Dopo aver riso e scherzato tutti insieme felici di essersi ritrovati, passata la paura e la tristezza il gruppo uscì dal pronto soccorso. Kelly e Stella salirono sulla Mastang del tenente e, come stavano facendo anche gli altri, si diressero verso casa.
Avevano bisogno di un po' di riposo, di un po' di tempo per riprendersi da quella brutta disavventura.
Stella se ne stava seduta sul sedile del passeggero e, felice di essere di nuovo al fianco del suo amore, avvolta nella calda coperta che il tenente aveva portato con sé, osservava quest'ultimo mentre guidava.
Kelly sembrava avere qualcosa che non andava e lei se n'era resa conto. L'uomo stava tremando come una foglia.
Sentiva molto freddo che gli stava penetrava fin dentro le ossa ed una leggera patina di sudore si era formata sulla sua fronte.- Ehi, ma tu stai tremando. Sei davvero gelato - gli chiese toccandogli la mano che si trovava sul cambio. Era davvero un pezzo di ghiaccio.
- Non preoccuparti, sto bene. - rispose lui a denti stretti cercando di non farle notare che anche quelli battevano di continuo.
Senza aggiungere altro, accese il rescaldanento nell'auto ed il viaggio proseguì tranquillo fino all'arrivo a casa.
Stella si era assopita durante il tragitto, era davvero sfinita, e non si accorse nemmeno quando Kelly parcheggiò l'auto davanti alla loro casa.
Sceso dall'auto, anche se dolorante, il tenente si avvicinò a lei il più silenziosamente possibile cercando di prenderla delicatamente tra le sue braccia, tentando di non svegliarla, per portarla dentro.
Kidd però, non appena sentì le braccia di Severide cingere il suo corpo, aprì gli occhi scendendo da sola dall'auto ed i due quindi si diressero stretti in un abbraccio dentro l'appartamento.
Kelly teneva Stella stretta a sé, come se avesse paura che potesse scomparire.
Entrambi avevano bisogno di fare una doccia calda e di cambiarsi con qualcosa di caldo e comodo prima di potersi finalmente stendere sul letto.
Appena entrato in casa Kelly fece sedere Stella sul divano portandole pochi minuti dopo una tazza di tè caldo in modo che la donna potesse iniziare a scaldarsi un po'.
Nel frattempo si era diretto in bagno per prepararle una doccia calda e poi in camera da letto per prenderle qualcosa di comodo e che non le facesse percepire più il freddo che c'era quel giorno. La donna indossava ancora gli indumenti di lavoro.Poco dopo Stella lo ringraziò andando in bagno a fare la doccia.
Kelly nel frattempo si sedette in cucina per qualche minuto cercando di respirare lentamente e di gestire il dolore che si irradiava nel suo corpo. Più il tempo passava e più questo aumentava di intensità. Era inoltre sempre più complicato nascondere il suo malessere a Stella. Per lei lui era come un libro aperto. Era impossibile per lui anche mantenere un segreto con lei.
Gli ci vollero circa cinque minuti per riuscire a muoversi nuovamente. Una volta ripresosi poi si mise dietro i fornelli per preparare qualcosa di caldo da mangiare alla sua donna.
Avrebbe cucinato per lei qualcosa di sostanzioso che avrebbe potuto farla sentire meglio nonostante il solo vedere il cibo o il sentirne l'odore gli dava la nausea. Avrebbe fatto di tutto per la sua Stella.
Mentre disponeva le cose che gli sarebbero servite per preparare una bella zuppa calda suonarono il campanello e con sua grande sorpresa aprendo la porta vide Herman con due buste in mano.
- Ciao, Cindy ha preparato qualcosa di caldo per voi. - disse il vigile del fuoco.
- Vi ringrazio. - disse Kelly che non se l'aspettava di ricevere la visita del collega che gli stava inoltre portando da mangiare.
Era davvero grato ad Hermann ed a sua moglie, non aveva una gran voglia di cucinare, ma per la sua Stella avrebbe fatto di tutto e di più anche mettersi dietro ai fornelli.
- Vado a prendere mio figlio a scuola. Ci vediamo in caserma. - disse il tenente dell'autopompa senza dare la possibilità a Kelly di dire nulla. Il tenente voleva farlo accomodare per offrirgli qualcosa.
- per qualsiasi cosa, non esitare a chiamare. - disse andando via Christopher.
Kelly dunque lo salutò continuando a ringraziarlo.
Quando Stella terminò di fare la doccia si diresse immediatamente in cucina attratta dal buon profumo che proveniva da lì.
Era a digiuno da quasi un giorno ed il suo stomaco stava brontolando per la fame.
Kelly portò quindi in tavola la zuppa che Cindy aveva preparato iniziando a metterla nei piatti.
Severide però non aveva per niente appetito, si era seduto a tavola solo perché voleva semplicemente fare compagnia alla sua fidanzata.
Non aveva nessuna voglia di rifocillarsi, anzi la vista e l'odore del cibo lo faceva sentire male. Il suo stomaco era stato tutto il giorno sottosopra e rifiutava qualsiasi cosa lui provasse ad ingoiare che non fosse acqua.Aveva solo avuto una gran sete, neanche fosse nel deserto. Durante il pasto quindi l'uomo passò il tempo a giocare con il cucchiaio nel piatto ed a bere diversi sorsi d'acqua, mentre Stella, al contrario, stava divorando tutto.
Severide guardava la sua donna che era di fronte a lui sorridendo tra sé e sé felice.
- Che c'è? - chiese lei sentendosi osservata.- Niente - rispose - mi piace guardarti, sei bellissima.
Lei reagì facendogli il sorriso più bello e raggiante che Severide avesse mai visto.
- Vado a stendermi un po'. - gli disse alzandosi dal tavolo.
Le sue sopracciglia si aggrottarono non appena Kidd notò il piatto di Severide che non era stato toccato.
- Sicuro di star bene? Non hai mangiato nulla. - gli chiese
- Si, sto bene, tranquilla. Solo non avevo molta fame. Va a riposare. - le rispose
- Tu vieni? - gli domandò Stella poco convinta dalle parole che il tenente le aveva detto.
-Sì, sistemo tutto e arrivo. - rispose lui
- Mangia almeno un po' della tua zuppa però. Il guardarmi non può averti saziato - e sorridendo si diresse verso la camera da letto in attesa dell'arrivo del suo uomo.
Severide sistemò la zuppa avanzata in frigo e dopo aver sciacquato rapidamente quello che avevano utilizzato tra piatti, stoviglie e bicchieri, la raggiunse sdraiandosi con lei. Anche lui ne aveva bisogno..
Subito Kidd si avvicinò dentro di lui e così si addormentò, era sfinita.
Il tenente rimase un pochino a giocare con i suoi riccioli corvini. Il suo amore era lì con lui. Poteva sentire il suo respiro sulla sua pelle, il suo profumo, il suo calore. Pian piano, alla fin fine, si fece vincere anche lui dalla stanchezza e si addormentò.
Purtroppo però per Severide non fu un sonno così riposante.
Il tenente cercò di modificare più volte la sua posizione cercandone una più comoda che gli permettesse di sentire di meno il dolore, facendo di tutto per non svegliare la sua donna. Provava inoltre a non tremare troppo a causa del freddo che sentiva avvolgendo sempre più il suo corpo nelle coperte.

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Io e te per sempre
AdventureE se un giorno Kelly dovesse fare a meno di Stella? Fanfiction Stellaride