-Capitolo 30-

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T/N's pov

Nella giornata non successe niente di che, ed io e Levi partimmo alle dieci della mattina successiva, era un giovedì.

<<Dobbiamo proprio tornare?>> chiese Levi in aereo, non c'era nessuno nella prima classe.

<<Certo>> risposi appoggiando la testa alla sua spalla, e lui mi baciò.

<<È stato bellissimo stare con te questi due giorni>> affermó mettendomi una mano nell'interno coscia.

Il viaggio sembrò durare un'ora al posto di nove, e quando arrivammo ero stanca morta, quindi andammo a casa sua e ci buttammo sul letto.

<<Sai Levi, è sognato che eri l'assassino l'altro giorno>> dissi di punto in bianco.

<<Ah>> rispose guardandomi.

<<Menomale che ti fidavi di me e cose simili>> disse sospirando ed io subito mi corressi.

<<Intendo che era un sogno stupido, giuro che non penso che sei l'assassino>> dissi prendendolo per mano.

<<Se lo dici tu>> affermó dandomi un bacio sulla fronte, per poi alzarsi dal letto.

<<Dove vai?>> chiesi alzandomi con lui.

<<Al bagno, non posso neanche più andare al bagno in pace?>> disse.

<<Hai per caso paura che scappo fuori e vado ad uccidere qualcuno visto che secondo te sono l'assassino?>> chiese ed io sospirai.

<<Levi, io mi fido di te ma... >> iniziai.

<<Ma?>> chiese aspettando che continuassi.

<<Non è colpa mia se sei la persona più sospetta sulla faccia della Terra!>> gli urlai tutto d'un fiato.

<<Ma che dici?! Così tutto ad un tratto dubiti di me?!>> esclamò.

<<Io non mi sono mai fidata di te, smettila di fare sempre l'offeso quando ti dico che ho dubbi su di te! Mettiti al mio posto!>> esclamò.

<<È da un anno che provo a capire chi è l'assassino, e sono a tanto così da riuscirci, non è colpa mia se sei tra i sospettati!>> esclamò.

<<Ma la smetti?! Che ti prende stasera?!>> disse.

<<Che tu sei l'assassino, ammettilo!>> urlai con tutta la voce che avevo in corpo.

Mi misi le mani sulla bocca, io...

Non volevo dire così.

Lui rimase senza parole, e mi guardò deluso.

<<Wow, grazie>> rispose allontanandosi prendendo dei jeans.

<<No dai Levi aspetta, dove vai?>> chiesi.

<<Sempre le stesse domande... Senti tu resta a casa se ti va, o torna a casa tua, io vado a fare un giro>> disse.

<<Ma se vuoi seguimi, non si sa mai nel frattempo uccido qualcuno>> sussurrò sarcastico, e io mi sentivo in colpa per ciò che gli avevo detto.

<<No dai Levi, non fare così!>> dissi ma lui si era anche già messo la giacca, e cercava le chiavi.

<<Mi dispiace ok? Non pensavo le cose che ho detto>> dissi mettendogli una mano sul braccio.

<<Che prova devo darti per farti capire che non sono l'assassino?>> chiese.

<<Dimmelo ti prego, farò di tutto>> disse guardandomi.

<<Ma io non dubito così tanto di te, solo che c'è una possibilità che sei tu>> dissi abbassando la testa.

<<Hanji starà forse venendo torturata adesso, e tu continui a dire che quello che fa l'assassino è opera mia?!>> esclamò.

<<Ho passato un pomeriggio a piangere dal nervoso, e tu continui a credere che sono io, a questo punto stai cercando un pretesto>> disse lui.

<<Ti riaccompagno a casa o resti qui?>> chiese cambiando argomento, non aveva così tanta voglia di discutere a quanto pare.

<<Resto qui dai>> dissi.

<<Peró mi dispiace, non volevo dire quelle cose, è che stanotte sono agitata>> dissi.

Lui mi diede un bacio sulla fronte, e io con quel gesto mi tranquillizzai leggermente, almeno ero sicura che non era troppo arrabbiato.

<<Stai qui con me perfavore>> dissi appoggiando la testa al suo petto.

<<Va bene, solo perché sei tu>> affermó abbracciandomi, e tornammo in camera da letto.

Lui si spogliò restando con i boxer, ed io feci la stessa cosa restando con solo gli slip, e poi mi sdraiai sotto le coperte con lui.

<<Io ti ho fatto due promesse, ma ora tu devi farmene una>> disse appoggiando la fronte alla mia.

<<Immagino tu abbia ragione. Sentiamo>> dissi guardando nei suoi occhi celesti.

<<Prometti che ti fiderai di me qualunque cosa accada>> disse ed io esitai.

<<Te lo prometto, non dubiterò più di te>> dissi dopo il breve momento di esitazione.

Almeno non dubiterò fino a che tu non farai qualcosa di sospetto, là ovvio che sarò costretta a dubitare.

Levi accese la TV e mise un film a caso, che avevo già visto, e poi mi abbracciò mettendomi le mani dentro gli slip, più precisamente sulle natiche.

<<ti amo>> disse, era sempre bello sentirmelo dire da lui.

<<Non come ti amo io>> affermai mettendogli le mani sul petto.

<<Ah troppo sdolcinata, mi fai venire il diabete>> disse sarcastico.

<<senti, almeno non ti dò nomignoli strani come "Orsacchiotto" o "Cucciolo">> dissi sorridendo.

<<È il minimo. Sono un essere umano, non un orsetto di peluche>> affermó.

Levi, ti prego, non farmi pentire della scelta di fidarmi di te.

Angolo atroce

FORZA T/N CE LA FARAI DAJE

COMUNQUE GENTE NOTIZIA BOMBA SKSKKSKWKWKWK

Il ragazzo ha detto che era dispiaciuto di non uscire con me e che gli sarebbe piaciuto, quindi usciamo il prossimo sabato AKSKSKKAKAKA

Quando usciremo vi farò sapere come va


Bloccati In questo Crimine❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora