Una volta arrivati in ospedale, dopo aver parcheggiato Severide scese dall'auto prendendo Stella tra le braccia avvolgendola nella coperta che aveva portato con sé consegnatagli da Boden poiché era rimasta nella Mustang che quest'ultimo aveva guidato.
Kidd continuava a sostenere di poter camminare nonostante si sentisse stanca, ma il tenente non aveva nessuna intenzione di farla scendere dalle sue braccia nonostante i suoi muscoli, soprattutto della parte sinistra del suo corpo fossero rigidi e doloranti.
Una volta giunto vicino all'ingresso dell'Ed Meggie che lo aveva intravisto arrivare si avvicinò a Kelly chiedendogli di adagiarla sulla sedia a rotelle.
- Non ne ho bisogno, posso camminare - disse la giovane vigile del fuoco cercando di liberarsi dalla presa del suo fidanzato per poter scendere a terra.
Vedendo che Severide non aveva alcuna intenzione di lasciarla andare, era come se avesse paura di perderla di nuovo. Maggie, notando l'esitazione del tenente aggiunse con estrema dolcezza:
- Kelly è la prassi dell'ospedale adagiala qui. -
Così finalmente l'uomo si mosse, anche se controvoglia facendo come gli era stato detto.
A quel punto Stella fu immediatamente presa in carico e l'infermiera Sexton la portò in una delle stanze.
- Stenditi sul lettino, tra poco arriverà il dottore a visitarti - le disse gentilmente.
Stella fece come le era stato detto e una volta sistematasi sospirò. Era stata davvero fortunata, si era salvata da morte certa.
Con la mente passava in rassegna gli istanti che precedevano l'esplosione.
Quel momento in cui si era voltata sentendo rumore alle sue spalle, quando aveva visto il fuoco avvicinarsi e quando poi mentre si rigirava in avanti, provando a velocizzare il passo, si era sentita sprofondare.
Non riusciva a capire dove fosse finita. Il suo obiettivo era quello di proteggere la bimba che aveva tra le braccia.Per fortuna la sua tuta rimase impigliata in una sporgenza e sfruttando la luce generata dal fuoco poté vedere che non c'era modo di risalire quindi fece di tutto per raggiungere il fondo essendo convinta che qualcuno dei colleghi l'avrebbe sentita e salvata.
Purtroppo ciò che non aveva considerato era che la forza d'urto dell'esplosione aveva chiuso il coperchio del bunker lasciando lei e la bambina in un luogo freddo e buio.
Alla fine aveva passato il tempo, non sapendo quanto, cercando di tenere al caldo la bambina con la sua giacca e facendo di tutto per tranquillizzarla per quanto possibile. Aveva inoltre illuminato quel posto inospitale con le luce presenze sul suo elmetto.Nel frattempo Matt, che stringeva tra le braccia la bimba che aveva appena salvato, decise che, prima di affidarla ai medici, dovesse portarla dalla sua famiglia.
Si avvicinò al banco delle infermiere per chiedere dove si trovasse la madre e così April lo accompagnò da lei.
La madre della piccola era stata ricoverata sotto osservazione per aver inalato fumo. La figlia più grande, con la gamba fasciata, era seduta vicino al letto della donna e dalla parte opposta vi era il marito.Prima di entrare bussò alla porta a vetri e gli occhi di tutti di illuminarono nel vedere il vigile del fuoco con la bimba tra le braccia. Non appena il pompiere aprì la porta la piccola corse verso i genitori e la sorella.
- Grazie, grazie davvero - disse la madre della piccola piangendo mentre anche il padre aveva le lacrime agli occhi.
Il capitano era felicissimo e disse loro:
- Tra poco verrà un dottore a controllarla, ma tutto sommato sembra stare bene. -
- Grazie infinite di tutto - aggiunse il padre della piccola
La famiglia era riunita e tutti erano felici.
Da quell'inferno di fiamme e fumo per fortuna tutti erano usciti sani e salvi.
Intanto nell'altra sala, Stella che attendeva di essere visitata era in compagnia di Severide che dopo averla ritrovata non l'aveva lasciata un secondo.
Alla fine le infermiere erano stati buone ed avevano deciso di farlo entrare con la promessa che non si facesse notare troppo rimanendo in un angolo permettendo ai medici di fare il loro lavoro.Il tenente se ne stava lì sulla sedia con un gran sorriso sulla labbra a guardarla. Tuttavia sembrava infastidito modificando spesso la sua posizione cercandone sempre una più comoda possibile.
Kelly cercava in tutti i modi di nascondere le ripercussioni che l'incidente aveva avuto su di lui, soprattutto a Stella. Lei aveva bisogno di cure.
Nessuno immaginava però che Severide fosse quello che durante l'intervento aveva avuto la peggio.La cosa importante però per il tenente in quel momento era avere la sua fidanzata ancora una volta al suo fianco.
Mentre sia Stella che Kelly erano persi nei loro pensieri arrivò il dottor Halstead seguito dall'infermiera Megan .
Dopo averle fatto una visita scrupolosa il medico attirò l'attenzione del pompiere che giaceva distratto e pallido sulla sedia a fianco al letto. I suoi occhi erano pesanti ed al mal di stomaco ed il dolore alla spalla si era aggiunta una feroce emicrania. Era come se avesse un martello in testa ed il suo cuore batteva più lentamente del solito, a volte pareva addirittura saltare un battito.
Nonostante questo pian piano si stava assopendo.
- Kelly - lo chiamò Will attirando la sua attenzione.
- Si! Come sta Stella? - Chiese tutto d'un fiato cercando di non fare capire come si sentisse. Ad un occhio attento come quello del dottor Halstead però il suo malessere non era sfuggito.
- Sta bene, qualche leggera contusione per la caduta qualche linea di febbre dovuta al freddo della notte, ma nulla che un po' di riposo non possa curare. - disse Halstead descrivendo la situazione di Stella.
- Grazie Will - disse Kelly sollevandosi a fatica dalla sedia.
- Ehi Kelly, sicuro di stare bene? - chiese nuovamente il dottore .
- Si, va tutto bene - rispose lui- solo un po' di stanchezza, abbiamo avuto un salvataggio difficile ieri.
Mentre diceva ciò guardò Stella che annuì di rimando e così il dottore li spedí entrambi a casa a riposare.
- Faccio firmare i documenti per le dimissioni a Stella e potete andare - detto ciò Will uscì dalla stanza per tornarvi poco dopo con delle scartoffie in mano.
Intanto tutti i pompieri della 51 avevano raggiunto Matt e Boden in sala d'attesa dell'ospedale, ma i due non avevano accennato minimamente al perché li avessero chiamati tutti lì.
Gli avevano detto solo di aspettare che lo avrebbero scoperto da soli.
Fu una grandissima sorpresa quando videro arrivare dal corridoio il loro tenente con Stella sotto il braccio. Tutti erano finalmente felici Non facevano altro che abbracciare stretto Stella a loro. La loro collega era viva e stava bene.
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Io e te per sempre
AdventureE se un giorno Kelly dovesse fare a meno di Stella? Fanfiction Stellaride