"è solo...strano"

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<ora mi devi spiegare perché ieri sei scomparsa!>.
la voce mattutina di benny mi risuonava come una gallina stordita nelle mie povere orecchie.
sospirai e mi massaggiai le tempie.
la sera non dormì per nulla...ero in colpa per essermi approcciata in maniera scorbutica con dylan.
e se non bastasse,avevo un mal di testa allucinante!
<potresti abbassare la voce?> chiesi appoggiando la testa sulla mano.
benny sospirò e si concentrò sulla strada,dato che stavamo andando a scuola.
<sto aspettando...> disse sorridendo.
mi girai per guardarla e scossi la testa.
la solita rompi palle!
presi un bel respiro e le raccontai tutto.
<mi stai dicendo che già avete litigato?!> chiese urlando.
imprecai<non abbiamo "litigato"!> risposi mimando l'ultima parola.
benny scoppiò in una fragorosa risata.
<lo trovi divertente?> domandai inarcando le sopracciglia.
la mia migliore amica scosse la testa<no! è solo...strano!> rispose.
<strano? perché sarebbe strano?> domandai confusa.
strano? io non vedo nulla di strano!
benny scosse le spalle<voi due che vi incontrate nel bagno,vi prestate gli indumenti->
<mi ha dato la sua giacca perché avevo freddo! e poi...non è un indumento,è un capo d'abbigliamento!> protestai mettendo il broncio.
<non trovi strano che ti abbia portato nello stesso posto dove portava la sua ex?!> chiese.
la guardai,non capendo il suo ragionamento.
lei si girò verso di me<è ovvio che gli piace!> disse entusiasta.
quasi mi strozzai con la mia stessa saliva.
<ma che stai dicendo? non è assolutamente vero! siamo solo amici...penso.> risposi,sussurrando l'ultima parte.
<mh mh...>mugolò benny,per poi spegnere la macchina<vedremo quanto tempo ci mettete per scopare e capire che vi amate!> disse battendo le mani e uscendo dalla macchina,dato che erano arrivate a scuola.
io rimasi a bocca aperta<ora andiamo! o faremo tardi!> disse prendendomi per un braccio e trascinarmi in classe.

finalmente arrivò il pranzo,quindi io benny e un nuovo ragazzo ci dirigemmo verso la mensa;
ci sedemmo in un tavolo fuori.
<allora...che facciamo oggi?> chiese il ragazzo-mai visto prima-sedendosi di fronte a me e guardando benny.
benny si attorcigliò un ciuffo di capelli nel dito<potremmo uscire,andare a vedere un film?> domandò lei,divorandolo con gli occhi.
spalancai gli occhi e tossì.
ci stavano seriamente provando davanti ai miei poveri occhi?
a un certo punto,il ragazzo sconosciuto,agitò la mano e fissò un punto dietro le mie spalle.
<o'brien! fratello,vieni qui!> gridò.
oh merda.
mi girai di scatto e lo vidi in tutto il suo splendore; i suoi occhi erano fissi su di me.
non potetti reggere il suo sguardo,era troppo ipnotizzante,quindi gli diedi le spalle.
dopo qualche secondo sentì la sua voce dietro le mie spalle<eih...ciao alex!> rispose.
alzai di poco lo sguardo per vederlo,era incantevole.
mi maledissi mentalmente per pensare quelle cose..
alex si alzò e andò ad abbracciare dylan.
<vieni,siediti!> disse prima di spingerlo in modo scorbutico vicino a me.
oh cazzo.
per la troppa forza messa dal suo amico,dylan finì quasi a dosso a me!
i nostri visi erano a pochi centimetri di distanza.
i nostri occhi slittavano contemporanea alle nostre labbra reciproche labbra.
mi morsi il labbro,ero agitata e imbarazzata.
poi dylan scosse la testa e mi sussurrò <scusa.>
ci ricomponemmo entrami.
il ragazzo davanti a me si schiarì la voce.
<io e la mia->benny gli diede uno schifo sul braccio.
cosa mi stava nascondendo?
trattieni una risata.
alex si schiarì la voce<io e benny stavamo pensando di uscire!> comunicò.
scattai la mia testa per guardare dylan,lui fece lo stesso.
e ancora una volta i nostri sguardi si incastonarono.
sorridemmo.
<okay.> disse soltanto.
<juliet tu?> mi chiese benny.
se lui aveva accettato,perché non dovrei farlo io?
<a che ora?> chiesi sorridendo maliziosamente.
benny gettò un urletto<alle 20 davanti casa mia!> comunicò.
successivamente,si alzò velocemente e mi prese per un polso portandomi dietro una colonna non molto distante dal nostro tavolo.
la guardai scioccata.
<devi parlare con o'brien! dovete chiarire.> mi disse.
sbuffai mettendo le mani sui fianchi.
<non permettere al tuo orgoglio di rovinare la tua vita,ancora una volta.> mi sorrise debolmente.
annuì mordendomi il labbro.
aveva ragione.
insieme tornammo al tavolo,dove i due ragazzi stavano parlando pacificamente.
<alex...andiamo?> domandò benny.
la guardai spalancando gli occhi.
<ma stavo parlando->
<alex!> lo rimproverò benny.
ad alex scattò una scintilla negli occhi<oh si! certo! ciao dylan! ciao juliet!> ci salutò mentre affiancava benny.
<ci vediamo dopo!> mi mimò con le labbra la mia migliore amica.
annuì titubante.
<cos'è appena successo..?>chiese dylan sghignazzando.
scoppiai a ridere<non ne ho la più pallida idea!> risposi sedendomi vicino a lui.
avvertì un leggero imbarazzo.
iniziai a giocare con i lembi della mia maglietta.
ero nervosa,ma dovevo chiedergli scusa per il mio comportamento.
presi un bel respiro,decidendo di rompere il silenzio.
<scusa.> dissi.
dylan si girò verso di me<perché?> chiese confuso.
sospirai e mi accasciai leggermente<per come mi sono comportata ieri...io non volevo solo che-è da tutta la vita che sogno di essere felice! quella sera...al ballo,mi sono divertita tantissimo...mi hai fatto sorridere come mai nessuno aveva fatto...e te ne sono grata.> risposi,tendendo un ritmo veloce.
sul viso del ragazzo davanti a me,spuntò un sorriso che mi fece letteralmente rimane incantata.
a interrompere quel momento,fu la campanella di fine giornata.
<ti vengo a prendere io?> chiese imbarazzato.
<se per te non è un problema...>sorrisi.
<si...cioè no! volevo dire che non c'è nessun problema...!> disse gesticolando.
scoppiai a ridere.
<alle 19:30?> domandò,grattandosi la nuca.
annuì,sorridendo.
tutti i ragazzi iniziarono ad uscire dalle classi.
io e il ragazzo dagli occhi nocciola ci alzammo dalla mensa,mettendoci in spalla i nostri zaini.
mi arrivò un messaggio
~sono qua fuori,non farmi aspettare.
deglutì.
mi iniziarono a tremare le mani.
dylan,accorgendosi della mia situazione,mi mise una mano tra l'orecchio e la mascella.
guardai i suoi occhi.
<che cosa succede?> chiese.
misi una mano sopra la sua,indietreggiando.
<devo-devo andare...a dopo.> sussurrai.
mi allontanai da lui e andai davanti al cancello della scuola.
la sua macchina era lì,proprio davanti a me.

~angolo autrice
ciao a tutti...mi scusa se in questi giorni non ho pubblicato nulla,ma ma la scuola mi ha tenuta impegnata...oggi,molto probabilmente,pubblicherò un altro capitol!

𝗵𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗲.~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora