Dal titolo potrebbero sembrare due persone normali, che sono dei criminali e hanno esagerato a sfidare la legge. Ma per oggi non parliamo di questo, ma si vedrà l'altra faccia della medaglia. Due menti, che raggiungono le stesse conclusioni in modi...
Presto sentii un tonfo, e capii subito che Levi era arrivato, non ci credo, grazie al cielo!
<<T/N!>> urlò, e visto che c'era un buco nello scatolone guardai cosa stava succedendo.
Vide la ragazza, e lei vide lui.
<<E tu chi saresti?!>> chiese puntandole la pistola.
Io decisi di aprire lentamente la scatola, visto che era girata di spalle, e feci cenno a Levi di stare zitto.
Le sparai al braccio, e lei subito si girò, ma Levi ne approfittò per toglierle la pistola.
Io caddi per terra, la mano mi faceva un male cane, e Levi subito mi corse incontro, lasciando stare la ragazza, che ne approfittò per andarsene, però io ero troppo stanca per farci qualcosa.
<<Cazzo, sei un'idiota>> mi disse, ed io appoggiai la testa al suo petto.
<<Sono subito venuto quando ho visto la posizione, e per fortuna che sono arrivato>> disse strappandosi un pezzo di maglia avvolgendomela intorno alla mano per fermare l'emorragia.
<<Ti prego, non farlo mai più>> disse accarezzandomi la guancia, avevo fatto una mossa avventata, ma almeno sapevo il volto dell'aiutante dell'assassino.
Mi portò in ospedale, e inutile dire che dopo avermi estratto il proiettile e disinfettato la ferita, mi fasciarono la mano.
<<Va meglio?>> chiese mentre ero sul lettino d'ospedale, in realtà stavo bene, ero solo un pó scossa.
<<Sì sì, non preoccuparti, sto bene>> dissi sorridendo.
Lo presi per mano, ovviamente con quella non ferita.
<<Quella era una pazza... Se non fossi arrivato in tempo... >> sussurrò, ed io lo interruppi.
<<Stai tranquillo, te l'ho detto, non è niente>> affermai e lui ricambió il sorriso.
Arrivò un medico, e disse che potevo uscire la sera stessa, molto meglio così, non volevo dare buca a Levi solo per quella psicopatica.
<<Vieni a casa mia vero?>> chiese ed io annuii immediatamente, non avrei affatto rifiutato.
<<Che ne dici se prima andiamo a cena fuori? Ho trovato un bel posto>> dissi e lui accettò.
Una volta uscita alle cinque, me ne andai a casa e tirai un sospiro, avevo rischiato grosso.
Mi andai subito a fare una doccia calda, ne avevo bisogno, e ci restai un'ora.
Alla fine avevo deciso di vedermi con Levi alle sette, perciò una volta uscita dal bagno ed essermi asciugata, mi andai subito a vestire, e scelsi un vestito nero elegante.
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