien,mi dice di farlo.
riportai lo sguardo su di lui<la mia vita fa schifo!>dissi con una risata amara.
dylan non rispose,ma si mise seduto accanto a me.

𝗵𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗲.~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora