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Osservai i segni sulle mie braccia, facendo scorrere leggermente le punta delle mie dita su di essi. Rabbrividì di paura e di disgusto. Come aveva potuto farmi questo?!

E ora, dopo quella battaglia, non c'era per noi nessuna via d'uscita da quel posto!

Mi feci una doccia per togliermi alcuni di quei pensieri dalla testa, mi cambiai in dei abiti più comodi e mi buttai sul letto, fissando il soffitto, sentendomi più pessimista di sempre.

Avrei dovuto escogitare un piano se qualcosa fosse andato storto il giorno dopo, quindi partì con i miei pensieri e con le possibili vie di fuga.

POV Narratore.

Lui gli aveva fatto molto male.

Mina POV

Questa vola mi era stato consegnato un vestito cremisi che mi arrivava al ginocchio e per fortuna non era attillato e appariscente. La maschera sul mio viso era stata legata, ma sgattaiolando dietro un angolo buio mi assicurai di allentarla un po.

Presto lo spettacolo iniziò e quando i miei occhi andarono sulla folla vidi ancora una volta i due miei amici. La cosa che mi aveva più sconvolto quel giorno era che dal back stage avevo visto che T.O.P aveva preso accanto a sé un altro assistente.

"Sono terribilmente dispiaciuto, il mio assistente si è ammalato e quindi ho dovuto trattenerlo dall'esibirsi, anche se ha insistito molto." Diventai pallida in volto. Jimin non era lì. Si era ammalato dato le sue parole. Ma in cuor mio sapevo che non era vero e che le parole che aveva fatto uscire dalla sua maledetta bocca erano tutte false.

Mi guardai in giro, stressata e ansiosa. Non c'era modo in cui potessi scappare per andarlo a cerca, perché in qualunque modo sarei stata catturata in un millisecondo.

Passarono due ore e venni buttata sul palco. La corda tesa era stata portata sul palco e sotto di essa ardeva una grande buca di fuoco.
Callidus strisciò su per le scale con me che lo seguivo dal dietro. Quando arrivammo in cima, mandai al pubblico un piccolo saluto e un sorriso, facendo finta che non stessi per morire dalla paura.
le mie gambe sembravano gelatina, ma dovevo farlo. Feci il primo passo sulla corda tesa, mentre Callidus era già su di essa dinanzi a me, facendola dondolare un po, guadagnandosi sussulti dal pubblico.
Il fuoco sembrava schernirmi dal basso. Presto in qualche modo mi ritrovai a più della metà della corda. Quando arrivai alla fine, il mio cuore rallentò con sollievo, finchè Callidus non decise di colpirmi per sbaglio, facendomi perdere l'equilibrio e fallire miseramente, ma mi tenni in tempo alla corda. Ora penzolavo come una scimmia, le mie nocche diventarono sempre più bianche per la stretta eccessiva. Il pubblico urlò di terrore immediatamente. Le mie gambe dondolarono, cercando di ributtarmi di sopra, ma non fu di alcun utilità. Le tende rosse che si trovavano di fianco a me erano ora la mia unica speranza. Perciò presi un grosso respiro e saltai su di esse con successo, ma presto scivolai giù. In quel momento sentì unìodore strano, e gli urli del pubblico diventavano sempre più forti. Quando abbassai lo sguardo mi accorsi che il fuoco si stava arrampicando sulle tende.

Le mie mani afferrarono saldamente il materiale vellutato, cercando di spostarmi dall'altra parte dove il fuoco non era ancora arrivato, e per fortuna riuscì a salvarmi. Mentre scivolavo giù, qualcosa scoppiò rumorosamente facendomi fischiare le orecchie. Uno sguardo di puro terrore si diffuse su mio viso quando mi accorsi che un serbatoio di gas era appena scoppiato, causando un incendio e mandando tutto in fiamme. Corsi perciò dietro le quinte, mentre tutto bruciava, facendo rimanere per me pochi passaggi di fuga.
Il primo pensiero che mi venne in mente fu Jimin.

Corsi attraverso il fuoco che bruciavano i lati delle stanze, mentre il fuoco aumentata a dismisura. Le mie mani torcevano le manopole delle porte incandescenti, con la speranza di trovare Jimin.

ᴅᴀʀᴇ - ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora