Peggioramento

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Più il tempo passava e più la salute di Severide peggiorava.

Erano ormai trascorsi sei giorni da quando c'era stato l'incendio alla fabbrica di tessuti.

Per Stella tutto stava andando a gonfie vele, si era ripresa benissimo da quell'evento traumatico che aveva vissuto. Il comandante Boden si era imposto perché lei facesse qualche incontro con uno psicologo ed anche lui dopo un paio di colloqui aveva confermato la sua idoneità al servizio.

Al contrario Severide dopo quell'incidente aveva iniziato ad arrancare. Da giorni non mangiava quasi nulla e quel poco che era costretto ad ingerire spinto da Stella lo rimetteva poco dopo.

Si sentiva strano, il dolore allo stomaco e alla spalla sinistra continuavano ad attanagliarlo ormai da giorni. Inoltre vista l'assenza di una giusta alimentazione era sempre stanco e debole.

Il giovane tenente con la sua testardaggine aveva continuato ad ipotizzare che non si trattasse di nulla di grave.

Mentre era nella fabbrica c'era stata un'esplosione e lui era stato colpito da numerosi detriti quali più grandi, quali più piccoli. Quindi dal suo punto di vista era normale provare dolore. Non era mica la prima volta che gli succedeva una cosa del genere.

Nella sua carriera di vigile del fuoco aveva subito diversi incidenti, anche molto più gravi di quello.

Dopo tutti quei giorni trascorsi nella sofferenza però Severide stava iniziando a preoccuparsi. Il dolore che provava sarebbe dovuto cominciare a diminuire, cosa che invece non stava accadendo. Più passava il tempo e più questo diventava lancinante e questa non era una cosa normale. Sentiva come se una spada lo trafiggesse dalla spalla e giungesse poi davanti fino allo stomaco.

Era un dolore davvero insopportabile, ancor di più visto che lo aveva ormai da molti giorni.

Eppure, nonostante tutto, Kelly cercava di andare ugualmente avanti. Andava a lavoro come sempre ed ogni sera poi tornava a casa ringraziando Dio che durante quei turni vi erano state pochissime chiamate che quasi mai avevano coinvolto la squadra tre.

Quelle poche volte in cui il suo gruppo era richiesto sul campo, il tenente era entrato in azione senza rifiutarsi di farlo.
Fortunatamente i vari salvataggi si erano rivelati abbastanza semplici e quindi Kelly riuscì a rimanere per lo più in disparte limitandosi a coordinare le operazioni. Non vi era  stata la necessità di un suo intervento.

Nel settimo giorno però qualcosa andò diversamente.

La giornata era cominciata esattamente come al solito, anche se Severide quella mattina aveva fatto davvero una grande fatica ad alzarsi e prepararsi per uscire. Per fortuna Stella non era in casa, era uscita presto per sbrigare alcune commissioni. I due si erano messi d'accordo Per vedersi direttamente in caserma.

Kelly quindi era finalmente libero di urlare e lamentarsi per il dolore che provava. Non dovette vergognarsi quando qualche lacrima scese sulle sue guance, non c'era nessuno che potesse vederlo e quindi considerarlo debole.

Con la grande forza di volontà che lo aveva sempre contraddistinto, però, il giovane si preparò ugualmente per uscire di casa ed andare a lavoro.

Aveva ipotizzato di rimanere in casa per poter stare di più a letto senza rischiare di fare sforzi. Non era uno che si assentava spesso dal lavoro. Amava troppo il suo mestiere e passava la maggior parte del suo tempo in caserma.

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