"è per il tuo bene"

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tornai a casa a piedi.
non volevo chiamare nessuno...volevo restare sola con i miei pensieri.
dovevo prepararmi psicologicamente per affrontare noah.
noah miller è sempre stato un ragazzo persuasivo,egocentrico e voleva ottenere sempre tutto e subito.
mio padre scelse lui come candidato per farlo diventare il "mio fidanzato"...
"è per il tuo bene" mi ripeteva,ed io,come un'ingenua ci credevo.

erano le 3PM.
suonai il campanello e subito teresa mi accolse con un caldo abbraccio.
mi fece entrare e poi mi chiese sottovoce<allora? come va con quel ragazzo?>
abbassai lo sguardo,e l'accaduto di prima mi balenò in mente<non ne voglio parlare.> risposi,e salì di corsa in camera mia.
chiusi la porta a chiave e mi misi le mani tra i capelli,camminando freneticamente in torno alla stanza.
avevo rovinato tutto quello che si stava creando tra me e dylan.
avevo rovinato il nostro rapporto.
avevo rovinato tutto.
dovevo calmarmi,in qualche modo.
decisi di farmi un bagno caldo.
accessi delle candele e riempii la vasca da bagno. mi immersi completamente,abbandonandomi all'acqua che cullava il mio corpo.

dopo il bagno,ancora con il corpo umido,mi sdraiai sul letto e presi il telefono.
speravo in un suo messaggio...un messaggio che diceva "allora ci vediamo oggi?",ma nulla.
lanciai il telefono lontano da me.
presi un bel respiro e mi cambiai,mettendomi una semplice tuta.
poi acchiappai un libro,e mi sedetti sul davanzale della mia finestra,osservando la meravigliosa vista: una mini spiaggia.
iniziai a leggere e a immedesimarmi nel personaggio del mio libro.

sentì bussare.
non so da quanto tempo stetti lì a leggere,ma notai che il cielo si stava facendo sempre più scuro,e il sole cedeva il posto alla luna.
<avanti!>
subito dopo la porta si aprì,rilevando teresa<signorina...>era strano: non mi chiamava mai "signorina",solo quando c'erano delle visite...<c'è il suo ragazzo...> e subito dopo,comparve noah.
deglutì a fatica.
<grazie...domestica,può andare.> disse il ragazzo,per poi chiudere la porta.
conficcai le miei unghie nei palmi,per mantenere la calma e riflettere.
<ciao...>sussurrai.
emise una risata terrificante<ciao? TI RENDI CONTO CHE PENSAVO CHE TI FOSSE SUCCESSO QUALCOSA? LO SAI?> iniziò ad urlare.
strinsi gli occhi e mi avvicinai il più possibile al muro<scusa...>riuscì solo a dire.
mi intrappolò con le sue braccia,mettendole in entrambi i lati del mio corpo<scusa un cazzo! dov'eri? CON CHI ERI?> urlò ancora più forte.
delle lacrime scesero dai miei occhi<non ti azzardare a versare anche solo una lacrima!> mi minacciò prendendo un mucchio dei miei capelli,per poi strattonarmi vicino a lui.
<mi fai male! lasciami noah!> urlai attaccando le miei esili mani ai suoi polsi.
<CON CHI CAZZO ERI,JULIET!> mi schizzò delle gocce di saliva sul mio viso.
cosa potevo dire? che ero con dylan? assolutamente no.
se gli avessi detto la verità,sarebbe finito nei guai.
<ero con benny!> inventai la prima cosa che mi balenò in mente.
<con benny?> ripetè lui.
<si!> risposi tra i singhiozzi.
finalmente mollò la presa,e io corsi verso la porta della mia stanza.
era chiusa a chiave.
<cerchi questa?> prese dalla tasca dei suoi pantaloni firmati la chiave.
<ti prego...lasciami in pace!> dissi,scoppiando in lacrime.
noah si avvicinò a me,abbassandosi al mio livello e fissò i suoi occhi nei miei<questa è colpa tua...se ti stai frequentando con un altro o cose del genere,butterai la tua vita e quella della tua famiglia in rovina.> sussurrò.
chiusi gli occhi e iniziai a tremare.
<mi state rovinando la vita...> dissi.
il ragazzo sorrise beffardamente<no juliet,te la stiamo migliorando...anzi,te la sto migliorando.>controbatté lui<non sono stupido...se mi nascondi qualcosa lo saprò.>
detto questo si alzò e aprì la porta.
ma si riabbassò subito,mettendosi alla pari delle mie labbra.
si avvicinò aggressivamente e iniziò a muove la sua viscida lingua dentro la mia bocca.
cercai di allontanarmi,ma invano.
finalmente,dopo minuti interminabili,finì di sfruttarmi<ci vediamo domani,amore.> e uscì dalla mia camera.
fissai il punto esatto dove pochi secondi prima c'era noah.
cosa sto facendo? pensai.
sto buttando la mia vita dietro ad una famiglia che mi costringe a stare con un mostro del genere.
tutto questo deve finire.
mi alzai,con le gambe tremanti,e presi il giusto indispensabile: il mio cellulare e il cappotto.
convinta,andai verso la porta-finestra della mia stanza e scesi le scale che portavano al giardino,ormai buio.
e iniziai a correre,come non avevo mai fatto.
stavo scappando.
stavo fuggendo dalla mia orribile vita.
lasciando coloro che chiamavo famiglia.
non sapevo dove stessi andando e non mi interessa nemmeno.
ci penserà il destino,mi porterà ovunque egli voglia.

~angolo autrice
buon 31 dicembre a tutti! spero che stiate bene e che passerete un buon capodanno!💙che dylan sia con noi AHAHAHHA👀

𝗵𝗼 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝘁𝗲.~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora