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Mentre tu e Wheein ridevate per tutte le cose cattive che avevate intenzione di fare a quel bastardo, notaste che il diretto interessato si stava avvicinando a voi due con un sorrisetto sul volto.

"Parlando del diavolo," Wheein lo guardò male.

"Ehi Mina, dovresti proprio guardare prima di sederti." Lui ghignò malvagiamente.
"Dovresti davvero sapere con chi stai scherzando, Jimin! Nano!"
"Yah! Sono più alto di te!"
"Psht, okay, ma sembri appena uscito dall'utero di tua madre," Risi quando vidi che si accigliò.
"Bene, Jiminy. Ci vediamo...anche se non vorrei proprio vederti, in ogni caso, ciao."
Wheein ed io ci allontanammo piene di sicurezza (stavi ancora zoppicando), lasciando quello stupido bastardo sbalordito.

*In classe
"Come avete imparato, quando prendiamo x e la mettiamo con la componente y..." la voce dell'insegnante si spense nella mia testa.
Ero troppo impegnata a pensare alla mia vendetta contro Jimin. Park Jimin ed io eravamo nemici da quando avevamo circa 8 anni. A quel tempo ero una ragazza nova,e lui fingeva di essere gentile e amichevole con me, ma non sapevo, che stesse progettando un enorme scherzo su di me per mettermi in imbarazzo di fronte ad una intera classe; la cordialità era solo una farsa.
Avevano preso parte anche i suoi 6 amici: Kim Namjoon, Kim Seokjin, Min Yoongi, Jung Hoseok, Kim Taehyung e Jeon Jungkook.
Cosa avevano fatto?
Tutta la scuola a quel tempo stava preparando dei progetti per l'open house, e ne facevo parte anche io.
Avevo lavorato per settimane alla realizzazione di quel progetto con la mia migliore amica, Wheein. Era un grande villaggio di pionieri; molto dettagliato e bello. Jimin si era ingelosito per tutta l'attenzione che il nostro progetto stava avendo, quindi, la notte dell'open house, segretamente distrusse il nostro progetto, lasciando Wheein ed io sbalordite. Taehyung, (pessimo nel tenere i segreti) mi aveva riferito cosa era successo, e così lo dissi alla preside.
Da quel giorno, Jimin non si scusò mai, mentre gli altri lo fecero. Lui continuava a chiamarmi pettegola e da allora aveva sempre cercato di infastidirmi facendo scherzi e più.

...

La scuola era finita e Jimin aveva lasciato la classe per andare in bagno.

'Perfetto,' pensai malvagiamente.

Gli unici studenti rimasti in classe eravamo io, Wheein e Namjoon, a cui non importava molto degli scherzi ed era un amico di cui mi fidavo.

Wheein afferrò tutti i suoi libri, mentre io applicai uno strato spesso di super colla su tutto. Insieme poi incollammo tutti i suoi libri al banchino.

Dopodiché, facemmo le nostre cartelle mentre il tutto si asciugava per bene.

Dopo 3 minuti tornò in classe. Sorrisi di nascosto e lasciai la classe indossando il cappuccio, così non mi avrebbe riconosciuta.
Poi, io ed Wheein guardammo di nascosto dalla porta, osservando il nostro scherzo in azione.

Posò la sua borsa per terra, poi prese il suo astuccio.
Niente era sospettoso.
Poi prese uno dei suoi libri. Entrambi ci sorridemmo a vicenda.
"Huh?" In quel momento sembrava confuso dal fatto che il libro non si fosse mosso di una virgola. Provò più volte ad alzarlo, ma non si mosse.
"Che cosa..."
La sua faccia divenne rossa per la frustrazione mentre provava ancora e ancora, mentre Wheein ed io cercammo di trattenere le nostre risate.
"Yah!" Urlò infuriato lui, facendoci sussultare.
Tirò tanto forte che potei vedere le sue vene che gli fuoriuscivano, sembrava che stesse quasi per scoppiare!
Poi tirò il libro ancor più forte, e a quel punto si tirò indietro con un tonfo con il libro nella mano.
"Uhhh...." Gemette dal dolore.
A quel punto non resistemmo più. Scoppiammo entrambi in una risata. Era stata la cosa più divertente che avessi mai visto! Ancora peggio quando vidi che lui si accorse di noi, e a quel punto si rese conto che aveva appena ricevuto uno scherzo e che aveva ancora altri 5 libri da staccare.

"Yahhhhhh idiote!" Urlò lui, rosso in volto.
"Che c'è?" Ghignai io davanti a lui.
"Grr...." Grugnì lui.
"Aspetta e vedrai cosa succederà, quando piangerai come una bambina di due anni dopo quello che farò, aspetta e vedrai Mina. Ti avevo perdonata Wheein in terza elementare, ma ora, non ti perdonerò, a meno che tu non smetta di aiutarla..."
I suoi occhi sembrava mortali, che non potei fare a meno di spaventarmi un minimo.
"Hm hm, di quello che ti pare, mi interessa siccome," dissi io e me ne andai.

Ad essere onesti. Mi importava. Quel ragazzo, non era solo normale, quando faceva qualcosa, lo faceva al massimo delle sue forze. E avevo paura di quello che avrebbe potuto fare adesso, perché non potevo negare che quello sguardo mortale e arrabbiato che aveva negli occhi....

Devo stare attenta.

zabulia

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ᴅᴀʀᴇ - ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora