«I serpenti sono gli abitatori del mondo sotterraneo. Vivono nelle viscere della terra e ne conoscono i segreti.»
- Alain DaniélouNon molto a lungo. Tuttavia, "non molto" era comunque a lungo, una lunghezza di tempo non specificata e per questo intollerabile. Non ero rimasto molto a lungo su quel letto, incatenato, nudo e ferito, ma era difficile stabilirlo con precisione. Il sole non tramontava mai e stavo iniziando ad odiare quella luce sempre splendente, che entrava dalla parete mancante nella stanza e faceva piovere i suoi raggi d'oro sul mio corpo, sulla spalliera di bambù e sulle lenzuola.
Fortunatamente, a differenza del Deserto Rosso, questo sole non mi stava bruciando la pelle e non avevo bisogno di chili di crema protettiva per preservare l'incarnato color perla che mi vantavo a sfoggiare, dimostrandomi che c'era una netta differenza nel modo in cui io e il mio fisico percepivamo ciò che il mondo circostante mostrava.
Comunque, gli unici modi che avevo per capire che il tempo passava era tenere il conto dei momenti in cui sentivo il sonno che mi reclamava, mi addormentavo e poi tornavo alla veglia. Oppure vedere lo stato di guarigione delle mie ferite lì dove le garze avevano ceduto, rivelando lembi di pelle prima straziata ed ora piena di linee rosate che andavano via via a schiarire. Il problema era che non avevo nulla per calcolare quanto tempo dormissi e la mia abilità di guarigione aveva un modo tutto suo per funzionare.
Quindi, in pratica, non sapevo quanto tempo fosse passato. Non molto a lungo. Ma abbastanza da sapere che non mangiavo o bevevo da quando avevo vomitato come un pazzo nell'hotel spaventoso nel Regno del Caos. Mi faceva talmente male lo stomaco, un dolore così familiare, davvero simile a quello che provavo ad Ender, mentre la gola serrata implorava di avere almeno un goccino d'acqua.
Il Re della Duat, il bello e folle Dio Osiride, era tornato a farmi visita molte altre volte. In tutte le precedenti mi aveva preso con violenza e aveva fatto di me tutto ciò che desiderava, come il suo trastullo personale, sotto alla minaccia dei rovi, benché io avessi smesso completamente di opporre resistenza.
«Ti sei piegato finalmente alla realtà?» aveva detto, suscitando in me un'ondata di bruciante e sferzante disprezzo, che si era sollevato come un'onda di tempesta e aveva cercato di travolgermi, prima che nascondessi tutto dietro ad uno sguardo da angioletto innocente. Ti ammazzerò, era questo il pensiero che avevo in mente, senza poter affermare se effettivamente gli Dei morissero o meno. Ammesso che fosse veramente ciò che sosteneva di essere. Non sentivo di poterlo mettere in dubbio, però: i suoi poteri mi avevano già dimostrato, davvero dolorosamente, di che pasta fosse fatta una divinità.
Chissà se anche il Redivivo si riteneva tale. Io lo avrei ritenuto più un Demonio, che qualsiasi altra creatura.
«Sì, padrone.» avevo cinguettato in risposta, sfarfallando le ciglia più scure dell'oro, mentre la mia pelle di porcellana si strofinava a quella bruna di lui. Adesso, dopo tutto il tempo - i giorni? - passati a lavorarmelo, era arrivato il momento di godermi il mio premio.
Si infilò un chicco d'uva fra i denti e mi imboccò con una lentezza straziante, mentre io avrei solo voluto azzuffarmi su delle costine di maiale speziate, o qualcosa di altrettanto sostanzioso e saporito. Mugolai un lamento, mentre usavo la lingua e i denti per strappargli via dalla bocca quel singolo frammento di frutta, masticando lentamente per ricavarne acqua, e poi inghiottendo. Non bastava.
«Ancora?» soffiò, con un sorriso cattivo, desideroso di vedermi implorare, mentre io inarcavo le sopracciglia con un'espressione bisognosa e bramosa, lamentandomi a denti stretti. «Ancora?» ripeté, con uno sguardo meno paziente, aspettandosi una mia risposta. Il chicco che stringeva nella mano venne strizzato dentro al palmo e distrutto, mentre il succo gli gocciolava lungo le dita ruvide e massicce.
![](https://img.wattpad.com/cover/121582629-288-k277228.jpg)
STAI LEGGENDO
Le cronache dell'Assassino 2 - I Signori dell'Oltretomba | 𝑩𝒐𝒚𝒙𝑩𝒐𝒚 |
FantasyCOMPLETATA (45/45) || BOYXBOY - R18 || [#2] SEQUEL de "Le cronache dell'Assassino - Sfavillo" Dalla storia: «A cosa stai pensando così intensamente?» sussurrò, la voce bassa e profonda esattamente come la ricordavo, capace di riempire una stanza, n...