capitolo 8

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Arrivammo finalmente al quartiere degli ammazza-demoni dopo ore di cammino, e devo ringraziare Muichiro per avermi portato fino all'infermeria.

<<T/n? Stai bene?>> con una voce dolcissima alle mie orecchie mi domandò le mie condizioni.

Girai la testa dall'altra parte del letto in segno di negazione.

<<Voglio tornare a casa>> dissi con gli occhi lucidi.

<<Sei già a casa>> e sorrise per tranquillizzarmi.

<<No.>>

<<Riposati piccola T/n>> mi baciò sulla fronte e uscì dalla stanza sistemandosi la katana nella "cintura" di cuoio nero che portava in vita.

Muichiro è molto freddo con gli altri allievi o pilastri ma con me è un amore unico, lo vedo come un fratello e anche lui condivide questo "sentimento".
Ci vogliamo bene a vicenda, insomma.

E riposai finché Aoi non mi portò una zuppa per pranzo.

<<Ehi, cara>> salutò lei, tenendo la scodella nelle mani.

Rotai la testa nella sua direzione guardandola.

<<È ora di alzarmi, sono un pilastro, non dovrei star sdraiata su 'sto letto>> esclamai dispreggiando questo lusso.

<<No, ma che fai!>> - biasimandomi - <<Devi riposare!>>

E allora tornai stravaccata(sdraiata) in quel letto comodissimo.

<<I pilastri lo sanno?>> domandai.

<<Glielo ha detto lo stesso Obanai>>

<<QUEL CORN->> urlando.

Aoi si lanciò verso di me tappandomi la bocca con quelle sue mani delicatissime e bollenti.

<<MMM->>

La porta si spalancò, e ci ritrovammo due ragazzi vestiti con un kimono nero, spaventati e frettolosi che appena ci videro urlarono: <<MUICHIRO, HA BISOGNO DI AIUTO>>.

A quelle parole letteralmente balzai dal letto correndo con tutte le forze che avevo verso la casa di Muichiro, nonché la villa della nebbia.

Era pieno di ammazza-demoni e tutti i pilastri erano lì presenti.
Mi sedetti accanto a lui, su una sedia posizionata vicino al lettino dove era collocato.

<<É stato ferito da un demone>>

E finalmente Obanai dopo 48 ore mi rivolse la parola, lo odiavo ma allo stesso tempo adoravo sentire la sua gelosia che diffondeva nella stanza.
Sentivo i suoi occhi bruciare su di me e ad un certo punto sentii la sua mano gelata posarsi sulla mia spalla sinistra.

<<Starà meglio>> aggiunse osservando il suo amico dormiente.

<<Me lo auguro>>

Infine, mi alzai togliendo le sue mani di dosso e uscii da casa, notando che il ragazzo mi stava seguendo.

<<Che vuoi?>> Chiesi mentre aumentavo il passo cercando di stargli lontano.

<<È inutile che scappi da me, sono sempre qui, dietro di te>>

Afferrai il manico della mia spada, stringendolo, cercando di trattenermi ad ucciderlo.

<<IO- IO TI ODIO>> urlai richiamando l'attenzione di tutte le persone lì presenti.

<<Oh è reciproca la cosa, ma tu infondo mi ami perciò è inutile mentire>>

Sentii un senso di vuoto a quest'ultimo, frase non aspettata e che mi rimase in testa per giorni.

(skip time
3-4 giorni)

Girando tra i corridoii del luogo in cui attualmente abitavo incontrai Shinobu mentre sfogliava le pagine di un libro sulle piante e sui fiori.

Mi sedetti accanto a lei osservando il paesaggio fuori dalla finestra.

<<Come va con le costole?>> si interessò a me nonostante non distolse lo sguardo dal libro.

<<Diciamo bene...>> risposi.

<<Obanai, invece?>> continuò a leggere.

<<Non...non...parliamo...ecco>>

<<E perché?>> domandò ancora una volta.

<<Fatti i fatti tuoi>> risposi secca.

<<E allora perché sei venuta qui?>>

Come lo faceva a sapere?

<<I-Io...>> balbettai.

<<È evidente>> rivelò.

<<COSA?!>> esclamai.

<<Anche Obanai lo sa>>

salvee
allor, questo capitolo è diciamo breve siccome ha solo 500 parole lol.
Penso che domani scriverò un altro capitolo siccome tra poco devo andare a maneggio e poi sarò ulteriormente impegnata.

Ditemi se vi sta piacendo la storia :D

-Cate         ig: @caterinabartoloo

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