capitolo 15

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Obanai alzandosi si schiarí la voce e diede un'occhiata al suo meraviglioso serpente albino, Kaburamaru.

<<È tardi, devo andare>> disse osservando le prime luci del tramonto.

<<Oh ok>> risposi dispiaciuta mentre venivo illuminata da fasci di luce rosacea.

Lui con due dita mi alzò il mento, illuminandomi con un grazioso sorriso, che vidi grazie ai suoi occhi.

<<Tornerò presto, lo spero>>

Intanto fece salire il rettile sul suo collo e uscii dalla grotta.
Mi affacciai dall'entrata mentre guardavo lui allontanarsi con quel fantastico stallone morello di statura media.

Presi le mie cose e tornai a casa, ricordandomi purtroppo cosa successe due notti fa.

<<Non dovrei dirlo a Iguro>> pensai.

Si preoccuperebbe troppo e mi obligherrebbe a stare con lui per teneremi al sicuro, ma non voglio che i miei problemi diventino anche i miei.

Lui è il classico ragazzo apatico e che non dimostra sentimenti per nessuno, che non ha emozioni e farebbe paura anche a una foglia.
Ma invece no, con me è dolcissimo e si comporta come un bambino con la mamma, richiede affetto e amore, ed è tutto quello che gli darò.

Infilai le chiavi nella serratura di casa e aprii la porta, che dopo qualche sforzo e scricchiolio, si spalancò.
<<Casa dolce casa>> dissi mentre richiudevo la porta alle mie spalle.
Portai la mano sinistra sul petto, chiudendo gli occhi in segno di sollievo.

Mi spogliai e indossai la cosa più comoda che avevo, mentre ancora il sole calava dietro ai monti, ero tranquilla e mi sentivo stranamente amata e spensierata.

Obanai's pov

Il cavallo galoppava e c'era un leggero vento che mi accompagnava in questa piccola impresa di arrivare a casa.
Mi sarei già aspettato tutti gli 8 pilastri che mi avrebbero chiesto dove fossi stato per tutta la giornata, e aspetto i rimproveri di Aoi per non aver pulito dopo aver fatto colazione.

Entrai dalla porta sul retro per non attirare molta attenzione e subito dopo lasciai il cavallo nell'erba per brucare.
Avanzai per entrare all'interno della struttura e come per magia mi ritrovai tutti i miei amici a circondarmi con le braccia conserte e con un broncio sul viso.

<<Dove sei stato?>> chiese Mitsuri con un aria a dir poco tranquilla.

Mi grattai la testa per l'imbarazzo e rivolsi lo sguardo a Tokito, l'unico che sapeva dove e con chi ero, sperando non l'avesse rivelato a tutti.

<<Al mercato, ho dovuto comprare delle cose per Kaburamaru>> mi scusai indicando il mio compagno sulla spalla.

Tutti mi guardarono strano ma ignorai le loro espressioni facciali e avanzai, salendo le scale per andare in camera mia.
Feci scorrere la porta di legno di bambù, per poi richiuderla alle mie spalle facendo un respiro di sollievo.

Mi sdraiai sul letto, rivolgendo lo sguardo al soffitto, lo stesso soffito che guardavo da ben 3 anni.
Chiusi gli occhi e caddi nelle braccia di morfeo, che mi cullò finché non mi addormentai intensamente.

**

Mi girai e stragirai nel piccolo lettino in cui riposavo beatamente, ma mi accorsi di qualche vocio fuori dalla mia stanza.

Con le mani mi sollevai dalla brandina, facendo il minimo rumore possibile mi avvicinai allo spiraglio della porta, cercando di udire quella misteriosa conversazione.

<<T/n sta distraendo troppo Obanai dal suo dovere, dobbiamo fare qualcosa>>

Sobbalzai a quest'ultimo.

<<Magari farla fuori?>>

Mi venne un brivido sopra lungo la schiena.

<<No. Sarebbe palese che siamo stati noi e anche troppo rischioso>> concluse.

Poi udii dei passi, quindi capii che se ne stavano andando, e improvvisai: decisi di seguire quei individui.
Mi imbattei nei corridoii come un samurai, ascoltando i loro passi e il loro vociare, molto inquieto.

Fra 2 giorni sarebbe stato il mio compleanno, ma questa notizia mi ha buttato giù in una maniera assurda, non voglio perdere pure lei, sarebbe la rovina, la mia fine.
La amo con tutto me stesso e non voglio che nemmno le zanzare le facciano del male, voglio proteggerla e farla sentire al sicuro, protetta.

Sospirai.

Diedi un'occhiata ai due tramite un angolo, volevo scoprire le faccie di quei bastardi e a qualunque costo li avrei uccisi io.

Ma quello che vidi mi provare un tale sentimento di ribrezzo che sarei andato lì a picchiarli in questo esatto momento.

Ma appena mi voltai per dargli un ultimo sguardo sparirono e non li vidi più.

spazio lettore
capitolo leggermente corto ma spero che vi soddisfi lo stesso.
questa bozza la avevo ormai da giorni ma non ho mai avuoto il tempo di finirla, perciò niente❤️

fra 3 giorni è il mio compleannoo

-cate

Obanai Iguro x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora