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Mina POV

Aprì la porta di casa e venni accolta da mia madre- stava piangendo.

"Mamma, che è successo? Perché stai piangendo?" Andai subito verso di lei preoccupata.

"T-tua nonna, è morta," fu tutto ciò che riuscì a dire prima di scoppiare di nuovo in singhiozzi.

Il mio cuore andò in frantumi, mentre le lacrime si fecero strada nei miei occhi e poi lungo le mie guance.

Le volevo molto bene.
Era sempre stata al mio fianco, sostenendomi in tutto.
Era come una seconda madre per me.

Velocemente, asciugai le mie lacrime, cercando di rimanere forte per mia madre.

"Non piangere mamma, lei sarà sempre qui con noi, nei nostri cuori," Cercai di mantenere la mia voce stabile, ma era chiaro a chiunque che stavo cercando di non piangere.

"Vai a prepararti...il funerale c'è tra un ora," mi diede una pacca sulla schiena e se ne andò.

Time skip

Il funerale passò.
C'erano molti parenti che piangevano e consolavano mia madre e me (poiché mi madre era l'unica figlia di mia nonna).

Quando tornai a casa mi lasciai cadere sul letto, ricordando tutti i bei momenti passati con mia nonna.
Con le guance macchiate di lacrime, presto scivolai nelle tenebre dei sogni.

Time skip (Domenica, due giorni dopo il funerale)

Andai al cimitero con dei fiori tra le mani.
Mia nonna adorava i gelsomini, quindi in precedenza ero andata dal fioraio e glieli avevo presi e portati.

C'era silenzio al cimitero.
Guardai la sua lapide, mentre una piccola lacrime mi sfuggì dall'occhio.
In silenzio, posai i fiori sulla sua tomba e chiusi gli occhi per un minuto, godendomi questo momento di silenzio.

Alcune foglie scricchiolarono e i miei occhi si aprirono all'istante.
Quando mi guardai intorno vidi un ragazzo che stava mettendo dei fiori su una tomba.

La curiosità ebbe il sopravvento su di me, e decisi perciò di avvicinarmi di soppiatto al ragazzo.

Sembra terribilmente familiare.

In punta di piedi, evitai di schiacciare le foglie e i ramoscelli per terra.
Ero solo a circa 8 metri da lui, ma un ramoscello sotto i miei stivali si spezzò.
Ottimo.
Lui si voltò, ed entrambi i nostri occhi si spalancarono.
Jimin?
Oh, c-ciao Mina, che ci fai qui?" Mi chiese.
"Oh, niente," dissi in tono spento.
"Non puoi essere dentro ad un cimitero senza un motivo," disse lui alzando un sopracciglio.
"Te lo dirò, solo se me lo dici prima tu."
"Cosa?"
"Okay, dimmi perché sei qui," dissi io.
"Oh," sembrava un po triste.
"Ero qui per visitare la tomba di mia madre...è morta l'anno scorso in un incidente," guardò in basso, evitando il mio sguardo.
Mi pentì subito di averle fatto quella domanda.
"Oh, mi dispiace, non lo sapevo. Io invece sono qui per visitare la tomba di mia nonna...è morta venerdì."
Ci fu un momento di silenzio tra di noi.
Il vento soffiava leggero, facendo ondeggiare silenziosamente i nostri capelli.
"Quindi, vivi con tuo padre?" Chiesi di punto in bianco, senza pensare bene alla domanda.
Lui alzò lo sguardo, ed esso si indurì.
"No. I miei genitori si erano divorziati quando avevo 8 anni. Non è venuto a trovarmi dopo la morte di mia madre, ora vivo da solo."
Perché continuo a fare domande di cui mi pento?!
"M-mi dispiace davvero, non avrei dovuto farti queste domande. Ma ti capisco in fondo."
"Come fai a capire?"
"Mio padre ha lasciato mia madre quando avevo solo un anno. Ora meglio se vado, mia madre si preoccuperà, ciao."
Detto questo, me ne andai, senza dargli la possibilità di parlare un'altra volta.

Il mio cuore si era un po addolcito per lui.
Mi sentivo così male per lui.
Vive da solo, non si sente mai solo?

Ehi, Mina! A cosa stai pensando?!
Si, certo vive da solo, ma non vorrai mica dargli tua pietà ora, vero?
Inoltre, ti ha maltrattava, e improvvisamente inizia a trattarti come una bambina dopo quello che è successo allo stagno, devi mostrargli che non sei una bambina e che sei forte!

Scuoto la mia testa.
Si, è vero, perché sto pensando così per lui?
Non dovrebbe bisogno della mia pietà.
In fondo, è ancora il mio nemico.

*POV dell'autore*

Ma mentre tornava a casa, Mina non si rese conto di come si sentiva quel ragazzo
Contrariamente ai suoi pensieri, il ragazzo voleva aiutarla e stare con lei, e si sentiva era sentito estremamente ferito quando lei lo aveva lasciato lì da solo senza dargli la possibilità di parlarle un'altra volta.

zabulia

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ᴅᴀʀᴇ - ᴘᴀʀᴋ ᴊɪᴍɪɴ [ᴛʀᴀᴅᴜᴢɪᴏɴᴇ ɪᴛᴀʟɪᴀɴᴀ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora