-Capitolo 37-

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Levi's pov nel passato (quattro anni prima)

Era circa l'una di lunedì, ed ero andato in discoteca per accompagnare Isabel.

Quella mocciosa, qua è una noia mortale, poi che canzoni orribili che fanno.

Mai stato un fan di questo tipo di canzoni, e ordinai un mojito, avevo la gola secca.

Guardai in giro, c'erano tante ragazze con tanti ragazzi, tutti vestiti in modi che non mi piacevano.

Io avevo un semplice paio di jeans e una camicia bianca, finché una ragazza non si sedette vicino a me.

Notai prima di tutto com'era vestita, perché era impossibile non notarlo.

Aveva un vestito rosso, con una scollatura a V, che le arrivava a metà coscia, era parecchio attillato.

Le stava bene però, e mi sofferai sul viso, era di profilo.

I capelli C/C, L/C, erano davvero molto carini, chissà se era lì con qualcuno.

Notò che la stavo fissando, e si giró, era rossa ma non per l'imbarazzo, si vedeva che era un pó ubriaca.

Aveva del rossetto (decidete un colore che stia bene con il vestito rosso), e dell'eyeliner.

Non dissi niente, e continuai solo a bere il mojito, ma lei si avvicinò a me.

Avrà avuto forse 21 anni? Forse 22.

Chissà se frequentava l'università come me.

<<Non puoi fissarmi e poi non dire niente>> accennò e la guardai di nuovo.

<<Troppo tardi>> risposi seccato, praticamente la potevo vedere a chilometri di distanza con quel vestito.

<<posso portarle qualcosa?>> chiese il barista.

<<Oh ehm, un mojito>> affermó.

Lui portò quello che aveva chiesto, e si guardò nella borsetta che aveva, era al verde a quanto pare.

<<offro io>> dissi tirando fuori i soldi.

Lei mi sorrise, e sospirai seccato.

<<Dov'eri finita! Sai tra due giorni hai un esame vero?!>> chiese una sua amica arrivando.

Sì, va all'università.

<<eddai Pieck, siamo arrivate da un'ora>> disse all'amica.

"Pieck" aveva un vestito più sobrio di lei.

<<Ti aspetta pure il tuo ragazzo, se ne sta andando>> affermó.

<<Ma che se ne vada>> rispose lei facendo spallucce.

<<Io devo andare, poi torni a piedi allora?>> chiese la corvina e lei annuì.

Amica affidabile vedo.

Guardai il telefono, solite notizie, c'era stato un omicidio, ma il criminale era stato preso.

Come fanno a essere scoperti così facilmente? Io sarei un assassino migliore, solo perché studio psichiatria e ho fatto corsi di criminologia.

Però non so se avrei mai il coraggio di esserlo.

La ragazza finì la bevanda, e subito dopo si alzò lasciandomi solo.

La guardai mentre si allontanava, e subito un ragazzo si avvicinò a lei, invitandola a ballare.

<<Secondo me dovresti andare>> disse il barista, notando che era ubriaca.

In effetti il ragazzo non aveva buone intenzioni, e mi alzai andando verso di loro.

Che scena imbarazzante, mi sembra di essere in una stupida scena di una fanfiction!

<<Oi, lascia stare la mia ragazza>> dissi prendendola per un polso.

<<ah sì, la tua ragazza non sembrava avere tanta voglia di stare con te>> rispose lui.

Non lo ascoltai, e allontanai la C/C da quel tipo, mettendole un braccio intorno alla vita.

<<Ragazza mhm?>> chiese lei e sbuffai, la prossima volta la lascio lì.

<<Sparisci, e torna a casa con la tua amica>> dissi lasciandola andare.

<<Ma se ne sarà andata venti minuti fa>> disse lei, che palle.

<<Andiamo, ti riaccompagno a casa>> dissi e uscimmo dal locale, almeno non c'era più la musica assordante.

La feci salire, e io mi sedetti al posto del guidatore.

Era vicino a me, e il vestito era più corto quando era seduta, faceva tipo da mini, ma davvero "mini"gonna.

<<Non so il tuo nome>> affermó.

<<Levi>> dissi schietto e lei sorrise.

Ma perché capitano tutte a me le persone strane e per lo più ubriache?

Mi disse l'indirizzo, menomale che la sto accompagnando io e non un qualche maniaco.

Erano le due di notte ormai, e arrivai davanti a casa sua.

<<Grazie>> affermó, e scesi dalla macchina.

Decisi di aprirle la portiera, e le porsi la mano.

Lei mi prese per mano, e l'aiutai a scendere, perché con i tacchi era scomodo.

La guardai negli occhi, li aveva C/O, e mi piacevano un sacco, e anche lei mi guardò.

Non ero tipo da notare così tante cose in una ragazza, ma in realtà non avevo amiche femmine se non Isabel quindi era normale.

Eravamo abbastanza vicini, e non mi aveva ancora lasciato andare la mano, quindi le nostre labbra erano a pochi centimetri.

<<Beh, puoi anche andare ora>> dissi mettendole le mani sul petto allontanandola.

<<Oh sì scusami. Grazie ancora>> affermó sorridendo.

<<di niente. Buonanotte>> risposi.

<<Notte>> disse come ultima cosa per poi entrare in casa.

Tirai un sospiro, probabilmente non sarei riuscito a vederla mai più, ma non importava.

Se ne andò dai miei pensieri velocemente, e restai a guardare il telefono.

Incredibile quanti assassini ci siano.

Angolo atroce

CAPITOLO SOFT SOLO PERCHÈ QUESTA È LA QUIETE PRIMA DELLA TEMPESTA.

Comunque vi dico una cosa, finché non vedete la scritta fine alla storia, ricordatevi che non è mai detto nulla. Provate a tenerlo a mente, soprattutto nel capitolo 40 ;)


Bloccati In questo Crimine❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora