-Capitolo 1-

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T/N's pov

Mi svegliai come mio solito, era una semplice mattina di autunno, l'estate era alle spalle e l'inverno alle porte, ma non tutto cambia come le stagioni, anzi, c'è una cosa che non cambia ormai da un anno.

Le televisioni, le radio ed i giornali continuavano solo a parlare di un criminale.

Non si sapeva nulla niente di lui, lasciava dei finti indizi che portavano sempre al nulla, e quindi la polizia si ritrovava sempre a girare intorno per poi credere di aver trovato una strada che finiva con un vicolo cieco.

Andai a farmi una doccia veloce, mi faceva ancora imbestialire che nessuno riuscisse a saltarci fuori.

Indossai un cappotto, ed una sciarpa, abbinate a jeans neri e stivali, perché faceva abbastanza freddo.

Andai in un bar, dove la prima cosa che mi saltò all'occhio fu un uomo biondo, abbastanza alto, che parlava al barista.

Lo avevo ben riconosciuto.

Mi avvicinai facendo finta di niente, e la prima cosa che riuscii a sentire fu il biondo parlare dell'assassino.

Già, era un assassino, le vittime venivano sempre trovate morte nei modi più brutali possibili, era così macabro, ma era bravo a nascondere le prove.

<<L'indizio dell'assassino ha portato fino a questo bar. Per caso ne sai qualcosa?>> chiese l'uomo, che penso - se la memoria non mi inganna- si chiamasse Erwin.

Mostrò un post-it giallo, dove in effetti c'era un indizio che portava proprio qui.

<<No, come dovrei saperne qualcosa?>> chiese il barista mentre puliva un bicchiere.

<<A me non sembra scritto dall'assassino>> dissi, ma mentre il barista se ne andò, attirai l'attenzione del biondo.

<<Perché?>> domandó.

<<Andiamo, anche un bambino ci arriverebbe. Guarda, la scrittura è diversa>> dissi prendendo il mio telefono.

Avevo delle foto dei biglietti scritti dall'assassino, e anche se le scritture si somigliavano molto, c'erano dei dettagli che le distinguevano.

<<Penso che sia stato vittima di un bello scherzo da parte di ragazzini che non hanno nulla da fare>> dissi mettendo via il telefono dopo avergli fatto vedere le foto.

<<posso sapere chi saresti?>> chiese curioso.

<<T/N T/C, criminologa>> risposi porgendogli la mano.

Lui me la strinse deciso, volevo a tutti i costi aiutare in questo caso.

<<Erwin Smith>> affermó.

<<Ovviamente non ho parlato per dare aria alla bocca, ma perché io ti conosco, sei un detective famoso. So che ti occupi del caso ed io voglio darti una mano>> dissi.

<<Erwin, chi è questa mocciosa?>> domandò un ragazzo arrivando.

Aveva i capelli corvini, simili ad un taglio militare, ma la cosa che lo mettevano più in risalto erano gli occhi di ghiaccio.

Bloccati In questo Crimine❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora